Le tesi di Laurea si suddividono in «tesi curriculari» e in «tesi di ricerca».
Per «Tesi curriculare» si intende la dissertazione che affronti un tema circoscritto e che sia accompagnata da una rassegna critica della letteratura e della giurisprudenza sull’argomento. In questa ipotesi, il punteggio, proposto dal Relatore alla Commissione per gli esami di Laurea, non può superare tre punti, che sono sommati alla media aritmetica degli esami di profitto sostenuti dal/dalla laureando/a.
Per «Tesi di ricerca», si intende la dissertazione che richieda una trattazione accurata ed esauriente, che esprima buone capacità di lavoro in autonomia e riflessione critica. In questa ipotesi, il punteggio, proposto dal Relatore alla Commissione per gli esami di Laurea, non può superare sette punti, che sono sommati alla media aritmetica degli esami di profitto sostenuti dal/dalla laureando/a.
Lo studente/la studentessa può proporre al Relatore il tipo di tesi prescelto; sarà cura del Relatore indirizzare lo studente/la studentessa verso il livello di tesi più coerente, anzitutto, con le sue possibilità di studio e con i tempi di presentazione all’esame di Laurea previsti. Ai fini della redazione dell’elaborato di tesi, il candidato/la candidata è invitato/a a seguire le indicazioni fornite dal Relatore e dal corso di preparazione alla stesura della tesi di Laurea. Previo consenso del Relatore, un capitolo della tesi di Laurea potrà essere redatto in una delle lingue ufficiali dell’Unione Europea, diverse dall’Italiano.
In deroga a quanto sopra riportato circa i punti assegnabili, e soltanto ove la dissertazione del/della candidato/a presenti adeguati requisiti di sostanza e di forma, oltre ad essere confortata da una soddisfacente discussione in sede di esame di Laurea, alla tesi possono essere riconosciuti otto punti:
a) nel caso in cui lo studente/la studentessa si presenti con la votazione di 102/110, determinata sulla base della media aritmetica degli esami precedentemente sostenuti (escluso l’eventuale punto aggiuntivo attribuito per il conseguimento della laurea entro il quinto anno di corso (v. sotto)) e, dunque, l’attribuzione di otto punti risulti giustificata al fine del conseguimento della votazione finale di 110/110 (senza dichiarazione di lode);
b) nel caso in cui lo studente/la studentessa si presenti con la votazione di 91/110, determinata sulla base della media aritmetica degli esami precedentemente sostenuti (escluso l’eventuale punto aggiuntivo attribuito per il conseguimento della laurea entro il quinto anno di corso (v. sotto)) e, dunque, l’attribuzione di otto punti risulti giustificata al fine del conseguimento della votazione finale di 99/110.
Verificato il rispetto delle condizioni di cui sopra, la Commissione di Laurea può approvare, a maggioranza dei suoi Componenti, l’eventuale assegnazione di otto punti, richiesta, al momento dello svolgimento dell’esame di Laurea, dal Relatore della tesi. In caso di parità di voti, prevale il voto del Presidente della Commissione. L’approvazione o la non approvazione della richiesta sarà segnalata per iscritto nel verbale di Laurea.
Lo studente/la studentessa, il/la quale consegua la Laurea in Giurisprudenza entro il quinto anno accademico, si vedrà riconosciuto un punto da aggiungere alla valutazione finale.
Le disposizioni sopra riportate non riguarda gli studenti e le studentesse con Piano degli studi a.a. 2017/2018 e successivi.
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