Obiettivi formativi
Conoscenza diretta di una o più opere della tradizione filosofica. Comprensione e contestualizzazione di ciascuna di esse nelle sue dimensioni teoriche e storiche. Sviluppo della capacità di analizzare e comprendere criticamente i testi filosofici, e in particolare di identificare e valutare le argomentazioni, attraverso la lettura guidata e la discussione dell'opera o delle opere, o attraverso il loro studio individuale.
In particolare, al termine del corso ci si attende che lo studente sia in grado di: 1) leggere alcuni testi fondamentali di riferimento e saperne analizzare i momenti più importanti (1° Descrittore di Dublino); 2) applicare a situazioni ed esempi concreti le metodologie e le tecniche argomentative elaborate dagli autori considerati; ricostruire la genesi dei concetti in discussione (2° Descrittore di Dublino); 3) analizzare criticamente passi tratti dai testi studiati (3° Descrittore di Dublino); 4) comunicare le coordinate del dibattito filosofico esaminato nel corso (4° Descrittore di Dublino); 5) leggere un testo filosofico mettendone in luce i passaggi logici rilevanti (5° Descrittore di Dublino).
Prerequisiti
Sarà cura del docente offrire, nel corso delle prime lezioni, il quadro concettuale di riferimento per i temi e le problematiche affrontati.
A chi volesse comunque acquisirne una conoscenza preliminare si suggerisce la lettura dei saggi raccolti in:
B@belonline vol. 4 Europa e Messia. Paure e speranze del XX secolo in eredità: volume disponibile in rete all'indirizzo:
https://romatrepress.uniroma3.it/libro/bbelonline-vol-4-europa-e-messia-paure-e-speranze-del-xx-secolo-in-eredita/
Contenuti dell'insegnamento
LE RADICI MESSIANICHE DEL CONCETTO DI STORIA UNIVERSALE
In un contesto storico-politico come quello attuale, in cui con riferimento ai drammatici eventi che stanno caratterizzando la situazione di Israele e della Palestina si sente parlare sempre più spesso di una “deriva messianica” che caratterizzerebbe l’attuale scenario politico-ideologico israeliano (si veda, per fare un solo, autorevole esempio l’intervista rilasciata da Ilan Pappé lo scorso novembre a “il manifesto”) il corso si propone di fare memoria di un altro e diverso messianismo che all’inizio del secolo scorso aveva fortemente contribuito ad alimentare sogni e speranze di emancipazione dell’umanità.
Programma esteso
Al centro della nostra attenzione sarà in primo luogo la figura di Hermann Cohen che all’inizio del Novecento ha tratteggiato i lineamenti di un ‘messianismo senza messia’, definendo così i caratteri di un socialismo etico e messianico. A lui risale anche la tesi, che dà il titolo al corso, secondo la quale il concetto stesso di storia universale sarebbe una creazione del messianismo profetico.
Di tale tesi si approprierà, qualche decennio più tardi e in una prospettiva assai diversa, anche Karl Löwith in un’opera volta a smascherare, nelle intenzioni dell’autore, i “presupposti teologici” di qualunque filosofia della storia.
Se in Cohen però il rigoroso universalismo che caratterizza la prospettiva messianica si sposa con un intransigente anti-sionismo, le cose si fanno molto più complicate nel caso di Gershom Scholem, per il quale quella del rapporto tra sionismo e messianismo è questione assai tormentata.
Bibliografia
HERMANN COHEN, Religione della ragione dalle fonti dell’ebraismo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994, soprattutto capp. 13 e 14
KARL LÖWITH, Introduzione, in: IDEM, Significato e fine della storia (qualunque edizione)
GERHARD [GERSHOM] SCHOLEM, Confessione circa la nostra lingua, in: FRANZ ROSENZWEIG, La Bibbia ebraica. Parola, testo, interpretazione, Quodlibet, Macerata 2013, pp. 195-197
GERSHOM SCHOLEM, Per la comprensione dell’idea messianica nell’ebraismo, in: Idem, Concetti fondamentali dell’ebraismo, Marietti, Genova 1986
SCHOLEM/SHALOM. Due conversazioni con Gershom Scholem su Israele, gli ebrei e la qabbalah, Quodlibet, Macerata 2001
TAMARA TAGLIACOZZO, Catastrofe, distruzione, redenzione. Sionismo e messianismo apocalittico in Gershom Scholem, in: Le vie della distruzione. A partire da ‘Il carattere distruttivo’ di Walter Benjamin, a cura del Seminario di studi benjaminiani, Quodlibet, Macerata 2010, pp. 143-170
GIANFRANCO BONOLA, Le delusioni del messianico in Gershom Scholem. Fedeltà mediante il rinnegamento, in: B@belonline vol. 4 Europa e Messia, pp. 153-167
PIERFRANCESCO FIORATO, Una 'debole' forza messianica. Sul messianismo antiescatologico di Hermann Cohen, in: Annuario Filosofico 12 (1996), pp. 299-327
Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite all’inizio del corso.
I testi di difficile reperibilità verranno messi a disposizione dal docente sulla piattaforma Elly.
Metodi didattici
lezioni frontali e lettura commentata di testi.
Modalità verifica apprendimento
Esame finale orale -- Vista la centralità rivestita dai testi, gli studenti potranno utilizzarli liberamente durante l'esame, che ha lo scopo di verificare la loro capacità di orientarsi al loro interno.
Criteri per la valutazione:
30 e lode: eccellente, conoscenze solide, eccellenti capacità espressive, completa comprensione di concetti e argomenti
30: molto buono, conoscenze complete e adeguate, capacità di espressione corretta e bene articolata
27-29: buono, conoscenza soddisfacente, capacità di espressione essenzialmente corretta
24-26: conoscenza abbastanza buona, ma non completa e non sempre corretta
21-23: conoscenza accettabile ma superficiale. Espressione spesso non appropriata
18-21: sufficiente
Meno di 18: insufficiente. La preparazione presenta gravi lacune dal punto di vista dei contenuti, mancanza di chiarezza nell'esposizione, incapacità di comprendere concetti e argomenti
Altre informazioni
SI INFORMANO LE STUDENTESSE E GLI STUDENTI INTERESSATI CHE È PREVISTA LA VIDEOREGISTRAZIONE DELLE LEZIONI
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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