DIRITTO ROMANO
cod. 07869

Anno accademico 2022/23
5° anno di corso - Secondo semestre
Docente
- Salvatore PULIATTI
Settore scientifico disciplinare
Diritto romano e diritti dell'antichità (IUS/18)
Field
Storico-giuridico
Tipologia attività formativa
Base
54 ore
di attività frontali
9 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso si propone di introdurre lo studente alla elaborazione giurisprudenziale del diritto, attraverso il commento dei testi romani. Al termine del corso ci si attende che lo studente conosca e ricordi gli snodi evolutivi dell’esperienza giuridica romana inerente le successioni insieme ai principali istituti del diritto romano in argomento;
applichi le conoscenze acquisite, analizzando in modo autonomo casi concreti e ponendo criticamente a confronto gli istituti del diritto romano con quelli del diritto civile vigente.

Prerequisiti

Per sostenere l’esame di Diritto romano, occorre aver superato gli esami di: Istituzioni di diritto privato, Istituzioni di diritto romano, Diritto costituzionale

Contenuti dell'insegnamento

Approfondendo i legami tra impianto casistico e tendenze sistematiche, si affronterà l’ambito di quel particolare settore dell’ordinamento privatistico che è costituito dal diritto delle successioni; riguardo a tali tematiche si verificherà l’apporto fornito dai giuristi alla elaborazione del nuovo sistema processuale della cognitio extra ordinem imperiale. Il principale oggetto di studio sarà il sistema successorio romano dall’età antica sino a quella giustinianea, in diretto rapporto e attraverso la lettura costante delle fonti giurisprudenziali in argomento. Sarà inoltre oggetto di studio la regolamentazione dell’amministrazione della giustizia alla luce delle riforme introdotte da Giustiniano.

Programma esteso

L’ordinamento giuridico romano si presenta essenzialmente come un sistema casistico, alieno da astrazioni, basato sull’analisi dei singoli casi controversi, tendenzialmente orientato a evitare approfondimenti teorici dei problemi. Anche se le modalità della sua formazione sono nella loro essenza casistico-problematiche, lontane dal procedere assiomatico e concettualistico-deduttivo proprio del tardo giusnaturalismo, nessuna estraneità esiste tuttavia in quell’ordinamento tra casistica e diritto, che è quanto dire tra casistica e sistema. A far da tramite tra i due aspetti intendendone il legame profondo, i nessi reciproci e le ragioni che li giustificano ha provveduto infatti l’opera della giurisprudenza romana, che ha saputo, con procedimento razionale, trarre dai casi principi generali, operando in sintonia con quel potente strumento di astrazione che è il processo, fino a determinare la creazione di un sistema scientificamente ordinato che, unico tra i sistemi dell’antichità, proprio sulla esistenza di un ceto di giuristi ha fondato le proprie radici.
Muovendo da queste premesse il corso si propone da un lato di approfondire i legami tra impianto casistico e tendenze sistematiche nell’ambito di quel particolare settore dell’ordinamento privatistico che è costituito dal diritto delle successioni, dall’altro di approfondire la regolamentazione dell’amministrazione della giustizia alla luce delle riforme introdotte da Giustiniano.

Bibliografia

1
Salvatore Puliatti, De cuius hereditate agitur: il regime romano delle successioni, Torino, Giappichelli Editore, 2016.
2
Salvatore Puliatti, Innovare cum iusta causa, Torino, Giappichelli Editore, 2021.
Capitolo Quarto: “L’organizzazione della giustizia”

PAGINE TOTALI: 366

Metodi didattici

A una prima fase di lezioni tenute in modalità frontale, durante le quali verrà offerta un’esposizione complessiva del regime romano delle successioni, seguirà un ciclo di seminari in cui gli studenti verranno invitati ad affrontare i temi cardine del corso entrando in rapporto diretto con le fonti (raccolte nelle pp. 169 ss. del manuale "De cuius hereditate agitur: il regime romano delle successioni").

Modalità verifica apprendimento

La valutazione dell’apprendimento consisterà in una interrogazione orale con almeno tre domande (con punteggi individuali da 0 a 10 per ogni domanda, con valore di merito crescente). Il voto finale positivo sarà espresso in una scala di valutazione da 18 a 30.
Sarà dato particolare valore alla precisione argomentativa con cui lo studente farà uso delle nozioni esposte nel manuale.
Nell’eventuale perdurare dell'emergenza sanitaria e a seconda dell'evolvere della stessa, l'esame di profitto potrà svolgersi in modalità mista (ossia in presenza, ma con possibilità di sostenimento anche a distanza per gli Studenti che ne facciano richiesta al Docente), oppure solo con modalità on line per tutti (a distanza). Della modalità prescelta sarà data tempestivamente notizia sul sistema esse3 con anticipo rispetto allo svolgimento dell'esame.

Altre informazioni

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