LOGICA E SEMANTICA ANTICA E MEDIEVALE
cod. 1011388

Anno accademico 2024/25
2° anno di corso - Primo semestre
Docente
Irene BININI
Settore scientifico disciplinare
Storia della filosofia medievale (M-FIL/08)
Ambito
Istituzioni di filosofia
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso mira a consolidare e approfondire:
1: le seguenti conoscenze e capacità di comprensione (1° descrittore di Dublino):
(a) conoscenza approfondita di autori e tematiche rilevanti nella storia del pensiero logico e filosofico di età antica e medievale;
(b) capacità di lettura, analisi e interpretazione critica di alcuni testi classici della storia della logica, sia nella lingua originale (Latino) che nella traduzione in lingue moderne;
(c) conoscenza della terminologia tecnica logica e filosofica necessaria per l’interpretazione dei testi;
(d) conoscenza delle principali posizioni interpretative nel dibattito contemporaneo, e conoscenza di alcuni dibattiti contemporanei negli ambiti della filosofia della logica che possono essere rilevanti per l’interpretazione degli autori antichi e medievali.
2: le seguenti capacità di applicazione delle conoscenze acquisite (2° descrittore di Dublino):
(a) capacità di riconoscere la struttura e saper riformulare diversi tipi di argomenti di carattere logico e filosofico, capacità di criticare tali argomenti e argomentare la propria critica in un dibattito;
(b) capacità di elaborare le proprie conoscenze mediante relazioni e prove orali e scritte, mediante argomentazione filosofica e basandosi sul riferimento, storicamente documentato, ai testi antichi e medievali, nella loro versione originale (letteratura primaria) e nelle loro diverse interpretazioni moderne (letteratura secondaria);
(c) capacità di riconoscere le connessioni teoriche e concettuali fra la storia della logica antica e medievale e alcuni dibattiti della filosofia della logica contemporanea.
3-4-5: le seguenti conoscenze e capacità di giudizio, comunicazione e apprendimento continuo
3°, 4° e 5° descrittore di Dublino):
(a) capacità di analizzare e criticare un testo di filosofia della logica, sia da un punto di vista storico che filosofico;
(b) capacità di porsi in atteggiamento critico rispetto al testo e riportare la propria analisi in forma orale e scritta, mediante dibattiti e mediante la stesura di brevi relazioni scritte;
(c) capacità di interagire su un piano filosofico con i docenti e con i propri colleghi, in lingua italiana e inglese, mediante la lettura guidata dei testi, attraverso domande e dibattiti durante le ore di lezione; attraverso eventuali lavori di gruppo finalizzati alla stesura di relazioni scritte.

Prerequisiti

Il corso è aperto a tutti gli studenti, nessun prerequisito è richiesto. Tuttavia, essendo un corso avanzato, potrebbe essere utile aver acquisito già alcune competenze e conoscenze in ambito medievistico. Per quanto il corso metta a disposizione testi in traduzione italiana, è raccomandata la conoscenza del latino e una buona conoscenza della storia della filosofia in generale e di quella antica e medievale in particolare. E' inoltre raccomandata la conoscenza dell'inglese per la lettura di testi di letteratura secondaria e di eventuali traduzioni di testi latini in lingua inglese.

Contenuti dell'insegnamento

Titolo: “Teorie della possibilità e necessità nella logica antica e medievale”

I concetti di possibilità e necessità sono centrali nel dibattito logico e filosofico contemporaneo, così come nella storia della filosofia. Sono intimamente connessi ad altri concetti filosofici, come quelli di contingenza, libero arbitrio e fatalità.
Il corso si propone di presentare alcune teorie logiche e filosofiche sui concetti modali di possibilità e necessità elaborate nel periodo antico e medievale, seguendo un percorso che muove dalle riflessioni presentate nei testi di Aristotele e nella tradizione megarico-stoica, e si sviluppa quindi nel periodo alto-medievale nei testi di Anselmo D’Aosta e Pietro Abelardo, per concludersi infine con le teorie avanzate nei secoli XIII-XIV da Guglielmo di Ockham, Buridano e alcuni loro contemporanei.
Inoltre, alcune lezioni saranno dedicate all’analisi dei concetti di possibilità e necessità in alcuni dibattiti esterni alla tradizione occidentale, nella storia della filosofia araba, indiana e cinese.
Lo studio delle teorie della possibilità e necessità antiche e medievali saranno accompagnate da una riflessione parallela sulle teorie contemporanee di logica modale e metafisica della modalità.

Programma esteso

Titolo: “Teorie della possibilità e necessità nella logica antica e
medievale”
I concetti “modali” di possibilità e necessità sono tra quelli più
difficilmente definibili, e anche fra i più dibattuti non solo nella filosofia
della logica contemporanea, ma anche nella storia della logica antica e
medievale. Durante il corso ci soffermeremo in particolare su tre
momenti della storia della logica antica e medievale in cui questi due
concetti modali hanno acquisito un ruolo centrale.
Il primo tema che affronteremo è il rapporto tra modalità e tempo, e il
cosiddetto modello “statistico” della necessità e possibilità che alcuni
autori contemporanei hanno utilizzato per l’interpretazione dei testi di
Aristotele e di alcuni logici della scuola megarico-stoica, e che emerge anche nelle opere logiche di alcuni autori medievali.
In un secondo momento, tratteremo il rapporto fra la nozione di
possibilità e i concetti di potenzialità, poteri o disposizioni delle cose.
Come molti autori contemporanei (e.g. Mumford, Vetter e la corrente del
disposizionalismo), anche diversi autori medievali seguono Aristotele e
Boezio nel considerare i poteri e le potenzialità delle sostanze come il
fondamento ontologico della possibilità. Già nel XI e XII secolo, però,
autori come Anselmo, Abelardo e altri mettono in discussione questo
modello interpretativo delle modalità, e ne propongono uno alternativo.
Nella terza parte del corso, studieremo come il concetto di possibilità
assoluta o “logica” si sviluppa nel corso del XIII e XIV secolo, in
particolare nelle opere di Scoto, Ockham e Buridano. In questa terza e
ultima parte di corso, saranno trattati anche alcuni sviluppi della logica
modale medievale e in particolare l'organizzazione, nel XIII e XIV secolo,
dei "quadrati" modali (diagrammi rappresentanti le leggi di inferenza
reciproca tra proposizioni modali), della sillogistica modale e delle
relazioni fra operatori modali e epistemici.
Alcune lezioni saranno dedicate all’analisi dei concetti di possibilità e necessità in alcuni dibattiti esterni alla tradizione occidentale, nella storia della filosofia araba, indiana e cinese.
Lo studio delle teorie della possibilità e necessità antiche e medievali saranno accompagnate da una riflessione parallela sulle teorie contemporanee di logica modale e metafisica della modalità.

Bibliografia

Durante il corso saranno discussi estratti dalle seguenti fonti antiche e
medievali. Sarà cura della docente fornire alle studentesse e studenti una
copia digitale (nella versione originale e nella traduzione in lingua
moderna) delle parti di testo discussi durante le lezioni):
Aristotele, Analitici Primi, in Aristotele, Organon, a cura di Maurizio
Migliori, Bompiani 2016.
Boezio, De Syllogismis Hypotheticis, testo, traduzione, introduzione e
commento di Luca Obertello, Paideia 1969.
Anselmo d’Aosta, De Potentia et Impotentia, in Opera omnia, 6 vols., ed.
F. S. Schmitt, Edinburgh: Nelson, 1946–1961.
Pietro Abelardo, Dialectica, a cura di L.M. De Rijk, van Gorcum 1970 (la
traduzione di alcuni passi sarà a cura della docente)

Oltre che sull’analisi delle fonti, la prova d’esame verterà sullo studio dei seguenti testi di letteratura secondaria.

Letture obbligatorie:
Knuuttila, S., 1993, Modalities in Medieval Philosophy, London, New York: Routledge; second edition, 2020.
Mugnai, M, Possibile Necessario, Il Mulino, 2013.

Tutte le ulteriori letture saranno comunicate durante il corso e rese disponibili dalla docente su ELLY

Ogni materiale didattico utilizzato o distribuito durante le lezioni sarà caricato sulla piattaforma ELLY, alla voce del corso. Le studentesse e studenti non frequentanti sono invitati a mettersi in contatto con la docente per definire il programma d’esame.

Metodi didattici

Durante il corso, leggeremo insieme i testi antichi e medievali oggetto del corso, cercando di ricavare dalla lettura le diverse teorie modali avanzate dai loro autori e di mettere tali teorie in relazione sia con il contesto storico in cui sono state elaborate, sia con alcune teorie contemporanee di logica modale e teoria della modalità. Sia nella lettura che nell’interpretazione e discussione sui testi è richiesta la partecipazione attiva di tutta la classe e l’interazione continua tra docente e studenti.

Le lezioni si svolgeranno in presenza, ma saranno videoregistrate e i link per accedere alle videoregistrazioni saranno resi disponibili sulla piattaforma ELLY, nella pagina del corso.

Modalità verifica apprendimento

L’esame consiste nella stesura di un breve elaborato scritto (10-12 cartelle circa, redatto in inglese o in italiano) in cui lo studente deve mostrare la propria capacità di formulare e discutere in modo argomentato un problema logico/filosofico specifico (legato al tema del corso), di ricostruire la posizione teorica di un determinato autore e
inserirlo nel contesto storico di provenienza. La parte orale dell’esame consiste in una discussione sulla base della tesina.

Criteri per la valutazione:

30 e lode: eccellente, conoscenze solide, eccellenti capacità espressive, completa comprensione di concetti e argomenti
30: molto buono, conoscenze complete e adeguate, capacità di espressione corretta e bene articolata
27-29: buono, conoscenza soddisfacente, capacità di espressione essenzialmente corretta
24-26: conoscenza abbastanza buona, ma non completa e non sempre corretta
21-23: conoscenza accettabile ma superficiale. Espressione spesso non appropriata
18-21: sufficiente
Meno di 18: insufficiente. La preparazione presenta gravi lacune dal punto di vista dei contenuti, mancanza di chiarezza nell'esposizione, incapacità di comprendere concetti e argomenti

Altre informazioni

Sono previsti due o tre appelli per sessione di esame, come da calendario ufficiale.

L'esame consisterà nella presentazione della relazione scritta da parte dello studente e nella sua discussione. Le modalità di redazione della relazione scritta dovranno essere concordate con il docente.