DISARMO, SICUREZZA E COESISTENZA
cod. 1009304

Anno accademico 2024/25
2° anno di corso - Primo semestre
Docente
Alessandro DUCE
Settore scientifico disciplinare
Storia delle relazioni internazionali (SPS/06)
Ambito
A scelta dello studente
Tipologia attività formativa
A scelta dello studente
36 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso persegue risultati d'apprendimento secondo le indicazioni dei Descrittori di Dublino: modelli e logiche
della storia internazionale contemporanea, capacita' d'interpretazione e di sintesi comparativa, esposizione di
problematiche, attività e confronti di gruppo, acquisizione e padronanza d'utilizzo di nozioni di base e di questioni complesse.
Nonostante gli sforzi compiuti rimane la pericolosita' di un "pianeta armato", l'inadeguatezza degli accordi raggiunti, il ricorso frequente a nuove forme di belligeranza e la delusione per l'incremento delle spese militari.
La convivenza fraterna e responsabile dei popoli, libera dalla minaccia nucleare, e' un obiettivo realistico o un'utopia?

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

La speranza dei popoli di vivere in pace non si e' mai spenta; cio' non ha evitato il ricorso a strumenti bellici benché non siano mancati tentativi per ridurne la violenza, prevenirne le cause e favorire le pacificazioni.
Il corso esamina questa evoluzione negli ultimi due secoli dal Congresso di Vienna a oggi; pone l'accento sugli
strumenti adottati per il disarmo, sulle esigenze di sicurezza degli Stati e delle comunità e sull'auspicata coesistenza pacifica. E' opportuno precisare che non esiste un obbligo consuetudinario al disarmo o al controllo
degli armamenti in quanto questi ultimi sono determinati dalla volontà delle potenze interessate. Sotto questo
profilo le misure di disarmo sono frammentarie e complesse (volontarie, reciproche, generali, regionali, tempo-
ranee, permanenti, ecc); hanno inoltre comportato proibizioni, controlli e verifiche (ispezioni, riesami e clausole
di recesso). Durante il corso saranno oggetto di studio i criteri adottati per promuovere un "ordine pacifico internazionale": il Concerto europeo, le alleanze equilibratrici, i Congressi, il sistema per la pace de L'Aja, le misure promosse dalla Societa' delle Nazioni, il Patto Briand-Kellogg e il sistema istituito dall'ONU (Commissioni sul disarmo, conferenze internazionali, sessioni speciali, dichiarazioni programmatiche). Questi accordi politici hanno in genere portato all'adozione di misure di contenimento e di riduzione degli armamenti. Si parla, a questo proposito, di armi convenzionali e non convenzionali. Nel primo gruppo figurano quelle abitualmente in dotazione agli eserciti per le quali sono stati, nel tempo, adottati diversi provvedimenti restrittivi: Dichiarazione di Pietroburgo (1868), Conferenza di Ginevra (1925), Convenzione sulla proibizione delle mine antiuomo (1997), Convenzione contro le munizioni a grappolo (2008), Trattato ONU sul commercio delle armi (2013).
Appartengono al secondo gruppo le armi di "distruzione di massa", cioè capaci di provocare un elevato numero
di vittime e la devastazione di estesi territori (atomiche, nucleari, batteriologiche, biologiche e radiologiche).
Sono numerosi gli accordi raggiunti a questo riguardo: Proibizione degli esperimenti atomici nell'atmosfera,
nello spazio e sui corpi celesti (1963) e non utilizzo dei fondali marini (1970), TNP (1968), INF (1987), Accordi SALT I e II (1972 e 1979), START I e II (1991 e 1992), SORT (2002), Convenzioni contro le armi chimiche e batteriologiche,
Convenzione per la distruzione di tutte le armi nucleari (2017). Da evidenziare inoltre il divieto di militarizzazione di determinate aree: Antartide (1959), spazio extratmosferico, Luna e di altri corpi celesti
(1967). Meritano di essere ricordate anche le intese per denuclearizzare alcuni territori (Accordi per l'America
Latina, per settori del Sud-Est asiatico e del continente africano). Sara' oggetto di studio anche l'evoluzione dei
conflitti convenzionali verso quelli asimmetrici, ibridi e cibernetici.

Programma esteso

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Bibliografia

Testi consigliati:
programma del corso sviluppato durante le lezioni online registrate e disponibili.
Oppure: M. De Leonardis, Ultima Ratio Regum. Forza militare e relazioni internazionali. Bologna 2013.

Metodi didattici

Metodi didattici: lezioni frontali, seminari interdisciplinari. Esercitazioni scritte volontarie.

Modalità verifica apprendimento

Esami: valutazione orale in trentesimi.
Commissione esami di profitto: prof. A. Duce, prof. Umberto Castagnino Berlinghieri, prof. Giulia Bassi, prof. Bruno Pierri.

Altre informazioni

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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

Referenti e contatti

Numero verde

800 904 084

Servizio per la qualità della didattica

Manager della didattica:
Dott. Pietro Simoni
T. +39 0521 903905
E. servizio giurisp.didattica@unipr.it
E. del manager pietro.simoni@unipr.it

Presidente del corso di studio

Prof. Emanuele Castelli
E. emanuele.castelli@unipr.it

Delegato orientamento in ingresso

Prof. Fabio Corigliano
E. fabio.corigliano@unipr.it

Delegato orientamento in uscita

Prof. Francesco Mazzacuva
E. francesco.mazzacuva@unipr.it

Docenti tutor

Prof. Giacomo Degli Antoni
E. giacomo.degliantoni@unipr.it

Delegati Erasmus

Prof.ssa Veronica Valenti
E. veronica.valenti@unipr.it
 

Responsabile assicurazione qualità

Prof.ssa Laura Pineschi
E. raq.scienzepolitiche@unipr.it

Tirocini formativi

E. alessandra.ambanelli@unipr.it

 

Studenti tutor

link: studenti tutor