SEMINARI PROFESSIONALIZZANTI DI PSICOLOGIA SOCIALE
cod. 1005816

Anno accademico 2013/14
2° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Psicologia sociale (M-PSI/05)
Ambito
"altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro"
Tipologia attività formativa
Altro
25 ore
di attività frontali
1 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in - - -

Modulo dell'insegnamento integrato: SEMINARI PROFESSIONALI

Obiettivi formativi

Rispetto alle conoscenze e alla capacità di comprensione (Descrittore 1) il corso mira all’acquisizione di una visione storica (evoluzione nel tempo dei concetti di ospitalità, di tolleranza, di soggettività) e comparativa (distinzione tra l’approccio funzionale (o integrazionista) e l’approccio comunicativo (o interazionista) nei confronti dell’alterità culturale) poiché tali approcci aiutino lo studente ad orientarsi nella società multiculturale.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Il seminario prende spunto dalla riflessione sul tema dell’ospitalità nella società multiculturale sviluppato in chiave sociologica da Alessandro Bosi e intende approfondire l’aspetto della relazione comunicativa con l’alterità culturale in prospettiva socio-costruzionista e antropo-gruppoanalitica. In un’ottica di interazione culturale saranno attraversati i seguenti nuclei tematici: l’ascolto, i rapporti Ego/Alter ed integrazione/ospitalità, la comunicazione cosmopolita, l’alterificazione.
Il primo modulo è centrato sul tema dell’ospitalità sviluppato da Bosi secondo cui la multiculturalità è un dato di fatto mentre l’interculturalità un orizzonte verso cui indirizzarsi. In particolare verrà approfondita la distinzione tra l’approccio funzionale (o integrazionista) e l’approccio comunicativo (o interazionista) nei confronti dell’alterità culturale. Partendo dai presupposti espressi nel precedente modulo, si intende approfondire in chiave socio-costruzionista le diverse “forme” di comunicazione tra culture al fine di mettere in luce le caratteristiche della “comunicazione cosmopolita” per come è stata definita da Peirce. Ci si focalizzerà in modo particolare sul tema dell’ascolto dell’Altro come elemento imprescindibile di ogni processo comunicativo aperto e co-costruttivo.
Infine verrà presentata una chiave di lettura – il modello antropo-gruppoanalitico formulato da Diego Napolitani – storicistica e strutturalmente relazionale dei rapporti con l’alterità culturale. Secondo questa prospettiva l’alterità non solo abita già da sempre l’individuo sotto forma di matrice gruppale ma è anche un fine (o una meta “eventuale”) che segna ogni momento autentico di incontro e di trasformazione. Di qui il guadagno concettuale conclusivo del seminario secondo cui il divenire Altro (alterificazione) è il contrassegno dell’essere umano.

Programma esteso

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Bibliografia

Bosi, A. (2002), La città degli ospiti. In A. M. Campanini (a cura di), Il servizio sociale nella società multietnica. Prima accoglienza: problemi e prospettive (pp. 113-135). Milano: Unicopli.
Bosi, A. (2004). Integrazione e interazione culturale nella postmodernità. In R. Billi e G. Giordani (a cura di), Chiaroscuri dell'integrazione. Le sfide dell'immigrazione tra differenza e interazione. Parma: Ial Regione Emilia Romagna.
Bosi, A. (2006). Autoctono, cosmopolita e alloctono nella società multiculturale. Ipotesi per la realizzazione di tre ritratti. Studi di Sociologia, 1, 59-79.
Bosi, A. (2009). Cultura e civiltà nella città surmoderna. In A. Bosi (a cura), Città e Civiltà. Nuove frontiere di cittadinanza. Milano: Franco Angeli.
Demetrio, D. (1997). Adulti che ascoltano, adulti che si ascoltano. In A. Bosi e A. M. Campanini (a cura di), La cultura dell’ascolto nel presente. Percorsi di comunicazione nella vita quotidiana e nei servizi (pp. 79-86). Milano: Unicopli.
Demetrio, D. (2002). Educazione interculturale nel lavoro sociale: progetti e relazioni quotidiane. In A. M. Campanini (a cura di), Il servizio sociale nella società multietnica. Prima accoglienza: problemi e prospettive (pp. 143-150). Milano: Unicopli.
Iori, V. (1997). Ascoltare il silenzio. In A. Bosi e A. M. Campanini (a cura di), La cultura dell’ascolto nel presente. Percorsi di comunicazione nella vita quotidiana e nei servizi (pp. 69-75). Milano: Unicopli.
Napolitani, D. (2008a). Identità, alterità, culture. Rivista Italiana di Gruppoanalisi, 2, 7-49.
Napolitani, D. (2008b). Dai risentimenti al multiculturalismo. Commento a “Altro affettivo: identità e risentimento nelle società plurali” di Stefano Tomelleri. Rivista Italiana di Gruppoanalisi, 2, 119-122.
Pearce, W. B. (1989). Comunicazione e condizione umana. Milano: FrancoAngeli, 1993.
Ricci Bitti, P. E. (1997). La comunicazione delle emozioni nella relazione. In A. Bosi e A. M. Campanini (a cura di), La cultura dell’ascolto nel presente. Percorsi di comunicazione nella vita quotidiana e nei servizi (pp. 87-101). Milano: Unicopli.
Scivoletto, A. (1997). L’ascolto attivo. In A. Bosi e A. M. Campanini (a cura di), La cultura dell’ascolto nel presente. Percorsi di comunicazione nella vita quotidiana e nei servizi (pp. 43-45). Milano: Unicopli.

Metodi didattici

Il corso è impostato su:
1. Lezioni frontali condotte dall’insegnante con dibattitto finale centrato sulle ‘parole chiave’ (brainstorming degli studenti sui concetti principali esposti dal docente e scambio di opinioni e\o domande);
2. Visione di filmati centrati sui temi della tolleranza e dell’ospitalità.
3. Esercitazioni di gruppo sul concetto di deterritorializzazione.

Modalità verifica apprendimento

• La verifica del corso è così articolata:

1. Elaborato scritto basato sulla bibliografia d’esame e sulle lezioni.
Si tratta di una rielaborazione critica di uno o più argomenti trattati (a scelta dello studente). L’elaborato mira a verificare l’accuratezza dell’apprendimento degli studenti e la rielaborazione fatta sui contenuti. In tal senso si intende verificare la capacità degli studenti di orientarsi nelle problematiche della società multiculturale sapendo assumere diversi punti di vista e differenti mappe concettuali

La valutazione finale dello studente è basata sulla prova scritta. Ad essa corrisponde una valutazione di idoneità e di non idoneità.
Agli studenti verranno spiegati questi criteri di valutazione all’inizio del corso.

Altre informazioni

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