Obiettivi formativi
Alla fine del corso lo studente:
1. comprenderà quale nesso sussiste tra realtà e valore secondo le prospettive fenomenologiche di Max Scheler e Nicolai Hartmann (descrittore 1);
2. conoscerà il lessico filosofico di riferimento. Particolare attenzione – sia dal punto di vista teorico che storico-filosofico – sarà riservata ai termini: percezione, emozione, valore, atteggiamento, a priori materiale, intuizione eidetica. Lo studente rafforzerà inoltre le capacità di orientarsi nella storia della filosofia riuscendo a cogliere chiaramente in che cosa consista il realismo morale fenomenologico (descrittore 2);
3. sarà in grado di prendere posizione sulle problematiche affrontate durante il corso e di cogliere analogie e differenze tra le teorie degli autori trattati (descrittore 3);
4. svilupperà l’abilità di argomentare a favore delle tesi sostenute tenendo presente il contesto storico-filosofico di riferimento. Sarà in grado di leggere e comprendere in maniera autonoma le opere degli autori in programma d’esame e di cogliere il ruolo determinante svolto dalla fenomenologia all’interno della storia della filosofia contemporanea anche in relazione a problemi di ordine pratico-valutativo (descrittori 4-5).
Prerequisiti
Nessuno
Contenuti dell'insegnamento
Valore e realtà: prospettive fenomenologiche.
La fenomenologia rappresenta una pagina fondamentale della storia del dibattito tra realisti e idealisti in quanto propone un approccio capace, almeno in parte, di sanare la cesura tra realtà e idealità. Si tratta di un problema che interessa anche l’ambito etico-pratico se si tiene conto dell’attenzione che proprio alcuni esponenti del movimento fenomenologico hanno riservato al rapporto valore/realtà. In maniera specifica verranno presentate e discusse le modalità mediante le quali Max Scheler e Nicolai Hartmann problematizzano il rapporto tra valore e realtà.
Programma esteso
Valore e realtà: prospettive fenomenologiche
M. Scheler, Il formalismo nell’etica e l’etica materiale dei valori, (1913-1916), Bompiani, Milano 2013, pp. 111-234 e 643-679.
N. Hartmann, Etica. Fenomenologia dei costumi (1926), Guida, Napoli 1969, pp. 165-223.
Letture integrative e per studenti non frequentanti (facoltative)
V. Costa, Il movimento fenomenologico, La Scuola, Brescia 2014.
F. Toccafondi, Max Scheler. L'ambiente, gli altri, i valori, Mimesis, Milano-Udine 2023.
G. D’Anna, Realismi. Nicolai Hartmann «al di là» di realismo e idealismo, Morcelliana, Brescia 2013.
Bibliografia
M. Scheler, Il formalismo nell’etica e l’etica materiale dei valori, (1913-1916), Bompiani, Milano 2013, pp. 111-234 e 643-679.
N. Hartmann, Etica. Fenomenologia dei costumi (1926), Guida, Napoli 1969, pp. 165-223.
Metodi didattici
Lezioni frontali. Lettura, analisi e discussione delle opere degli autori, esercitazioni scritte.
Modalità verifica apprendimento
L’esame consiste in un colloquio orale rivolto a verificare: 1) la conoscenza degli argomenti trattati e dei testi in programma; 2) la capacità di collocare le problematiche all'interno dell'orizzonte storico-filosofico di riferimento.
Valutazioni:
30 e lode: eccellente, conoscenze solide, eccellenti capacità espressive, completa comprensione di concetti e argomenti.
30: molto buono, conoscenze complete e adeguate, capacità di espressione corretta e bene articolata.
27-29: buono, conoscenza soddisfacente, capacità di espressione essenzialmente corretta.
24-26: conoscenza abbastanza buona, ma non completa e non sempre corretta.
21-23: conoscenza generalmente buona ma superficiale. Espressione spesso non appropriata.
18-21: sufficiente. Conoscenza parziale dei contenuti in programma d'esame. Espressione non appropriata.
Meno di 18: insufficiente. La preparazione presenta gravi lacune dal punto di vista dei contenuti, mancanza di chiarezza nell'esposizione, incapacità di comprendere concetti e argomenti.
Altre informazioni
Sulla pagina Elly del corso saranno rese disponibili gli estratti delle opere in programma d'esame.
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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