DRAMMATURGIA MUSICALE
cod. 03522

Anno accademico 2021/22
3° anno di corso - Primo semestre
Docente
- Paolo RUSSO
Settore scientifico disciplinare
Musicologia e storia della musica (L-ART/07)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Al termine del corso gli studenti avranno CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE delle linee storiche essenziali della drammaturgia italiana e delle sue forme, saranno in grado di individuare i singoli numeri lirici previsti da un libretto italiano tra Seicento e metà Ottocento e distinguere all’ascolto le sezioni in cui convenzionalmente erano suddivisi. Saranno dunque in grado di individuare i testi più idonei ad approfondire gli ambiti di ricerca specifici dei loro percorsi di studio con AUTONOMIA DI GIUDIZIO. Avranno acquisito CONOSCENZE DA APPLICARE per un ascolto critico che affronti la musica come espressione artistica e forma di conoscenza ed espressione del pensiero. Pur senza richiedere competenze analitiche e tecniche in ambito musicale, acquisiranno ABILITÀ COMUNICATIVE e terminologiche sufficienti per esprimere i contenuti della disciplina con proprietà di linguaggio specifico e competenza tecnica, almeno per quanto riguarda le strutture poetiche, narrative, linguistiche e formali. Gli studenti avranno inoltre acquisito le conoscenze e le CAPACITÀ DI APPRENDERE necessarie per interrogare le fonti operistiche, anche non presentati a lezione, per individuarne i tratti peculiari e le tradizioni di riferimento.

Prerequisiti

Conoscenza delle linee essenziali della storia della letteratura italiana e delle principali istituzioni metriche e poetiche.

Contenuti dell'insegnamento

Il corso introdurrà le questioni più dibattute negli studi sull’opera lirica e tratteggerà i modi in cui nel tempo musica, testo letterario, recitazione, produzione teatrale, ecc. sono stati organizzati per dar vita a spettacoli di teatro musicale.
Propone lo studio delle strategie teatrali a disposizione della musica. Verranno esaminate le strutture poetiche del libretto, le forme musicali che lo intonano, le tecniche di adattamento al teatro musicale di testi preesistenti, le forme dell’espressione della passione umana drammatizzata.

Il secondo modulo (6 cfu) traccerà un sintetico profilo dell'opera italiana tra la metà del Seicento e il secondo Novecento. In questa fase verranno presentate e commentate alcune opere complete esemplificative della storia dell'opera, con particolare riguardo alla produzione verdiana.

Programma esteso

PRIMI SEI CFU
- Gloria Staffieri, Un teatro tutto cantato. Introduzione all’opera italiana, Roma, Carocci, 2013.
- Lorenzo Bianconi, Il teatro d’opera in Italia, Bologna, Il Mulino, 1993;
- Gilles De Van, Teatralità francese e senso scenico italiano nell’opera dell’Ottocento, in La realizzazione scenica dello spettacolo verdiano. Atti del congresso internazionale di studi (Parma, 28-30 settembre 1994), a cura di Pierluigi Petrobelli e Fabrizio Della Seta, Parma, Istituto di Studi Verdiani, 1996, pp. 167-186
- Harold Powers, Il “Xerses” trasformato, in La Drammaturgia musicale, a cura di Lorenzo Bianconi, Bologna, Il Mulino, 1986, pp. 229-241;
- Paolo Gallarati, Il re Teodoro in Venezia tra melodramma e commedia, in Giovanni Paisiello e la cultura europea del suo tempo, a cura di Francesco Paolo Russo, Lucca, LIM, 2007, pp. 179-199.
- Ascolto, munito di libretto, almeno del primo atto di Georg Friedrich Handel, Serse e, del secondo atto di Giovanni Battista Casti – Giovanni Paisiello, Il re Teodoro in Venezia (una efficace guida all’ascolto di quest’ultima opera si può trovare in http://www.teatrolafenice.it/media/libretti/44_544teodoro_gp.pdf; registrazioni su youtube dei tre atti separati in https://www.youtube.com/watch?v=NB4lZcUj-bs; https://www.youtube.com/watch?v=ZGb9ExEGIww; https://www.youtube.com/watch?v=DBGhOyju0PM)
Un dizionario pratico e aggiornato dei termini operistici è: Le parole del teatro musicale, a cura di Fabrizio Della Seta, Roma, Carocci, 2010 (questo testo NON sarà, ovviamente, oggetto d’esame, ma potrete utilizzarlo per la definizione dei termini tecnici che incontrerete nei testi in programma di studio).

Gli studenti non frequentanti seguiranno anche il corso on line da sei cfu reperibile con le credenziali di ateneo su Elly

Programma di studio del secondo modulo
Fabrizio Della Seta, Italia e Francia nell’Ottocento, Torino, EdT, 1993 (Storia della musica, 9), Morfologia dell’opera italiana (pp. 68-75); Oltre Rossini, l’opera italiana dal 1830 al 1848 (pp. 165-182), Verdi da “Oberto” a “Un ballo in maschera (pp. 208-236), L’opera italiana dopo l’Unità e Verdi da “La forza del destino” a “Falstaff (pp. 277-298)
David Rosen, La mess’in scena nelle opere di Verdi. Introduzione alle «disposizioni sceniche» Ricordi, in Drammaturgia musicale, a cura di Lorenzo Bianconi, Bologna, Il Mulino, 1986, pp. 209-222

Tre opere a scelta tra quelle elencate qui sotto, con la relativa bibliografia indicata. Gli studenti NON frequentanti ne sceglieranno sei.

1. Felice Romani, Gaetano Donizetti, L’elisir d’amore
Paolo Russo, La furtiva lacrima di Talia, in L’elisir d’amore, Bergamo, Fondazione Donizetti, 2009 (Quaderni della Fondazione Donizetti, 18), pp. 17-32
Emanuele Senici, Le furtive lacrime di Giambattista Genero, primo Nemorino e Alessandro di Profio, L’opera francese in Italia e l’opera italiana a Parigi: L’elisir d’amore o il crocevia di due tradizioni, entrambi in Elisir d’amore, Venezia, Teatro la Fenice, 2010 (https://www.teatrolafenice.it/libretti/?starts_with=E), pp. 11-35 e il libretto a cura di Giorgio Pagannone lì contenuto.
Luciano Alberti, Donizetti, Romani, Sanquirico insieme per «L’elisir d’amore», in Voglio amore, e amor violento. Studi di drammaturgia, a cura di Livio Aragona, Bergamo, Fondazione Donizetti, 2006, pp. 361-373.
2. Francesco Maria Piave, Giuseppe Verdi, Ernani
Fabrizio Della Seta, L’atto di Carlo Quinto, in Id., «. Non senza pazzia». Prospettive sul teatro musicale, Roma, Carocci, 2008, pp. 31-45
Paolo Russo, Le code d'Ernani, in «Studi verdiani», XXII, 2012, pp. 11-25
Roger Parker, “Infin che un brando vindice” e le cavatine del primo atto di “Ernani”, Peter Ross, Per un’analisi drammaturgica dell’atto finale di “Ernani”, tutti in “Ernani” ieri e oggi: atti del convegno internazionale di studi, Modena, Teatro San Carlo, 9-10 dicembre 1984, Parma, Istituto di studi verdiani, 1987, pp. 142-160, 176-194
3. Francesco Maria Piave, Giuseppe Verdi, Macbeth
Pierluigi Petrobelli, Il pensiero musicale di Verdi, in Id., La musica nel teatro. Saggi su Verdi e altri compositori, Torino, EdT, 1998, pp. 153-165
Andrea Chegai, Seduzione scenica e ragione drammatica: Verdi ed il “Macbeth” fiorentino del 1847, in «Studi Verdiani», 11, 1996, pp. 40-74
Fabrizio Della Seta, «Re Duncano va a morire . Un itinerario rivoluzionario da Shakespeare a Verdi», in La Drammaturgia verdiana e le letterature europee, Roma, Accademia Nazionale dei Lincei, 2003, pp. 23-35 ora in Id., «non senza pazzia». Prospettive sul teatro musicale, Roma, Carocci, 2008, pp. 97-110
4. Francesco Maria Piave, Giuseppe Verdi, Rigoletto
Michele Girardi, «Thou wouldst make a good fool – Egli è Delitto, Punizion son io»: due facce di Rigoletto, Guido Paduano, Divertimento e dolore da Hugo a Verdi, Libretto e guida all’opera a cura di Federico Fornoni, tutti in Rigoletto, programma di sala del Teatro La Fenice di Venezia, 2010, pp. 13-38, 39-60, 61-108 scaricabile dal sito https://www.teatrolafenice.it/libretti/?starts_with=R
Federico Fornoni, Un «fotisterio troppo evidente». Erotismo e seduzione in Rigoletto, in “Verdiperspektiven”, I, 2016, pp. 14-42
5. Antonio Somma, Giuseppe Verdi, Un ballo in maschera
Gilles de Van, “Un bal masqué” d’Auber à Verdi: une perspective inversés, in L’opéra en France et en Italie (1791-1925). Une scène privilégée d’échanges littéraire et musicaux. Actes du colloque franco-italien tenu à l’Académie musicale de Villecroze (16-18 octobre 1997), a cura di Hervé Lacombe, Paris, Société Française de Musicologie, 2000, pp. 223-234, tr. it. Dal “Ballo in maschera” di Auber a quello di Verdi: una prospettiva invertita, in Un Ballo in maschera, Parma, Teatro Regio, 2011, pp. 67-75 («I quaderni del FestivalVerdi», 5)
I saggi di Guido Paduano e Paolo Cecchi, in Un ballo in maschera, Venezia, La Fenice, 1999, pp. 56-75 (https://www.teatrolafenice.it/libretti/page/2/?starts_with=B)
Paolo Russo, Il bel canto di Oscar: trasformazioni grottesche del paggio operistico, “Itiniera”, VIII, 2014, pp. 1-14 (https://riviste.unimi.it/index.php/itinera/article/view/4597/4718)
A scelta tra:
Michele Curnis, 'Salamandre ignivore...orme di passi...': Sul libretto di “Un ballo in maschera”, in “Studi verdiani”, 17, 2003, pp. 166-192
Oppure
Fabio Failla, Giuseppe Cencetti, Verdi e la disposizione scenica di “Un ballo in maschera”, in “Studi verdiani”, 20, 2006, pp. 15-45
6. Francesco Maria Piave e Arrigo Boito, Giuseppe Verdi, Simon Boccanegra
Harold S. Powers, La scena del Consiglio in Simon Boccanegra: un’analisi genetica del genere in Simon Boccanegra, programma di sala del Teatro la Fenice di Venezia, stagione 2014-15, pp. 35-67 (https://www.teatrolafenice.it/libretti/page/2/?starts_with=S)
Paolo Russo, Sonic Verdi. Per una analisi sonica del “Simon Boccanegra”, in Musica di ieri, esperienza d’oggi. Ventidue studi per Paolo Fabbri, a cura di Maria Chiara Bertieri e Alessandro Roccatagliati, Lucca, LIM, 2018, pp. 255-269.
Daniela Goldin, Simon Boccanegra da Piave a Boito e la drammaturgia verdiana, in La vera fenice: libretti e librettisti tra Sette e Ottocento, Einaudi, Torino 1985, pp. 283–334
7. Giovanni Targioni e Tozzetti e Guido Menasci, Pietro Mascagni, Cavalleria rusticana
Virgilio Bernardoni, Le "tinte" del vero nel melodramma dell'Ottocento, “Il Saggiatore musicale”, V/1, 1998, pp. 43-8
Libretto e commento al libretto di Agostino Ruscillo in Sarka – Cavalleria Rusticana, Venezia, La Fenice, 2010, pp. 77 -112
(https://www.teatrolafenice.it/wp-content/uploads/2019/03/sarka-cavalleria-rusticana.pdf)
Adriana Guarnieri Corazzol, Opera verista e verismo letterario, in Adriana Guarnieri Corazzol, Musica e letteratura in Italia tra Ottocento e Novecento, Milano, Sansoni, 2000, pp. 71-94
Giorgio Ruberti, Cavalleria rusticana: Un confronto linguistico tra verismo musicale e verismo letterario, “Rivista di analisi e teoria musicale”, XIII/2, 2007, pp. 31-43
8. Giuseppe Adami e Renato Simoni, Giacomo Puccini, Turandot
Anselm Gerhard, Una fiaba cinese per il «cervello moderno». Versi tronchi e profumi misteriosi in un’opera novecentesca; Emanuele d’Angelo, Il libretto di Turandot. La sostanza della forma. Libretto e guida all’opera di Michele Girardi, tutti in Turandot, a cura di Michele Girardi, Venezia, Teatro La Fenice, 2007, rispettivamente alle 15-27; 29-46; 49-97 (https://www.teatrolafenice.it/wp-content/uploads/2019/03/TURANDOT.pdf)
Bianchi, Nicola, Turandot: Un'opera europea—Dualismi e complessità della favola di Puccini. I: Gestazione e considerazioni preliminari, “Musica/realtà”, 123, novembre, 2020, pp. 101-120; Musica/realtà”, 124, 2021, pp. 45-72
9. Myfanwy Piper, Benjamin Britten, The turn of screw
Sergio Perosa, Il giro di vite: vicende di un racconto, Libretto e guida all’opera a cura di Emanuele Bonomi, entrambi in The turn of screw, Venezia, Teatro la Fenice 2010, pp. 31-40 e 41-96 (https://www.teatrolafenice.it/libretti/?starts_with=T)
Guido Paduano, Il giro di vite, Firenze, La nuova Italia, 1992, pp. 25-53
Ennio Speranza, The turn of screw: una possibile guida all’ascolto, in The turn of the screw (il giro di vite), Parma, Teatro Regio, 2005, pp. 59-75.
10. Lloyd Weber, Il fantasma dell’opera
Gianfranco Vinay, Il Musical, in Enciclopedia della musica, a cura di Jean-Jacques Nattiez, I: Il Novecento, Torino, Einaudi, 2001, pp. 577-590
Scott McMillin, The musical as a drama: a study of the principles and conventions behind musical shows from Kern to Sondheim, Princeton, Princeton University Press, 2006, pp. 164-187
David Chandler “What Do We Mean by Opera, Anyway?”: Lloyd Webber’s Phantom of the Opera and “High-Pop, in “Journal of Popular Music Studies”, 21/2, 2009, pp. 152–169
Alison L. McKee, Think of me fondly’: Voice, body, affect and performance in Prince/Lloyd Webber’s The Phantom of the Opera, in “Studies in Musical Theatre”, 7/3, 2013, pp. 309-325

Bibliografia

Per la prima parte del corso ci si può basare su
Gloria Staffieri, Un teatro tutto cantato. Introduzione all’opera italiana, Roma, Carocci, 2013.
Lorenzo Bianconi, Il teatro d’opera in Italia, Bologna, Il Mulino, 1993
Gilles De Van, Teatralità francese e senso scenico italiano nell’opera dell’Ottocento, in La realizzazione scenica dello spettacolo verdiano. Atti del congresso internazionale di studi (Parma, 28-30 settembre 1994), a cura di Pierluigi Petrobelli e Fabrizio Della Seta, Parma, Istituto di Studi Verdiani, 1996, pp. 167-186
Per la seconda parte del corso che spazia su 350 anni di storia la bibliografia è molto vasta e verrà indicata in itinere in base alle opere presentate durante le lezioni.

Il programma di studio, troppo articolato per essere contenuto in questo spazio, è reperibile alle pagine di "Drammaturgia musicale" della piattaforma Elly

Per la sola prima parte del corso, i primi sei cfu, gli studenti NON frequentanti potranno seguire il corso on line "Drammaturgia musicale" tra i corsi blended della piattaforma Elly

Metodi didattici

Normalmente il corso si tiene con lezioni frontali e ascolti commentati. Nel corso delle lezioni verrà proposta e illustrata la terminologia necessaria per una sommaria descrizione analitica delle esperienze d’ascolto. Materiali utili alla frequenza del corso saranno depositati sulla piattaforma ELLY.

Modalità verifica apprendimento

La verifica consisterà in un colloquio orale al termine del semestre e negli appelli ufficiali stabiliti dal Dipartimento. Il colloquio verterà sui testi della bibliografia indicata in itinere nel corso delle lezioni e comunque comunicata sul sito internet, e su almeno due opere tra quelle scelte e presentate durante la seconda parte del corso, anch’esse indicate in itinere.
Il colloquio verificherà la comprensione dell’impostazione e dei contenuti dei singoli testi indicati nella bibliografia d’esame; verificherà inoltre, libretto alla mano e su almeno un atto di esse, la capacità dello studente di orientarsi nelle strutture drammatiche delle opere indicate: sarà dunque necessario che siano state ascoltate più volte contestualmente alla lettura del libretto. La mancata conoscenza delle opere indicate è motivo di insufficienza della verifica.
La capacità di elaborare ulteriori conoscenze e di porre al docente, anche in sede di verifica, domande pertinenti all’approfondimento della materia consentiranno risultati di eccellenza. Ugualmente la capacità di letture integrate e trasversali tra i testi indicati in bibliografia.

Altre informazioni

Impianto audio, video, computer on line in internet