TUTELA AMBIENTALE E CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE TRA ANTICO E MODERNO
cod. 1010814

Anno accademico 2024/25
5° anno di corso - Primo semestre
Docente
Francesco BONO
Settore scientifico disciplinare
Diritto romano e diritti dell'antichità (IUS/18)
Ambito
A scelta dello studente
Tipologia attività formativa
A scelta dello studente
36 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

L’insegnamento intende fornire agli studenti gli strumenti necessari per la conoscenza e la ricerca delle forme di tutela ambientale e del patrimonio culturale nell’ambito del diritto romano, attraverso l’analisi della storiografia e la lettura e il commento delle fonti sia letterarie sia giuridiche.
Al termine del corso ci si attende che lo studente sia in grado di orientarsi sulle diverse tipologie di fonti esaminate, sia capace di riflettere in autonomia e criticamente su come gli antichi abbiano affrontato i problemi dell’inquinamento e lo sfruttamento delle risorse naturali, e infine riesca a comprendere il valore degli approcci di soluzione dell’esperienza antica per il presente.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

L’insegnamento intende considerare l’approccio dell’uomo antico verso l’ambiente e il patrimonio culturale. Il corso si caratterizza per l’esame sia delle fonti letterarie sia delle fonti giuridiche dalle quali ricavare gli strumenti predisposti per contrastare l’inquinamento.

Programma esteso

Il corso è strutturato in due parti. Nella prima parte esso intende considerare se e in che misura il diritto romano contenesse norme di tutela ambientale. L’insegnamento prenderà avvio dalla presentazione dei problemi ecologici che si sono manifestati già durante l’epoca romana. Si passerà quindi ad esaminare, attraverso la lettura di brani tratti da Plinio il Vecchio, Seneca filosofo e da altri autori antichi, come nel mondo romano si sia sviluppata una sensibilità per le forme di inquinamento e di sfruttamento delle risorse naturali. Si proseguirà poi con l’analisi delle fonti giuridiche che hanno inciso sulla tutela e protezione dell’ambiente. In particolare si analizzeranno gli strumenti giuridici approntati per la tutela dell’acqua (norme penali; interdetti; actiones), anche con riguardo al suo utilizzo negli acquedotti; si considereranno in seguito le misure volte a contrastare l’inquinamento urbano, preservando la salubrità delle cloache e limitando le immissioni nocive.
Nella seconda parte l’insegnamento verterà sulla tutela del patrimonio architettonico, attraverso uno studio delle fonti sia di età imperiale che di età tardo antica (in particolare Nov. Maior. 4 de aedificiis publicis). La normazione che mira a preservare le costruzioni e i monumenti della città di Roma ha molteplici risvolti e si connette con il concetto dell’utilitas publica.

Bibliografia

Gli studenti frequentanti prepareranno l'esame sui materiali e testi, distribuiti e commentati a lezione, e sul seguente volume:
L. Solidoro Maruotti, La tutela dell’ambiente nella sua evoluzione storica. L’esperienza del mondo antico, Torino, Giappichelli, 2009, pp. 1-148

Gli studenti non frequentanti prepareranno l'esame sui seguenti testi:
1. L. Solidoro Maruotti, La tutela dell’ambiente nella sua evoluzione storica. L’esperienza del mondo antico, Torino, Giappichelli, 2009, pp. 1-148.

2. C. Corbo, Diritto e decoro urbano in Roma antica, Napoli, Satura, 2019, pp. 19-146.

Metodi didattici

Il corso si svolge sia attraverso lezioni frontali introduttive alle fonti sia in forma seminariale, attraverso la lettura e il commento di vari testi, sia letterari sia giuridici.
Le videoregistrazioni delle lezioni saranno rese disponibili per gli studenti.

Modalità verifica apprendimento

La valutazione dell’apprendimento consisterà in una interrogazione orale con almeno tre domande, ciascuna delle quali verrà valutata singolarmente con punteggio da 0 a 10. I parametri di valutazione sono l’acquisizione delle nozioni di base, la capacità di ragionamento, la capacità di contestualizzazione del fenomeno storico e la proprietà di linguaggio.
Il voto finale positivo sarà espresso in una scala di valutazione da 18 a 30.

Altre informazioni

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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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