DIRITTO DI FAMIGLIA
cod. 00151

Anno accademico 2023/24
2° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Giovanni Francesco BASINI
Settore scientifico disciplinare
Diritto privato (IUS/01)
Ambito
Attività formative in ambiti disciplinari affini o integrativi a quelli di base e caratterizzanti, anche con riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare
Tipologia attività formativa
AFFINI O INTEGRATIVE D.M.270/04
36 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Al termine dell’attività formativa, lo studente dovrebbe avere acquisito conoscenze e competenze relative ai principali temi e alle più importanti questioni del diritto di famiglia. Ci si attende, in particolare, che lo studente sia in grado di:
1. Conoscere le norme giuridiche contenute nel Codice civile e nelle leggi speciali, aventi ad oggetto la famiglia e il rapporto giuridico familiare, il matrimonio, l’unione civile e la convivenza di fatto, la filiazione e l’adozione; comprendere i concetti di matrimonio, unione civile, convivenza di fatto, filiazione e adozione; leggere e capire una pronunzia giurisprudenziale; interpretare le norme con metodo sistematico, secondo gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali (conoscenza e capacità di comprensione).
2. Applicare le interpretazioni acquisite a fattispecie concrete; essere in grado di svolgere, attraverso le tecniche proprie dell'argomentazione giuridica, la risoluzione di casi pratici, sotto la guida del Docente (capacità di applicare conoscenza e comprensione).
3. Sapere analizzare autonomamente, con metodo critico, pronunzie giurisprudenziali e casi della realtà, attraverso il procedimento di interpretazione del fatto e la sua qualificazione giuridica (autonomia di giudizio).
4. Sapere esporre in pubblico le conclusioni della propria analisi della pronunzia o del caso concreto, adeguatamente motivandole sulla base delle norme e degli orientamenti interpretativi (abilità comunicative).
5. Essere in grado di collegare i diversi argomenti trattati tra loro, con le discipline di base e affini; per gli Studenti frequentanti, essere in grado di agire anche, eventualmente, in un contesto di studio collettivo dei casi; sapere valutare le soluzioni alternative alle diverse fattispecie concrete (capacità di apprendere).

Prerequisiti

Al fine di sostenere l’esame di Diritto di famiglia, occorre aver superato gli esami di: Istituzioni di diritto privato, Istituzioni di diritto romano e Diritto costituzionale.
Per gli Studenti iscritti al I anno a partire da anni precedenti all'a.a. 2013/2014, al fine di sostenere l’esame di Diritto di famiglia, occorre aver superato gli esami di: Istituzioni di diritto privato e Istituzioni di diritto romano.

Contenuti dell'insegnamento

L’insegnamento ha per oggetto lo studio monografico della disciplina del diritto di famiglia.

Programma esteso

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Bibliografia

Giovanni Bonilini, Manuale di diritto di famiglia, UTET, nella più recente edizione

Metodi didattici

Le attività didattiche saranno condotte mediante lezioni orali frontali, per la durata di 36 ore. Durante le lezioni, incentrate, di volta in volta, sull’approfondimento di alcuni istituti in materia di diritto di famiglia, sarà privilegiato il dialogo con la classe.

Modalità verifica apprendimento

La valutazione finale, con voto in trentesimi, consegue a una prova orale che prevede minimo tre domande, con riferimento ai testi consigliati e nelle parti indicate. La verifica finale mira a valutare se lo Studente abbia conoscenza e comprensione degli istituti e abbia acquisito competenza interpretativa di pronunzie giurisprudenziali. La soglia della sufficienza sarà raggiunta quando lo Studente avrà mostrato conoscenza e comprensione degli istituti, nonché competenze applicative minime in ordine all’esposizione autonoma, critica e ragionata delle pronunzie giurisprudenziali. Al di sotto di tali soglie, l'esame risulterà insufficiente. Il voto della prova orale viene comunicato immediatamente al termine della prova stessa.

Altre informazioni

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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile