Obiettivi formativi
Alla fine del corso lo studente:
1. comprenderà che cosa si intende per identità personale all’interno della storia della filosofia moderna e contemporanea e quali tematiche collaterali risultano determinanti per definirne, nello specifico, il significato; sarà inoltre in grado di comprendere come la graduale introduzione ed enfatizzazione del concetto di alterità metta in discussione il paradigma lockiano, facendo emergere allo stesso tempo, interessanti implicazioni di ordine etico (descrittore 1);
2. conoscerà il lessico filosofico di riferimento. Particolare attenzione – sia dal punto di vista teorico che storico-filosofico – sarà riservata ai termini: percezione interna, percezione esterna, identità, alterità, empatia, simpatia. Lo studente rafforzerà inoltre le capacità di orientarsi nella storia della filosofia moderna e contemporanea in relazione alla tematica affrontata nel corso (descrittore 2);
3. sarà in grado di prendere posizione sulle problematiche affrontate durante il corso e di cogliere analogie e differenze tra le teorie degli autori affrontati (descrittore 3);
4. svilupperà l’abilità di argomentare a favore delle tesi sostenute tenendo presente il contesto storico-filosofico di riferimento. Sarà in grado di leggere e comprendere in maniera autonoma le opere degli autori in programma d’esame e di cogliere il mutamento di paradigma avvenuto tra empirismo e fenomenologia nel modo di intendere l’identità personale (descrittori 4-5).
Prerequisiti
Nessun prerequisito specifico
Contenuti dell'insegnamento
L'io e gli altri: paradigmi a confronto
Obiettivo del corso è presentare e discutere il mutamento di paradigma che ha subito il concetto di identità personale all’interno di due fasi particolarmente significative della storia della filosofia moderna e contemporanea, ovvero l’empirismo settecentesco e la fenomenologia novecentesca, mostrando parallelamente come si sia passati da posizioni filosofiche incentrate sulla persistenza temporale di certe qualità che determinano l’essenza individuale a enfatizzare il ruolo determinante ricoperto dall’alterità al fine della definizione e costruzione dell’identità personale. Nello specifico, mediante l'analisi e la discussione di passi scelti tratti dal Saggio sull’intelletto umano (1690) di John Locke, dal Trattato sulla natura umana (1739-40) di David Hume, dalla Teoria dei sentimenti morali (1759) di Adam Smith e da Essenza e forme della simpatia (1913-1923) di Max Scheler, verrà tracciato un percorso rivolto a delineare e chiarire alcune interessanti variazioni che il concetto di identità personale ha subito nella storia della filosofia moderna e contemporanea.
Programma esteso
L'io e gli altri: l'identità personale nella storia della filosofia moderna e contemporanea
J. Locke, Saggio sull’intelletto umano, UTET, Torino 1961, pp. 387-409 (Libro II, capitolo XXVII: Dell’identità e della diversità).
D. Hume, Trattato sulla natura umana, Bompiani, Milano 2001, pp. 503-527 (Libro I, Parte IV, Sezione VI: L’identità personale).
A. Smith, Teoria dei sentimenti morali, BUR, Milano 2018, pp. 81-138.
M. Scheler, Essenza e forme della simpatia, FrancoAngeli, Milano 2010, pp. 41-67 e 205-247.
Ulteriori indicazioni bibliografiche di approfondimento (facoltative)
E. Lecaldano, Identità personale. Storia e critica di un’idea, Carocci, Roma 2021.
C. Giuntini, Presenti a se stessi. La centralità della coscienza in Locke, Le Lettere, Firenze 2015.
D. Sparti, Identità e coscienza, il Mulino, Bologna 2000.
S. Gallagher & D. Zahavi, La mente fenomenologica. Filosofia della mente e scienze cognitive, Milano, Raffaello Cortina, 2009, pp. 259-298 («Come conosciamo gli altri»).
F. Toccafondi, Max Scheler. L'ambiente, gli altri, i valori, Mimesis, Milano-Udine 2023.
Bibliografia
J. Locke, Saggio sull’intelletto umano, UTET, Torino 1961, pp. 387-409 (Libro II, capitolo XXVII: Dell’identità e della diversità);
D. Hume, Trattato sulla natura umana, Bompiani, Milano 2001, pp. 503-527 (Libro I, Parte IV, Sezione VI: L’identità personale);
A. Smith, Teoria dei sentimenti morali, BUR, Milano 2018, pp. 81-138.
M. Scheler, Essenza e forme della simpatia, FrancoAngeli, Milano 2010, pp. 41-67 e 205-247.
Metodi didattici
Lezioni frontali, analisi e commento delle opere in programma d’esame, laboratori di approfondimento, esercitazioni scritte.
Modalità verifica apprendimento
In itinere e tramite colloquio finale. Durante il corso si terranno esercitazioni scritte rivolte a verificare l’apprendimento in itinere: le esercitazioni consistono nell’analisi e commento di passi estratti dalle opere in programma d’esame.
Nel colloquio finale verrà accertata 1) la conoscenza degli argomenti trattati e dei testi in programma; 2) la capacità di collocare le problematiche all'interno dell'orizzonte storico-filosofico di riferimento.
Valutazioni:
30 e lode: eccellente, conoscenze solide, eccellenti capacità espressive, completa comprensione di concetti e argomenti.
30: molto buono, conoscenze complete e adeguate, capacità di espressione corretta e bene articolata.
27-29: buono, conoscenza soddisfacente, capacità di espressione essenzialmente corretta.
24-26: conoscenza abbastanza buona, ma non completa e non sempre corretta.
21-23: conoscenza generalmente buona ma superficiale. Espressione spesso non appropriata.
18-21: sufficiente. Conoscenza parziale dei contenuti in programma d'esame. Espressione non appropriata.
Meno di 18: insufficiente. La preparazione presenta gravi lacune dal punto di vista dei contenuti, mancanza di chiarezza nell'esposizione, incapacità di comprendere concetti e argomenti.
Altre informazioni
Sulla pagina elly del corso verranno messi a disposizione gli estratti delle opere in programma d'esame e materiale didattico di supporto
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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