Obiettivi formativi
Il corso si propone di raggiungere i seguenti obiettivi relativamente a specifici indicatori educativi:
a. Conoscenza e capacità di comprensione: Il corso si propone di fornire le principali chiavi di lettura del consumo critico e dell’innovazione sociale in particolare in riferimento al cibo
b. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Gli studenti svilupperanno skills nell’analisi dei principali fattori che determinano i comportamenti di consumo alimentare tradizionale e critico.
c. Autonomia di giudizio. Gli studenti svilupperanno un senso critico nel giudicare il funzionamento e le motivazioni alla base del consumo critico.
e. Capacità di apprendere. Il metodo di studio fornito prevede momenti di lezione frontale, lavori di gruppo, analisi individuale, discussione dei temi affrontati in classe.
Prerequisiti
Nessuno
Contenuti dell'insegnamento
Il corso affronta l’argomento del consumo di cibo come forma di partecipazione ed impegno sociale e politico contemporaneo. Da alcuni decenni ormai la produzione ed il commercio dei beni alimentari hanno dato vita a forme di innovazione sociale che da un lato mettono in discussione le modalità tradizionali di produzione e consumo per abbracciare forme più rispettose dell’ambiente e della salute (‘consumo verde o responsabile’), dall’altra offrono opportunità di impegno sociale e politico a generazioni o categorie che non si riconoscono nelle forme organizzative della partecipazione quali partiti, sindacati o organizzazioni di società civile. Sono così sorti i gruppi di acquisto solidale, le campagne di boicottaggio di specifici prodotti o, al contrario, l’acquisto mirato di prodotti, i mercati alimentari di prossimità, il commercio equo e solidale, e le organizzazioni di raccolta e distribuzione del surplus alimentare. Tuttavia, contro queste forme di ‘consumo critico’ si sono levate voci che ne hanno sottolineato il carattere classista (concentrazione sulle classi medio-alte delle società) ed il rischio di deriva individualista che tende a far convergere le responsabilità del modello di consumo in auge sugli individui piu’ che sui sistemi e sulle politiche. Il corso offre l’opportunità di approfondire l’analisi del consumo critico alla luce delle teorie sociologiche sulla partecipazione e l’impegno civico e di esempi pratici dalla realtà italiana ed europea.
Programma esteso
Gli argomenti affrontati nel corso riguardano i seguenti aspetti:
Concetti di base della sociologia del consumo e della partecipazione politica e sociale;
La valenza sociale e political del consumo critico associato alla produzione ed al commercio di beni alimentari;
Lo studio di casi ed esperienze di consumo critico;
L’analisi critica del consumo critico;
L’innovazione sociale.
Bibliografia
a) Letture scelte preparate dal docente che utilizzano articoli e capitoli di libro in italiano e inglese.
b) Alan Warde, 2017, Consumption: A Sociological Analysis, London: Palgrave MacMillan
c) Simone Baglioni et al. 2017, Foodsaving in Europe: at the Crossroad of Social Innovation, Palgrave Macmillan
d) Francesca Forno e Paolo Graziano, Il Consumo Critico, Bologna: il Mulino.
Metodi didattici
Lezioni frontali;
Discussioni in classe;
Lavori di Gruppo
Modalità verifica apprendimento
Prova pratica di gruppo. Gli studenti dovranno affrontare un caso concreto di analisi di un movimento/organizzazione di consumo critico esponendolo in classe e discutendolo con gli altri studenti, accompagnato da un rapporto scritto di 3000 parole (valutato sino a 5 punti). Il superamento della prova pratica da’ l’accesso alla prova orale.
Prova orale sui temi affrontati a lezione.
Altre informazioni
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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