Obiettivi formativi
Il corso mira a fornire conoscenze approfondite sulle modalità di tutela giurisdizionale e non giurisdizionale dei diritti conferiti agli individui dal diritto dell'Unione europea. Più in generale, il corso intende offrire strumenti adeguati per comprendere e decifrare l'incidenza sempre maggiore del diritto dell'Unione europea all'interno degli ordinamenti giuridici degli Stati membri e sulla vita quotidiana degli individui.
Prerequisiti
Per sostenere l'esame è necessario aver previamente superato l'esame di Diritto dell'Unione europea (Prof. A. Barani).
Contenuti dell'insegnamento
Il corso mira a fornire conoscenze approfondite sui mezzi di tutela che gli individui possono attivare per veder riconosciuti i diritti a essi garantiti dal diritto UE, con particolare riguardo ad alcuni settori di azione dell’Unione europea.
Il primo blocco di lezioni avrà carattere di inquadramento generale e sarà dedicato innanzitutto alla ricognizione delle diverse fonti di diritto UE che possono attribuire diritti agli individui; particolare attenzione sarà prestata alla questione della titolarità di tali diritti, che in molti casi non sono conferiti ai soli cittadini UE. Si procederà poi alla “mappatura” dei mezzi di tutela, intesi in senso lato e con riguardo a quelli di natura sia giurisdizionale sia non giurisdizionale, come ad esempio il ricorso al Mediatore europeo. Verrà approfondita la questione della legittimazione degli individui e degli enti collettivi ad agire dinanzi alle corti UE. Da ultimo si analizzeranno i rapporti tra l’ordinamento giuridico UE, i sistemi degli Stati membri e il sistema della Convenzione europea sui diritti umani, sempre sotto il profilo specifico della tutela dei diritti.
Nel secondo blocco di lezioni le nozioni generali approfondite nella prima parte saranno “calate” in alcuni specifici settori del diritto materiale dell’Unione europea. Si comincerà con i diritti connessi alla cittadinanza dell’Unione europea, studiando, tra l’altro: la prassi relativa al nuovo istituto della iniziativa dei cittadini UE, introdotto dal Trattato di Lisbona; la giurisprudenza recente della Corte di giustizia sulla possibilità di invocare lo status di cittadino UE in situazioni all’apparenza puramente interne (sentenze Chen, Rottman, Zambrano, nonché la causa pendente Delvigne, sulla privazione del diritto di voto come sanzione penale accessoria); la nuova direttiva 2015/637/UE in materia di tutela consolare. Successivamente, ci si concentrerà sulla prassi recente relativa alle cd. misure di austerità adottate da alcuni Stati dell’Eurozona, esaminando l’impatto sui diritti degli individui tutelati dal diritto UE e interrogandoci sull’esistenza di mezzi di tutela e sulla loro effettività. Ulteriori settori di azione dell’Unione potranno essere individuati, anche sulla base degli interessi degli studenti frequentanti.
Programma esteso
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Bibliografia
Tenuto conto della metodologia del corso, gli studenti frequentanti potranno sostenere l'esame sulla base degli appunti delle lezioni, delle slides preparate dal docente e del materiale normativo e giurisprudenziale che sarà distribuito ed esaminato durante il corso.
Un programma alternativo basato su articoli di dottrina e capitoli di manuali potrà essere individuato, previo accordo con il docente, per coloro che intendessero sostenere l'esame da non frequentanti.
Metodi didattici
La didattica frontale sarà affiancata in misura significativa dalla discussione in classe di casi studio e materiale normativo e giurisprudenziale.
Modalità verifica apprendimento
Prova scritta, consistente in una combinazione di domande a scelta multipla e domande aperte.
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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