Obiettivi formativi
Al termine dell’attività formativa, lo studente dovrebbe avere acquisito conoscenze e competenze relative ai principali temi e alle più importanti questioni del diritto delle successioni e delle donazioni. Ci si attende, in particolare, che lo studente sia in grado di: 1. Conoscere le norme giuridiche contenute nel Libro secondo del Codice civile; ricordare, dall’insegnamento di Istituzioni di Diritto Privato, le definizioni basilari dei principali istituti gius-privatistici; comprendere i concetti di successione e di donazione; interpretare le norme con metodo sistematico, secondo gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali (conoscenza e capacità di comprensione). 2. Applicare le interpretazioni acquisite a fattispecie concrete; essere in grado di svolgere, attraverso le tecniche proprie dell'argomentazione giuridica, la risoluzione di casi pratici, sotto la guida del Docente (capacità di applicare conoscenza e comprensione). 3. Sapere analizzare autonomamente, con metodo critico, casi della realtà, attraverso il procedimento di interpretazione del fatto e la sua qualificazione giuridica (autonomia di giudizio). 4. Sapere esporre le conclusioni della propria analisi del caso concreto, adeguatamente motivandole sulla base delle norme e degli orientamenti interpretativi (abilità comunicative). 5. Essere in grado di collegare i diversi argomenti trattati tra loro, con le discipline di base e affini; sapere valutare le soluzioni alternative alle diverse fattispecie concrete (capacità di apprendere).
Prerequisiti
Per gli Studenti iscritti al I anno a partire dall'a.a. 2013/2014, al fine di sostenere l’esame di Diritto civile I, occorre aver superato gli esami di Istituzioni di diritto privato, di Istituzioni di diritto romano e di Diritto costituzionale.
Per gli Studenti iscritti al I anno a partire da anni precedenti all'a.a. 2013/2014, al fine di sostenere l’esame di Diritto civile I, occorre aver superato gli esami di Istituzioni di diritto privato e di Istituzioni di diritto romano.
L’esame di Diritto civile I è propedeutico all’esame di profitto di Diritto civile II.
Contenuti dell'insegnamento
Il Corso mira all’approfondimento problematico di alcuni istituti gius-privatistici. Nell’a. a. in corso, l'insegnamento avrà ad oggetto le successioni a causa di morte e le donazioni: nella prima parte, gli istituti di carattere generale, la successione necessaria, la successione legittima, il patto di famiglia; nella seconda parte, la successione testamentaria, con riguardo particolare al legato; nell'ultima parte, le donazioni.
Programma esteso
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Bibliografia
Il testo di riferimento consigliato è: G. BONILINI, Manuale di diritto ereditario e delle donazioni, Wolters Kluwer, Milano, nella più recente edizione in commercio (circa pp. 500).
In aggiunta, per l’approfondimento della parte relativa al legato, si consiglia: G. BONILINI, Dei legati. Artt. 649-673, in Comm. cod. civ., fondato da P. Schlesinger e dir. da F. D. Busnelli, Milano, Giuffrè, 2020, III ed. Lo studente è tenuto a conoscere, almeno, gli argomenti trattati alle pagine seguenti: da 1 a 231; da 329 a 362; da 399 a 410 (circa pp. 270).
Lo studente, inoltre, potrà giovarsi, al fine di una verifica, del seguente testo: G. BONILINI, Quesiti di diritto delle successioni e donazioni. Trecentosessanta quesiti con le risposte ragionate, Cedam, Padova, 2006.
È utile la lettura dei casi proposti in: Casi e quesiti di diritto ereditario, a cura di G. BONILINI, Cedam, Padova, 2003.
La preparazione dell’esame di profitto comporta la buona conoscenza della Costituzione, del Codice civile e delle principali leggi collegate; queste ultime si trovano in appendice alle più diffuse edizioni del Codice civile. Si consiglia, a scelta dello studente:
AA.VV., I nuovi quattro codici, Editrice La Tribuna, Piacenza, ult. ed.;
G. Perlingieri-M. Angelone, Codice civile, Edizioni Scientifiche Italiane, ult. ed.;
A. Di Majo, Codice civile, Giuffrè, Milano, ult. ed.
Metodi didattici
Le attività didattiche saranno condotte alternando lezioni orali frontali, per la durata di 48 ore, a modalità di apprendimento attivo, per la durata di 16 ore. Durante le lezioni, incentrate, di volta in volta, sull’approfondimento di alcuni istituti in materia ereditaria o delle donazioni, sarà privilegiato il dialogo con la classe. Di pari passo ad ogni lezione, saranno svolte le correlative esercitazioni pratiche guidate dal Docente (studio di casi, esame di pronunzie giurisprudenziali).
Modalità verifica apprendimento
La valutazione sommativa finale, con voto in trentesimi, consegue a una prova orale che prevede minimo tre domande, con riferimento ai testi consigliati e nelle parti indicate. La verifica finale mira a valutare se lo Studente abbia conoscenza e comprensione degli istituti e abbia acquisito competenza interpretativa di casi concreti. La soglia della sufficienza sarà raggiunta quando lo Studente avrà mostrato conoscenza e comprensione degli istituti, nonché competenze applicative minime in ordine alla risoluzione autonoma, critica e ragionata di casi concreti prospettati dal Docente in sede di esame. Al di sotto di tali soglie, l'esame risulterà insufficiente. Il voto della prova orale viene comunicato immediatamente al termine della prova stessa.
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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