Obiettivi formativi
Al termine dell’attività formativa, lo studente dovrebbe avere acquisito conoscenze e competenze relative ai principali temi e alle più importanti questioni del diritto dell'arbitrato. Ci si attende, in particolare, che lo studente sia in grado di: 1. Conoscere le norme giuridiche contenute nel Codice di procedura civile, nel Codice civile e nelle leggi speciali, aventi ad oggetto la materia arbitrale; ricordare dall’insegnamento di Diritto processuale civile i principi fondamentali del processo; leggere e capire una pronunzia giurisprudenziale; interpretare le norme con metodo sistematico, secondo gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali (conoscenza e capacità di comprensione). 2. Applicare le interpretazioni acquisite a fattispecie concrete; essere in grado di svolgere, attraverso le tecniche proprie dell'argomentazione giuridica, la risoluzione
di casi pratici, sotto la guida del Docente (capacità di applicare conoscenza e comprensione). 3. Sapere analizzare autonomamente, con metodo critico, pronunzie giurisprudenziali e casi della realtà, attraverso il procedimento di interpretazione del fatto e la sua qualificazione giuridica
(autonomia di giudizio).4. Sapere esporre in pubblico le conclusioni della propria analisi della pronunzia o del caso concreto, adeguatamente motivandole sulla base delle norme e degli orientamenti interpretativi (abilità comunicative). 5. Essere in grado di collegare i diversi argomenti trattati tra loro, con le discipline di base e affini; sapere valutare le soluzioni alternative alle diverse fattispecieconcrete (capacità di apprendere).
Prerequisiti
Per poter sostenere l'esame di Diritto dell'arbitrato interno ed internazionale occorre avere superato gli esami di Istituzioni di diritto privato, Istituzioni di diritto romano, Diritto processuale civile e (per gli studenti iscritti al primo anno apartire dell'a.a. 2013/2014) Diritto costituzionale.
Contenuti dell'insegnamento
Il corso concerne i fondamenti del diritto dell'arbitrato. In particolare è prevista la trattazione dei seguenti argomenti: le controversie arbitrabili; la convenzione arbitrale; le parti dell'arbitrato; gli arbitri; le camere arbitrali (in particolare il Regolamento arbitrale della camera di Milano); il procedimento; i provvedimenti cautelari a tutela di situazioni sostanziali comprese nella convenzione di arbitrato; la decisione arbitrale; le impugnazioni del lodo; il riconoscimento del lodo straniero (Conv. New York 1958).
Programma esteso
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Bibliografia
G. Verde, Lineamenti di diritto dell'arbitrato, Torino, 2015
Metodi didattici
Le attività didattiche saranno condotte tramite lezioni orali frontali per la durata di 36 ore. Durante le lezioni, incentrate, di volta in volta,
sull’approfondimento di alcuni istituti in materia arbitrale, sarà privilegiato il dialogo con la classe. Di pari passo ad ogni lezione, saranno svolte le correlative esercitazioni pratiche guidate (studio di pronunzie giurisprudenziali e di casi).
Modalità verifica apprendimento
La valutazione sommativa finale, con voto in trentesimi, consegue a una prova orale che prevede minimo tre domande, con riferimento ai testi consigliati. La verifica finale mira a valutare se lo Studente abbia conoscenza e comprensione degli istituti e abbia acquisito competenza
interpretativa di pronunzie giurisprudenziali. La soglia della sufficienza sarà raggiunta quando lo Studente avrà mostrato conoscenza e comprensione degli istituti. Al di sotto di tali soglie, l'esame risulterà insufficiente. Il voto della prova orale viene comunicato immediatamente al termine della prova stessa.
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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