DIRITTO INTERCULTURALE E INCLUSIONE SOCIALE
cod. 1010716

Anno accademico 2023/24
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Melisa Liana VAZQUEZ CINTRON
Settore scientifico disciplinare
Diritto canonico e diritto ecclesiastico (IUS/11)
Ambito
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso si propone l’obiettivo di fornire allo studente la capacità di
affrontare la differenza culturale/religiosa e di gestire i connessi profili di
rilevanza giuridica. Con riferimento alle relazioni tra esperienza giuridica e intercultura lo studente dovrà acquisire conoscenza e capacità di comprensione, anche con riferimento ai profili applicativi; autonomia di giudizio; abilità comunicativa e capacità di apprendere dall'esperienza pratica.
Al termine del corso, lo studente dovrà dimostrare l’adeguata conoscenza
e la capacità:
a) nel saper riconoscere e trattare la differenza culturale e religiosa da un
punto di vista epistemologico e concettuale
b) nell’articolare le conoscenze di base relative alla metodologia
interculturale e alla traduzione dell’educazione giuridica folk dei soggetti
di diritto all’interno degli schemi legali
c) nell’applicare le abilità acquisite ai casi concreti, differenziati in
ragione delle culture e delle religioni d’appartenenza dei soggetti di
diritto, in modo creativo e con sufficiente padronanza delle tecniche
espositive.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Il corso prevede un’esposizione dei principi di base che regolano il
trattamento della differenza culturale e religiosa nell'ordinamento
italiano. Esso illustra le linee guida utili a elaborare politiche e strategie
d’integrazione giuridica tra persone aventi tradizioni religiose e culturali
differenti.

Programma esteso

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Bibliografia

M. RICCA, Culture interdette. Modernità, migrazioni, diritto interculturale,
Bollati Boringhieri, Torino 2013,, pp. 1-310
oppure, in alternativa
M. RICCA, Oltre Babele. Codici per una democrazia interculturale, Dedalo,
Bari, 2008, pp. 1-351.

Metodi didattici

Il corso si compone di lezioni frontali accompagnate da sessioni di
confronto dialettico su casi pratici. In ogni caso, gli studenti potranno anche seguire il corso in modo asincrono tramite il link pubblicati sul portale Elly.

Modalità verifica apprendimento

1. Le conoscenze e la capacità di comprensione degli studenti saranno
verificate con almeno due domande orali concernenti la metodologia propria
del diritto interculturale e i suoi fondamenti epistemologici.
2. L’attitudine a proiettare le proprie conoscenze nella prassi e a valutare
autonomamente le situazioni sarà saggiata invitando lo studente a
cimentarsi nella qualificazione di situazioni giuridicamente rilevanti
valendosi delle metodologie di traduzione interculturale.
La capacità di comunicare si manifesterà e sarà giudicata nel corso delle
attività descritte al punto precedente.
3. La capacità di apprendimento sarà valutata in ragione dell’attitudine
mostrata dallo studente nell’utilizzare in modo dinamico e creativo le
nozioni apprese durante il corso e attraverso lo studio dei testi.
4. L'esame di profitto si svolgerà in presenza eccetto i casi regolati dalla normativa d'Ateneo per l'esame a distanza
5. Sarà possibile sostenere prove e verifiche intermedie. I criteri per la valutazione saranno i medesimi applicati per le prove finali.

Altre informazioni

Ove possibile, saranno invitati a partecipare al corso professionisti e
studiosi di problematiche interculturali e interreligiose.

Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

Obiettivo 5
Obiettivo 10