Competenze del laureato magistrale in Filosofia

Il laureato magistrale in Filosofia:

  • trasmette il sapere in contesti lavorativi deputati alla formazione, in particolare nelle scuole secondarie;
  • esercita una elevata responsabilità nei vari settori dell'industria culturale;
  • organizza, promuove e divulga politiche culturali all'interno della pubblica amministrazione e nel settore privato;
  • elabora e rivede testi nel contesto dell'editoria;
  • dirige e gestisce le risorse umane presso enti pubblici o aziende private;
  • promuove gli scambi sociali e interpersonali;
  • organizza i lavori di gruppo in ambito interdisciplinare.

Il laureato magistrale in Filosofia dispone delle seguenti competenze associate alle funzioni sopra indicate:

  • capacità analitiche e logico-argomentative relative alle diverse forme di sapere e di linguaggio;
  • capacità di analisi storico-critica dei concetti fondamentali della riflessione etica, giuridico-politica ed estetica, con particolare riferimento agli aspetti individuali e collettivi della prassi umana;
  • capacità ermeneutiche e di valutazione critica relative all'interpretazione dei testi e alla conoscenza della metodologia storiografica;
  • capacità di analisi e discussione delle teorie e dei modelli di razionalità (teoretica, pratica, estetica, linguistica e comunicativa);
  • capacità teoriche e metodologiche circa le relazioni tra filosofia, scienze umane e sociali, scienze naturali, fisiche e matematiche.

Campi di impiego delle competenze

Il laureato magistrale in Filosofia potra utilizzare le competenze acquisite nei seguenti campi:

  • insegnamento. L'accesso all'insegnamento nella scuola secondaria per la classe A-19 (Filosofia e storia) e A-18 (Filosofia e scienze umane) avviene previa acquisizione di un numero sufficiente di crediti nei settori scientifico-disciplinari indicati dalla normativa vigente, previo conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento (vedi allegato sui requisit);
  • editoria (case editrici, redazioni di riviste, uffici stampa);
  • imprese culturali (istituzioni culturali pubbliche e private: archivi e biblioteche, uffici pubblicitari e di divulgazione dell'informazione);
  • risorse umane (agenzie interinali, uffici di formazione, organizzazione e gestione del personale, organizzazione di eventi culturali, promozione di scambi sociali e interpersonali, mediazione culturale).