ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO
Partizione: Cognomi M-Z

Anno accademico 2024/25
1° anno di corso - Annuale
Docenti
Settore scientifico disciplinare
Diritto romano e diritti dell'antichità (IUS/18)
Ambito
Ambito aggregato per crediti di sede
Tipologia attività formativa
Base
92 ore
di attività frontali
12 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso ha per obiettivo la conoscenza di base del diritto e del processo privato dell’antica Roma.
L’insegnamento è tecnico e storicamente orientato, nel senso che impiega linguaggio e concetti tecnico-giuridici, e al tempo stesso promuove la consapevolezza della storicità del diritto, quale fenomeno intellettuale e sociale.
Al termine del corso lo studente disporrà di un primo bagaglio culturale sulle radici del pensiero giuridico contemporaneo e sulle interrelazioni tra lingua e diritto, oltre che sulle specificità del lessico giuridico.
Disporrà inoltre delle prime abilità richieste dal ragionamento giuridico, con particolare riguardo alla tecnica della sussunzione, ossia alla capacità di ricondurre il caso concreto alle fattispecie generali con cui si inquadrano le varie norme giuridiche.

Prerequisiti


Non sono richiesti prerequisiti particolari, salvo una buona conoscenza della lingua italiana (dei testi latini spiegati a lezione sarà infatti fornita una traduzione italiana).

Contenuti dell'insegnamento

Quanto all’oggetto, il corso verte sui principali istituti dell’ordinamento giuridico romano, nei suoi aspetti sostanziali (persone e famiglia, teoria degli atti giuridici, diritti reali, obbligazioni, donazioni, successione per causa di morte) e processuali. Quanto al metodo, l’esperienza giuridica romana è affrontata ponendo in primo piano due caratteristiche: il fatto che l’applicazione del diritto fu mediata da una riflessione scientifica, che è tuttora alla base del nostro modo di pensare il diritto, e la coesistenza di una pluralità di strati normativi.
La prima caratteristica impone di prestare particolare attenzione al modo in cui i giuristi romani si rappresentavano il diritto, attenzione che, attraverso il confronto, aiuta anche a meglio comprendere le categorie giuridiche attuali.
La seconda caratteristica porta a riconoscere la centralità del processo, nel quale i vari strati normativi erano ridotti ad unità, alla ricerca della soluzione più equa con cui risolvere il caso concreto controverso. Lo studio casistico del diritto rappresenta perciò un aspetto qualificante dell’insegnamento e della preparazione all’esame.
Nell’ambito dello studio del diritto delle obbligazioni, un approfondimento particolare sarà dedicato a specifiche figure di obbligazioni da atto lecito e illecito.

Programma esteso

Bibliografia

In alternativa, a scelta dello studente: M. Marrone, Istituzioni di diritto romano, 3a ed., Palermo, Palumbo, 2006, oppure A. Lovato – S. Puliatti – L. Solidoro, Profilo di diritto privato romano, Giappichelli, Torino, 2024.
Per entrambi i manuali non saranno oggetto di verifica eventuali note a piè di pagina.

Metodi didattici

Le lezioni si svolgeranno in due modalità: tradizionali lezioni frontali volte ad illustrare i contenuti del programma anche attraverso la lettura di testi, partendo dalle nozioni giuridiche di base e dai riferimenti essenziali alla storia di Roma antica; approfondimenti con approccio seminariale per favorire il confronto con gli studenti su casi concreti tratti dall’esperienza giuridica romana.

Le video-lezioni verranno messe a disposizione di tutti gli studenti.

Modalità verifica apprendimento

Il conseguimento degli obiettivi formativi sarà verificato attraverso una prova orale che si terrà dopo la conclusione del corso e consisterà in almeno 3 domande su diversi argomenti che formano oggetto del programma nelle parti del testo indicate nella sezione Bibliografia (a ciascuna risposta sarà assegnato un punteggio da 0 a 10, con valore di merito crescente). Ai fini della valutazione sarà dato valore alla corretta ed efficace esposizione dei contenuti in termini tecnici appropriati e alla qualità dell’argomentazione giuridica. Il voto finale positivo, derivante dalla somma dei risultati conseguiti nelle risposte, sarà espresso in una scala di valutazione in trentesimi (da 18 a 30).
È prevista la possibilità di svolgere una prova parziale durante la sospensione delle lezioni per la sessione straordinaria degli esami di profitto (17 febbraio 2025 - 28 febbraio 2025), nella data che verrà comunicata dal docente.
La prova, svolta anch’essa secondo le modalità sopra descritte, verterà sulla parte generale del programma (corrispondente ai capitoli I-V di entrambi i manuali indicati alla voce “Testi di riferimento”). In caso di esito positivo della prova parziale (votazione compresa fra 18/30 e 30 e lode), la prova finale orale verterà sulla sola parte speciale del programma (corrispondente ai capp. VI-IX di entrambi i manuali indicati alla voce “Testi di riferimento”).
Il punteggio della prova parziale contribuirà a formare il voto finale, che sarà calcolato sulla media tra il punteggio della prova parziale e quello della prova finale orale.

Altre informazioni

Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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