Obiettivi formativi
1) Conoscenza: il corso consente agli studenti di impiegare praticamente le nozioni di micro e macroeconomia apprese durante la laurea triennale; questo al fine di meglio comprendere i meccanismi della crescita economica – con un’enfasi particolare sul ruolo della manifattura - secondo le modalità usate sui media.
2) Autonomia di giudizio: gli studenti migliorano la loro capacità di leggere e interpretare il contenuto di articoli (editoriali, inchieste, interviste, etc.) a carattere economico, imparando così a valutare in autonomia gli effetti delle politiche pubbliche.
3) Abilità comunicative: il corso incoraggia le capacità comunicative degli studenti, anche predisponendo momenti di discussione informale e collettiva su tematiche europee (“EuroScenari”), momenti così articolati: (i) discussione di articoli di giornale presi dal web; oppure (ii) presentazione di un paper; le modalità operative sia di (i) che di (ii) verranno comunicate in aula all’inizio del corso.
Prerequisiti
Un corso base di micro e macroeconomia.
Contenuti dell'insegnamento
Il corso presenta – nella prima parte - le principali tendenze, gli strumenti e gli indicatori del ciclo economico e approfondisce l’analisi degli effetti della crisi finanziaria esplosa nel 2007-2008. Il corso poi approfondisce – nella seconda parte – l’analisi del “rinascimento manifatturiero” in atto in tutti i principali paesi dell’Occidente (negli USA e nell’UE, in primis), e degli effetti delle “nuove” politiche industriali sull’attività dei mercati e delle imprese.
Programma esteso
1) Una visione d’insieme.
2) La crisi finanziaria (2007-2008), la Grande Recessione (2008-2009) e la loro eredità.
3) L’Unione Europea (UE) prima e durante la crisi. E dopo?
4) L’economia del XXI^ secolo (I): un mondo globale (l’ascesa dei BRIC e degli altri, il ruolo strategico del commercio internazionale e dei flussi di IDE).
5) L’economia del XXI^ secolo (II): una nuova rivoluzione industriale (“Industry 4.0”, “Internet delle Cose (IoT)”, etc.).
6) Le nuove politiche industriali per il “rinascimento manifatturiero”:
- Perché la manifattura conta;
- La crescente interdipendenza con le attività di servizio;
- Economie di scala Vs. Economie esterne di agglomerazione;
- La questione cruciale: gli investimenti in conoscenza (R&S, capitale umano, IT);
- Case study/i: Italia, Germania e UE;
- Case study/ii: USA;
- Case study/iii: Paesi emergenti e in via di sviluppo;
- Case study/iv: "Modello emiliano", distretti industriali e clusters.
7) Conclusioni. Una questione antica che si rinnova: “Meccanismi di mercato Vs comportamenti strategici” [A. Jacquemin 1987]; la relazione tra Politica industriale e Politica della concorrenza.
Bibliografia
Il corso include per tutti gli studenti (frequentanti e non) lo studio dei seguenti testi:
- (a) F. DAVERI, Macroeconomia della crisi.
- (b) F. MOSCONI, Origine e sviluppo della nuova politica industriale. Una prospettiva europea (MUP), Monte Università Parma editore, 2013
- (c) Estratti da: F. MOSCONI, The New European Industrial Policy. Global competitiveness and the manufacturing renaissance, Routledge, 2015.
Solo per studenti frequentanti: lo studio delle slide .PPT o .PDF usate a lezione dal docente, e altre letture che saranno indicate all’inizio del corso.
Solo per studenti non frequentanti: (i) F. MOSCONI, The New Industrial Policy in Europe a Decade After (2002-2012), in M. Yülek (Ed.), “Economic Planning and Industrial Policy in the Globalizing Economy”, Springer International, 2014, pp. 207-238; (ii) altre letture che saranno indicate all'inizio del II^ semestre.
Metodi didattici
Il corso sarà svolto seguendo tre metodologie didattiche:
1) Lezioni tradizionali;
2) Intervento di ospiti esterni;
3) (opzionale) “EuroScenari” (si veda più sopra: Abilità comunicative)
Modalità verifica apprendimento
Esame finale (fino a 20 punti per conoscenza, fino a 10 punti per autonomia di giudizio; e fino a 3 punti per capacità comunicative: esame scritto.
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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