Obiettivi formativi
Il corso ha per obiettivo l’acquisizione:
• di conoscenze e capacità di comprensione riguardante gli aspetti psico-relazione dei processi comunicativi.
• e il potenziamento delle proprie capacità di decentramento e di ascolto attivo.
• della capacità di lettura delle dinamiche conflittuali e di definizioni di possibili strategie di intervento. Queste conoscenze si fondano sui modelli
teorici di base della psicologia sociale e della psicologia dei gruppi.
• della capacità di riconoscere la violenza domestica, di accogliere e sostenere le vittime e di progettare interventi efficaci finalizzati alla loro
protezione e al ripristino di una condizione esistenziale autonoma e dignitosa.
• della capacità di definire un progetto di presa in carico tenendo conto dei bisogni e dei diritti dei destinatari e delle risorse disponibili sia “nelle”
persone sia nel contesto.
Prerequisiti
Nozioni di base di psicologia sociale, di psicologia dello sviluppo e della normativa a tutela degli adulti e dei minori in ambito familiare.
Contenuti dell'insegnamento
Il corso si sviluppa idealmente in tre moduli. Il primo affronta la questione del conflitto secondo un approccio psicosociale e psico-relazionale ed è focalizzato sul conflitto nella coppia. La coppia è pertanto il contesto relazionale a partire dal quale è sviluppata l’analisi delle dinamiche conflittuale e delle possibili metodologie di gestione dei conflitti. Il secondo modulo affronta il tema della violenza come forma estrema di espressione del conflitto e sarà qui considerata, in particolare, la violenza in ambito familiare.
Infine, il terzo modulo, a partire dal paradigma del “tutore di resilienza” sarà focalizzato sulle risposte operative che l’A.S. può mettere in atto nell'accompagnare le (donne) vittime di violenza (domestica) o che soffrono di un grave disagio familiare. Le strategie di intervento riguarderanno sia il sostegno diretto alla vittima sia i rapporti con i diversi interlocutori istituzionali che necessariamente intervengono nel percorso di protezione.
Programma esteso
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Bibliografia
Mazzei D., Neri V. (2017). La mediazione familiare. Il modello simbolico trigenerazionale. Milano: Raffaello Cortina Editore.
Reale E. (2011). Maltrattamento e violenza sulle donne. Vol. II. Criteri, metodi e strumenti per l’intervento clinico. Milano: Franco Angeli (prima parte).
Cyrulnik B., Malaguti E. (2005/2013). Costruire la resilienza. Trento: Erickson (capitoli da 1 a 9 e 18).
Metodi didattici
Il corso prevede lezioni frontali, lavori di gruppo, analisi di video e simulate.
Modalità verifica apprendimento
La verifica prevede un esame scritto e un orale.
L’esame scritto è finalizzato all'accertamento delle conoscenze teoriche e il suo superamento , valutato come idoneità, consente di accedere all'esame orale. La prova è superata quando le risposte corrette sono pari o superiori all’80% dell’insieme delle risposte.
L'esame orale è finalizzata alla valutazione dell’autonomia di giudizio, del senso critico e della capacità di affrontare le problematiche affrontate durante il corso.
Il voto finale dell’esame è dato dalla somma di tre voti parziali su base 10 ottenuti alla prova orale. In particolare:
1) capacità di “mappatura del caso” (10/10)
2) capacità metodologiche nella definizione dei bisogni e delle ipotesi di intervento (10/10)
3) capacità di valutare il proprio ruolo e il suo impatto nel processo di intervento.(10/10)
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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