DIRITTO DELLA MODA, DELL'INNOVAZIONE E DEI NUOVI MEDIA
cod. 1011824

Anno accademico 2024/25
5° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Cesare GALLI
Settore scientifico disciplinare
Diritto commerciale (IUS/04)
Ambito
A scelta dello studente
Tipologia attività formativa
A scelta dello studente
36 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Al termine dell’attività formativa, lo studente dovrebbe avere acquisito conoscenze e competenze relative ai principali temi e alle più importanti questioni del diritto della proprietà intellettuale attinenti alla moda, all’innovazione e ai nuovi media. Ci si attende, in particolare, che lo studente sia in grado di:
1. Conoscere le norme giuridiche rilevanti contenute nel Codice della Proprietà Industriale e nella Legge sul Diritto d’Autore, aventi ad oggetto, in particolare, il design, i marchi, le invenzioni, il know how, i software e le banche dati; leggere e capire la giurisprudenza relativa a tali istituti del diritto; interpretare le norme con metodo sistematico, secondo gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali (conoscenza e capacità di comprensione);
2. applicare le interpretazioni acquisite a fattispecie concrete; essere in grado di svolgere, attraverso le tecniche proprie dell'argomentazione giuridica, la risoluzione di casi pratici, sotto la guida del Docente (capacità di applicare conoscenza e comprensione);
3. Sapere analizzare autonomamente, con metodo critico, pronunzie giurisprudenziali e casi della realtà, attraverso il procedimento di interpretazione del fatto e la sua qualificazione giuridica (autonomia di giudizio);

4. Essere in grado di collegare i diversi argomenti trattati tra loro, con le discipline di base e affini.

Prerequisiti

Per poter sostenere l’esame di Diritto della moda, dell’innovazione e dei nuovi media occorre aver superato gli esami di Istituzioni di diritto privato, Istituzioni di diritto romano e Diritto costituzionale

Contenuti dell'insegnamento

- La protezione delle creazioni della moda e dei luxury goods:
a) disciplina italiana ed europea dei disegni e modelli e delle opere del disegno industriale: la normativa e gli ultimi sviluppi della giurisprudenza
b) protezione e valorizzazione del brand: disciplina italiana ed europea dei marchi e degli altri segni distintivi, in particolare sulla rete Internet: diritto sostanziale, sviluppi giurisprudenziali e regole di enforcement giudiziario
- La protezione delle innovazioni di prodotto e di processo: brevetti per invenzione e per modello, trade secrets, programmi per elaboratore e banche dati, intelligenza artificiale, in particolare le App della rete web e le innovazioni del settore Life Science: diritto sostanziale ed evoluzione giurisprudenziale
- Comunicazione pubblicitaria e social network: divieto di inganno, direttive AGCM, regole di correttezza professionale

Programma esteso

no

Bibliografia

Bibliografia per gli studenti frequentanti:
M. Bogni, Moda e proprietà intellettuale tra estetica e comunicazione, ne Il dir. ind., 2013, pp. 329-333
M. Tavassi, Tutela contro il parassitismo nel mondo della moda: gli sviluppi della giurisprudenza, ne Il dir. ind., 2013, pp. 335-341
C. Galli, Le sfide del commercio elettronico al sistema della moda, ne Il dir. ind., 2013, pp. 342-353
P. Fabbio, voce Disegni e modelli, in Treccani Diritto on line, 2014, pp. 1-13
M. Bogni, Il carattere individuale del disegno o modello, in C. Galli-A. Gambino, Codice commentato della proprietà industriale e intellettuale, Torino, 2011, pp. 482-493
C. Galli, La tutela “europea” di diritto d’autore per le opere dell’industrial design e la necessità di un approccio realistico, in Riv. dir. ind., 2020, I, pp. 51-65
C. Galli-D. Mainini-D. Zani, Competere con il brand sul mercato globale, Bologna, Filodiritto, 2017 (pp. 13-79, 101-138 e 180-194)
C. Galli, voce Marchio e altri segni distintivi, in Treccani Diritto on line, 2014, pp. 1-12
A. Vanzetti-V. Di Cataldo-M.S. Spolidoro, Manuale di diritto industriale, Milano, 2021, pp. 375-496, 539-574
C. Galli, Per un approccio realistico al diritto dei brevetti, ne Il dir. ind., 2010, pp. 133-146
C. Galli-M. Bogni, Intelligenza artificiale, nuove dinamiche della ricerca e problem and solution approach, ne Il dir. ind., 2020, pp. 127-136
C. Galli-A. Pagani-S. Lasca, I segreti industriali, in Autori Vari, La proprietà intellettuale: nuove prospettive per una crescita sostenibile, Torino, LES-Netval, 2023, pp. 69-79
C. Galli, Le nuove tendenze della giurisprudenza italiana in materia di risarcimento del danno e retroversione degli utili da contraffazione e concorrenza sleale, ne Il dir. ind., 2020, pp. 299-309
C. Galli, Social Media, segni distintivi e lealtà della concorrenza, tra Influencers, Trend Setters, Fake News e pubblicità, ne Il dir. ind., 2019, pp. 122-128
C. Galli, Metaverso o Metaversi tra innovazione tecnica e innovazione giuridica, ne Il dir. ind., 2023, pp. 109-116

Bibliografia per gli studenti non frequentanti:
M. Bogni, Moda e proprietà intellettuale tra estetica e comunicazione, ne Il dir. ind., 2013, pp. 329-333
C. Galli-D. Mainini-D. Zani, Competere con il brand sul mercato globale, Bologna, Filodiritto, 2017 (pp. 38-79)
A. Vanzetti-V. Di Cataldo-M.S. Spolidoro, Manuale di diritto industriale, Milano, 2021, pp. 147-358, 375-501, 527-574.

I materiali diversi dal manuale verranno messi a disposizione degli studenti su Elly. I frequentanti riceveranno inoltre ulteriori materiali giurisprudenziali che saranno oggetto di esame e discussione nel corso delle lezioni.

Metodi didattici

Le attività didattiche saranno condotte nella forma di lezioni orali interattive. Durante le lezioni, incentrate, di volta in volta, sull’approfondimento di alcuni istituti essenziali del diritto della proprietà intellettuale, sarà privilegiato il dialogo con la classe. Di pari passo ad ogni lezione, saranno forniti materiali giurisprudenziali e dottrinali che verranno esaminati e discussi in aula. Sarà svolto lo studio di correlati precedenti giurisprudenziali riguardanti i problemi di Internet, il design, i marchi rinomati, le invenzioni e la tutela del know how, la protezione del software e delle banche dati. Le eventuali videoregistrazioni saranno messe a disposizione solo per gli iscritti provenienti dalla PA (i quali dovranno contattare preventivamente i Docenti).

Modalità verifica apprendimento

La valutazione sommativa finale, con voto in trentesimi, consegue a una prova orale che prevede minimo tre domande, con riferimento ai testi consigliati e rispetto a tutte le parti indicate. La verifica finale mira a valutare se lo studente abbia conoscenza e comprensione degli istituti affrontati nel corso delle lezioni nonché la capacità di applicare tali conoscenze a elementari fattispecie concrete prospettate in sede di esame. La soglia di sufficienza (18/30) si considera raggiunta quando lo studente avrà mostrato conoscenza e comprensione degli istituti oggetto del corso e sia in grado di attuare le corrette interazioni tra le varie parti del programma. Se non raggiunge tale risultato l'esame sarà da considerarsi insufficiente. Il voto della prova orale viene comunicato immediatamente al termine della prova stessa. I soli studenti avranno la facoltà di sostenere, nel corso del semestre, due test scritti, composti ciascuno da tre domande a risposta aperta, le cui risposte verranno valutate in trentesimi in base alla completezza e all'esattezza dell’esposizione, tali da dimostrare conoscenza e comprensione degli istituti oggetto di ciascun test e capacità di attuare le corrette interazioni tra le varie parti del relative programma. Se positivo (votazione complessiva di ciascuna prova pari o superiore a 18/30), il risultato delle due prove scritte o di una di esse verrà considerato in sede di esame orale e potrà ridurre proporzionalmente l'oggetto di tale esame orale.

Altre informazioni

Poiché la disciplina legale della materia è in evoluzione, saranno indicati e commentati nel corso delle lezioni gli aggiornamenti normativi via via intervenuti pertanto gli studenti non frequentanti dovranno rivolgersi al docente per ricevere a loro volta tali aggiornamenti.

Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

no