Obiettivi formativi
Scopo del corso è fornire una dettagliata ricostruzione del fenomeno codificatorio e delle sue alterne vicende tra XVIII e XX secolo. Ne verranno altresì descritte le conseguenze a livello di formazione del giurista e di mentalità degli operatori giuridici.
L’obiettivo sarà quello di storicizzare lo strumento della codificazione, mettendone in luce i presupposti ideologici e politici e problematizzandone il rapporto tanto con il previgente sistema di ius commune quanto con modelli che hanno avuto uno sviluppo storico alternativo e prescidente dalla codificazione del diritto.
Lo studio delle differenti codificazioni prodotte a livello europeo, nonché delle codificazioni preunitarie italiane, consentirà di contestualizzare questo percorso nella storia giuridica delle singole realtà politiche a livello nazionale o regionale.
Lo studente sarà portato a familiarizzarsi con lo strumento Codice e a riconoscerlo come linguaggio comune dei sistemi giuridici dell’Europa continentale.
Si procederà successivamente a una più ampia riflessione condivisa sul presente dell’idea di codificazione e sulle sue prospettive a livello globale
Prerequisiti
non c’è alcuna propedeuticità
Contenuti dell'insegnamento
Il corso si propone di mettere in luce il fenomeno codificatorio quale elemento caratteristico del sistema giuridico dell’Europa continentale. Dopo aver richiamato i caratteri salienti del sistema di diritto comune, analizzandone le caratteristiche e illustrando le principali ragioni della sua crisi, si introdurranno le nozioni di collezione di fonti legislative e giudiziarie e di consolidazione, analizzandone i principali esempi a livello italiano ed europeo.
Verranno a seguire messe in evidenza le premesse culturali dell’idea di codificazione, con l’approfondimento delle correnti del giusnaturalismo e dell’illuminismo giuridico. Se ne discuteranno successivamente le ricadute politiche tanto nel contesto dell’assolutismo illuminato quanto nell’ideologia della Rivoluzione francese. I tentativi di codificazione prodotti in ambiente rivoluzionario saranno oggetto di specifica trattazione, come lo sarà il modello alternativo dell’ABGB austriaco. Si discuterà successivamente l’ideologia anticodificatoria affermatosi in Germania all’inizio dell’Ottocento negli ambienti culturali di orientamento romantico. Si procederà poi a descrivere le diverse codificazioni degli Stati preunitari italiani, riconducendoli ai diversi modelli esistenti a livello europeo. Particolare attenzione verrà data alle codificazioni parmensi, di cui verrà messa in luce la specificità. Si procederà poi a descrivere la conclusione della controversia sulla codificazione in Germania, con l’adozione del BGB, descrivendo a seguire gli altri Codici civili di inizio Novecento: lo ZBG svizzero e da ultimo il Codex iuris canonici del 1917. Verrà in seguito messo in luce il rapporto tra i regimi totalitari del XX secolo. Si finirà analizzando la diffusione dei diversi modelli di Codice a livello mondiale.
Programma esteso
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Bibliografia
Adriano Cavanna, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero giuridico, vol. II, Milano, Giuffré 2005, pp. pp. 14-291; 553-617.
Metodi didattici
Il corso consiste in lezioni frontali somministrate allo studente con l’ausilio di presentazioni power point.
Modalità verifica apprendimento
Colloquio orale su lista predeterminata di domande. L’esame consisterà in tre domande su specifici argomenti trattati a lezione, la risposta a ciascuna delle quali verrà valutata da 10 in base ai parametri dell’appropriato possesso delle nozioni di base, della capacità di ragionamento e constestualizzazione e proprietà di linguaggio. La valutazione finale sarà data in trentesimi.
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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