L'EDUCAZIONE NELLA FILOSOFIA ANTICA
cod. 1008052

Anno accademico 2022/23
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente
- Franco DE CAPITANI
Settore scientifico disciplinare
Storia della filosofia antica (M-FIL/07)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Scopo dell’insegnamento è fornire un quadro più completo possibile del pensiero educativo e filosofico presente nell’intero arco della filosofia antica, che, notoriamente, va dal VI secolo avanti Cristo al V-VI secolo dopo Cristo, sia in ambito pagano che cristiano. Saranno prese in considerazione le elaborazioni educative presenti e consolidatesi nella paidéia antica e volte alla formazione dell’uomo e del cittadino antico. Perciò parleremo dell’educazione medica, di quella scientifica in generale, dell’educazione: logica, psicologica, metafisica, fisica e morale che i vari autori e le varie scuole filosofiche hanno elaborato nel corso dei periodi cosiddetti: presocratico, socratico, classico di Platone e Aristotele, sino al periodo ellenistico, epicureo, stoico, scettico, medioplatonico e neoplatonico, sia pagano che cristiano, per giungere a Proclo e Simplicio.

Prerequisiti

Nessun prerequisito è richiesto

Contenuti dell'insegnamento

ARGOMENTO:
L'EDUCAZIONE "LOGICA" NELLA FILOSOFIA ANTICA Una delle più importanti scoperte del pensiero aristotelico fu la logica come teoria della conoscenza valida o meno. Infatti Aristotele dedicò alla scienza logica, intesa come tecnica conoscitiva, ben 5 opere ( le 'Categorie', il 'De interpretatione', gli 'Analitici primi e secondi', i 'Topici' e gli 'Elenchi sofistici' ) oltre al famoso libro IV della 'Metafisica', interamente dedicato al principio di non contraddizione. Ma gli inizi del pensiero logico si hanno in Parmenide di Elea con il suo essere che è e che non può contemporaneamente non essere e nel suo discepolo Zenone di Elea, con i suoi paradossi contro il movimento. I risultati delle loro speculazioni proseguirono nel periodo Sofista e in Socrate, che scoperse, in particolare, il concetto, il tì ésti, appunto. Anche in una delle tre scuole socratiche minori ( la Cinica, la Cirenaica e la Megarica) , si ebbe una ripresa ed un ampliamento degli argomenti logici socratici. Si tratta della Scuola Megarica, fondata e diretta da Euclide di Mègara, la quale giunse a identificare l’Essere parmenideo con il Bene; ma essa decadette in tecnicismi esagerati, che vennero poi chiamati: eristica. Una certa importanza assume anche la logica platonica, in particolare con la definizione del non essere inteso come altro e con la individuazione della corretta tecnica definitoria ( vedi l’esempio del “pescatore con la lenza”). Allievo di Platone fu, appunto, Aristotele, il vero fondatore della logica antica, come dicevamo. Egli individuò le dieci categorie o generi sommi sotto cui possiamo conoscere la realtà. Definì il concetto di: giudizio o proposizione. Stabilì i diciannove modi di intendere i sillogismi scientificamente corretti, suddivisi in quattro figure ( sub - prae; sub - sub; prae - prae; prae - sub ) E si applicò a chiarire le conoscenze di origine induttiva e le definizioni; come anche parlò dei sillogismi verosimili, oltre che dei sillogismi illusori o ingannevoli e quindi non utili per una adeguata conoscenza, quale che sia. Ma un altro periodo importante per il pensiero logico antico si apre con lo Stoicismo ( Antico, Medio e Nuovo ), In quanto per gli Stoici, che riprendono argomentazioni Megariche, a base del corretto ragionamento, si deve porre l’intera proposizione, fatta di un soggetto e di un predicato, entrambi veri o entrambi falsi e non più il solo concetto di origine socratica. Nel periodo neoplatonico, poi, in particolare in Plotino, il pensiero logico si interseca indissolubilmente con il pensiero metafisico ( Uno, Intelletto e Anima del mondo ). E così fu ereditato dal cristianesimo, in particolare da sant’Agostino, che lo utilizzò, unitamente alla logica stoica, specialmente per controbattere il dualismo e il materialismo del pensiero filosofico e teologico manicheo.

Programma esteso

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Bibliografia

TESTI OBBLIGATORI:
- Un manuale di storia della filosofia antica per le scuole superiori, avendo cura di seguire gli sviluppi della logica. In mancanza si propone: REALE – ANTISERI, Storia delle idee filosofiche, vol. I, La Scuola, Brescia; oppure: VINCENZA CELLUPRICA, La logica Antica, Loescher, Torino 1982 ss.;
- lezioni ed esercitazioni o in aula o via internet.

TESTI FACOLTATIVI:

A titolo informativo elenco alcune delle principali storie della filosofia
Antica, di livello universitario, disponibili in lingua italiana:

L. ROBIN, Storia del pensiero greco, Mondadori, Milano 1978 ss.;
G. REALE, Storia della filosofia Antica ( ve ne sono varie edizioni: da
quella, in cinque volumi, edita da Vita e Pensiero, Milano 1990 ss., a
quella, in unico volume, intitolata Storia della filosofia greca e romana,
edita da Bompiani, Milano 2004 ss. );
N. ABBAGNANO – G. FORNERO, Storia della filosofia Antica., Utet,
Torino 2017 ss.;
AA. VV., Storia della filosofia Antica, in 4 voll., a cura, rispettivamente, di M. BONAZZI, F. TRABATTONI, E. SPINELLI, R. CHIARADONNA, Carocci, Roma 2016-2018 ss.;
A. KENNY, Nuova Storia della filosofia occidentale, vol. 1, Filosofia Antica, Einaudi, Torino 2012 ss.;
E. LAMANNA, Storia della filosofia Antica, Le Monnier, Firenze 1989 ss.;
L. GEYMONAT, Storia del pensiero filosofico e scientifico, vol. I, Garzanti, Milano 1970 ss.;
F. ADORNO, La filosofia antica, Feltrinelli, Milano 1977 ss.;
G. DE RUGGIERO, Storia della filosofia antica, Universale Laterza, 2 voll., Laterza, Bari 1980 ss.
Potrebbero essere utili anche alcune antologie di passi commentati sulla filosofia antica. Ne cito solo due:
M. BONAZZI, L. CARDULLO, G. CASERTANO, E. SPINELLI, F. TRABATTONI ( a cura di ), Filosofia Antica, Cortina, Milano 2005 ss.;
D. PESCE, Testi di filosofia Antica., vol. I della sua Storia della filosofia,
Principato, Firenze 1995 ss.

Metodi didattici

Lezioni frontali e, se possibile, seminariali, con discussioni di testi e temi specifici del corso via internet; e presentazione, sempre via internet, di capitoli o parte dei libri in bibliografia.

Modalità verifica apprendimento

Prova orale. Criteri di valutazione: le soglie del 18, del 24, del 27, del 30, del 30 e lode saranno raggiunte, rispettivamente, in seguito ad una: sufficiente, discreta, buona, ed ottima comprensione delle tematiche trattate; e ad una simile sufficiente, discreta, buona, ottima chiarezza espositiva e competenza nell’uso del lessico specialistico. La soglia della lode dovrà aggiungere elementi di originalità o di particolare approfondimento delle tematiche trattate.

Altre informazioni

Programma e modalità di verifica degli apprendimenti sono uguali per studenti frequentanti e non frequentanti.