CULTURA TECNOLOGICA DELLA PROGETTAZIONE
cod. 1009652

Anno accademico 2023/24
3° anno di corso - Secondo semestre
Docente
- Guido CALLEGARI
Settore scientifico disciplinare
Tecnologia dell'architettura (ICAR/12)
Field
Formazione tecnologica
Tipologia attività formativa
Base
30 ore
di attività frontali
3 crediti
sede: POLITO
insegnamento
in ITALIANO

Modulo dell'insegnamento integrato: FOOD SOCIAL DESIGN

Obiettivi formativi

La “Cultura Tecnologica della Progettazione” riguarda la conoscenza e l’utilizzo della Teoria esigenziale-prestazionale nonché la comprensione della fattibilità e appropriatezza tecnologica dei progetti e delle relazioni che intercorrono con i contesti culturali, ambientali e produttivi.  
Nell’ambito del corso sono presentate e analizzate le principali forme di tecnologia appropriata finalizzate a soddisfare i bisogni fondamentali di tutte le persone, specialmente in comunità e territori marginali, sotto-serviti o svantaggiati. Sono forniti gli strumenti di base per comprendere e sviluppare tecnologie appropriate, semplici, di piccola scala, energeticamente efficienti, ecocompatibili e controllate dalle comunità locali: tecnologie in grado di migliorare il benessere dei cittadini di un territorio in un’ottica di inclusività, coesione sociale e sostenibilità ambientale. 

Prerequisiti

Contenuti dell'insegnamento

La Cultura Tecnologica è un insieme di conoscenze che concernono l’analisi e la previsione dell’impatto che la tecnologia, vista come espressione globale di una cultura - spirituale e materiale - ha oggi e avrà domani sulla vita dell’uomo (individuo e società) in relazione all’ambiente fisico e biologico.

Nella locuzione “Cultura Tecnologica della Progettazione” il sostantivo “Cultura” fa riferimento alla produzione di una collettività definita nel tempo e nello spazio e richiama il processo di sedimentazione delle conoscenze teoriche e operative. L’aggettivo “Tecnologica” si riferisce invece, a quell’insieme di tecniche basate sulla comprensione e lo sfruttamento di fenomeni naturali per l’utilità dell’uomo. 
La disciplina comprende in sé la storia dell’evoluzione del rapporto tra tecnologia e cultura che si codifica in una determinata “cultura di progetto”. L’insegnamento fornisce strumenti concettuali, metodologici e tecnici per affrontare il progetto nelle fasi diverse fasi dall’ ideazione allo sviluppo. 

Programma esteso

Bibliografia

- Ciribini G. (1984). Tecnologia e progetto, Celid, Torino. 
- Munari B. (1985). Da cosa nasce cosa. Appunti per una metodologia progettuale, Laterza, Bari. 
- De Bono N. (1997). Il pensiero laterale, BUR Rizzoli, Milano. 
 - Burdek B. E. (2008). Design, Storia, teoria e prassi del disegno industriale, Gangemi, Napoli. 

Metodi didattici

La parte teorica dell'insegnamento mette in evidenza gli aspetti tecnologici del progetto e intende fornire la conoscenza di metodi e strumenti necessari alla comprensione della fattibilità degli oggetti d'uso e delle relazioni che intercorrono con i contesti culturali, ambientali e produttivi. 
La parte pratica dell’insegnamento prevede un’esercitazione in cui studenti e studentesse, divisi per gruppi, saranno invitati a utilizzare gli strumenti e i metodi affrontati nel corso per sviluppare una ricerca qualitativa su un caso studio specifico scelto in accordo con il corso di Public Interest Design. 

Modalità verifica apprendimento

1. Una prova scritta individuale, in aula, della durata di 60 minuti composta di domande aperte volte all’accertamento dell’acquisizione dei contenuti proposti durante le lezioni: libri di testo indicati, argomenti affrontati nel corso delle lezioni, altri eventuali testi forniti. L’esame si svolgerà in aula sotto la sorveglianza dei docenti. Il voto è espresso in trentesimi e vale il 40% del voto finale del modulo. 
2. Una prova orale di gruppo, della durata di circa 20 minuti, in cui dovranno essere presentati gli esiti dell’esercitazione di gruppo realizzata durante l'insegnamento in collaborazione con l’insegnamento di Public Interest Design. La prova orale tenderà ad accertare la capacità degli studenti e studentesse di utilizzare strumenti sperimentati e concetti illustrati nell’ambito del corso con riferimento al caso di ricerca scelto per l’esercitazione, nonché la capacità di sistematizzazione e comunicazione dei risultati di ricerca. Nel corso del colloquio in aula, ogni gruppo presenterà l’esercitazione e riceverà una valutazione collettiva valida per ognuno dei componenti. La valutazione è espressa in trentesimi e vale il 60% del voto finale del modulo per ogni singolo componente. 
Il voto finale dell’insegnamento di Cultura Tecnologica della Progettazione sarà espresso in trentesimi, sarà il risultato della media tra la valutazione della prova scritta individuale (40% del voto finale) e la valutazione della prova orale di gruppo (60% del voto finale). Questa potrà influire nell’approssimazione in eccesso o in difetto della media del voto finale. I risultati delle prove scritte e orali vengono comunicati sul portale della didattica, insieme alla data entro cui gli studenti possono chiedere chiarimenti.


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