FILOSOFIA E PRASSI II
cod. 1010119

Anno accademico 2023/24
2° anno di corso - Secondo semestre
Docente
- Pierfrancesco FIORATO
Settore scientifico disciplinare
Filosofia morale (M-FIL/03)
Field
Discipline filosofiche
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Modulo dell'insegnamento integrato: FILOSOFIA E PRASSI (integrato)

Obiettivi formativi

Conoscenza diretta di una o più opere della tradizione filosofica. Comprensione e contestualizzazione di ciascuna di esse nelle sue dimensioni teoriche e storiche. Sviluppo della capacità di analizzare e comprendere criticamente i testi filosofici, e in particolare di identificare e valutare le argomentazioni, attraverso la lettura guidata e la discussione dell'opera o delle opere, o attraverso il loro studio individuale.


In particolare, al termine del corso ci si attende che lo studente sia in grado di: 1) leggere alcuni testi fondamentali di riferimento e saperne analizzare i momenti più importanti (1° Descrittore di Dublino); 2) applicare a situazioni ed esempi concreti le metodologie e le tecniche argomentative elaborate dagli autori considerati; ricostruire la genesi dei concetti in discussione (2° Descrittore di Dublino); 3) analizzare criticamente passi tratti dai testi studiati (3° Descrittore di Dublino); 4) comunicare le coordinate del dibattito filosofico esaminato nel corso (4° Descrittore di Dublino); 5) leggere un testo filosofico mettendone in luce i passaggi logici rilevanti (5° Descrittore di Dublino).

Prerequisiti

Si rimanda a quanto scritto, a questo proposito, nella scheda relativa al primo modulo del corso.

Contenuti dell'insegnamento

Saccheggiare Kant? Fondazione della metafisica dei costumi ed Etica del discorso

In un intervento di alcuni anni fa, Salvatore Veca scriveva: «Non siamo tanto preoccupati di erigere un tempio alla magistrale costruzione teorica e architettonica di Kant; siamo piuttosto indaffarati a saccheggiarlo. E questo, forse, è il modo propriamente filosofico per onorarlo. Perché la filosofia non può sfuggire alla sua storia e questa sembra consistere in un repertorio di lunga durata, in cui persistono nel tempo esempi di modi di guardare le cose, noi stessi e il mondo».


Prendendo spunto da questa provocazione, che esprime con chiarezza esemplare i caratteri di un atteggiamento non meramente filologico, ma irriverentemente produttivo nei confronti della tradizione e della storia della filosofia, il corso si propone:

1) in primo luogo (Modulo 1) di offrire un quadro approfondito dell’etica kantiana attraverso la lettura commentata delle prime due sezioni della Fondazione della metafisica dei costumi,

2) per passare poi (Modulo 2) a considerare alcuni aspetti dell’«etica del discorso» di Jürgen Habermas evidenziando come essa costituisca, nelle intenzioni dell'autore, una rivisitazione contemporanea della prospettiva kantiana.

Programma esteso

Nel presentare al pubblico italiano il volume di Habermas “Teoria della morale”, l’editore scriveva: «Due secoli dopo la “Fondazione della metafisica dei costumi” di Kant, Habermas riflette sulla ragione pratica in vista di quella che potremmo definire la ‘fondazione post-metafisica dei costumi’».


Sulla scorta di questa indicazione, che suggerisce la possibilità di istituire un legame diretto tra gli scritti oggetto del nostro corso, nel secondo modulo leggeremo due saggi di “Teoria della morale” dai quali emerge con particolare chiarezza come Habermas, con la propria «etica del discorso», intenda riappropriarsi produttivamente e liberamente dell’eredità kantiana. Avremo così modo di vedere come egli metta alla prova la consistenza di tale eredità, ponendola a confronto con le principali posizioni emerse nel dibattito anglosassone contemporaneo e giunga a contaminare il patrimonio concettuale in essa preservato con apporti di tradizioni assai diverse e apparentemente distanti, come ad esempio quella del pragmatismo americano.

Bibliografia

Jürgen Habermas, Si addicono anche all’etica del discorso le obiezioni di Hegel contro Kant? (1985), in: Teoria della morale, Laterza 2016, pp. 5-27

Jürgen Habermas, Lawrence Kohlberg e il neoaristotelismo (1988), in: Teoria della morale, pp. 77-100

Jürgen Habermas, Coscienza morale e agire comunicativo, in: Etica del discorso, Laterza 1989 specialmente le pp. 123s., 127-130, 138s., 142-146.

Le pagine di Habermas tratte da Etica del discorso saranno messe a disposizione dal docente sulla piattaforma Elly, dove gli studenti potranno trovare anche altro materiale utile alla preparazione dell'esame.

Metodi didattici

lezioni frontali e lettura commentata di testi

Modalità verifica apprendimento

Esame finale orale: la verifica finale si svolgerà sui moduli A+B con un unico colloquio d'esame da 12 CFU.

È previsto tuttavia un pre-appello di esame (colloquio orale) durante la sospensione delle lezioni a metà semestre, per dare la possibilità a chi lo desidera di poter già sostenere l’esame sulla parte relativa al modulo A.

-- Vista la centralità rivestita dai testi degli autori, gli studenti potranno utilizzarli liberamente durante l'esame, che ha lo scopo di verificare la loro capacità  di orientarsi al loro interno.

Criteri per la valutazione:
30 e lode: eccellente, conoscenze solide, eccellenti capacità espressive, completa comprensione di concetti e argomenti
30: molto buono, conoscenze complete e adeguate, capacità di espressione corretta e bene articolata
27-29: buono, conoscenza soddisfacente, capacità di espressione essenzialmente corretta
24-26: conoscenza abbastanza buona, ma non completa e non sempre corretta
21-23: conoscenza accettabile ma superficiale. Espressione spesso non appropriata
18-21: sufficiente
Meno di 18: insufficiente. La preparazione presenta gravi lacune dal punto di vista dei contenuti, mancanza di chiarezza nell'esposizione, incapacità di comprendere concetti e argomenti

Altre informazioni

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