Obiettivi formativi
Scopo del seminario è sviluppare la capacità di leggere criticamente testi e testimonianze del passato e di contestualizzarli adeguatamente, nonché di organizzare la ricerca individuale in un'esposizione in grado di coniugare esigenze diverse: rigore nell’individuazione e nell'utilizzo delle fonti, chiarezza del discorso, adeguata gerarchia di rilevanze, sensibilità alla prospettiva storiografica sul tema.
Durante il corso lo studente dovrà in particolare apprendere a:
a) conoscere la recente storiografia sulla storia della lettura e della censura nell’età moderna
b) comprendere e analizzare saggi e fonti che presentano stratificazioni di significati e complessità sia in termini di caratteristiche formali sia di contenuti culturali e ideologici
c) Reperire autonomamente ulteriori informazioni sui temi trattati utilizzando bibliografia cartacea e digitale nonché risorse iconografiche
d) formulare giudizi informati e motivati, fondati su una decodifica accurata dei testi e relativi a fenomeni storici e culturali complessi
e) comunicare e discutere contenuti, analisi e giudizi utilizzando un registro linguistico appropriato e adeguato al lessico proprio delle discipline storiche
f) utilizzare al meglio il tempo assegnato alla presentazione
Prerequisiti
Solida conoscenza della storia moderna, capacità di analisi critica delle fonti, distinzione tra storia e storia della storiografia, capacità di usare le note a pié di pagina in un testo scritto. Gli studenti in difetto di tale preparazione preliminare possono rivolgersi al docente per indicazioni bibliografiche propedeutiche.
Contenuti dell'insegnamento
Il corso si pone all’incrocio tra storia del libro, della lettura e della censura, approfondendo il tema della censura statale ed ecclesiastica nell’età moderna, dal Cinque al Settecento. La prospettiva sarà comparativa a livello europeo con particolare considerazione per i diversi ambiti confessionali e il metodo utilizzerà anche l'analisi di case-studies. Particolare attenzione sarà dedicata alla censura della Chiesa romana in Italia e ai suoi effetti a tutti i livelli culturali. Si approfondiranno in ultima battuta le relazioni tra censura e storia della lettura in un arco cronologico che arriva all’età contemporanea.
Bibliografia
FREQUENTANTI
a) Storia della lettura nel mondo occidentale, a cura di G. Cavallo e R. Chartier, Roma-Bari, Laterza (i saggi di:Hamesse, Saenger, Bonfil, Grafton, Gilmont, Julia, Chartier, Wittmann, Lyons, Petrucci)
b) Un libro a scelta tra: Edoardo Tortarolo, L'invenzione della libertà di stampa : censura e scrittori nel Settecento, Roma, Carocci, 2011, OPPURE Gigliola Fragnito, La bibbia al rogo. La censura ecclesiastica e i volgarizzamenti della Scrittura (1471-1605), Bologna, il Mulino OPPURE Marina Roggero, Le vie dei libri. Letture, lingua e pubblico nell'Italia moderna, Bologna, il Mulino (in uscita aprile 2021), OPPURE Ingeborg Jostock, La censure négociée. Le contrôle du livre à Genève, 1560-1625, Genève, Librairie Droz, 2007 OPPURE R. Chartier, La mano dell'autore, la mente dello stampatore : cultura e scrittura nell'Europa moderna Roma, Carocci, 2015.
c) Materiale didattico illustrato a lezione (disponibile sulla piattaforma Elly).
NON FREQUENTANTI
a) Storia della lettura nel mondo occidentale, a cura di G. Cavallo e R. Chartier, Roma-Bari, Laterza (i saggi di:Hamesse, Saenger, Bonfil, Grafton, Gilmont, Julia, Chartier, Wittmann, Lyons, Petrucci)
b) E. Tortarolo, L'invenzione della libertà di stampa : censura e scrittori nel Settecento, Roma, Carocci
c) G. Fragnito, La bibbia al rogo. La censura ecclesiastica e i volgarizzamenti della Scrittura (1471-1605), Bologna, il Mulino
Metodi didattici
il corso sarà strutturato come seminario. Dopo una serie di lezioni introduttive della docente, a ciascuno studente sarà affidato un tema di ricerca e uno o più saggi che poi saranno esposti e discussi in pubblico. Nella prima parte, la docente introdurrà l’argomento, le articolazioni dei fenomeni, i processi, le chiavi comparative, i prolemi storici implicati, le interpretazioni storiografiche. Nella seconda parte, ogni studente dovrà approfondire un tema sui testi assegnatigli, ma tutti gli studenti sono tenuti ogni volta a prepararsi alla discussione attraverso la lettura di un testo comune. A seconda del numero, gli studenti lavoreranno individualmente o, auspicabilmente, in coppia.
Modalità verifica apprendimento
Esame orale in lingua italiana. Alla formazione del giudizio concorrerà la valutazione delle prestazioni fornite all’interno del seminario in termini di contributo alla discussione e di presentazione della relazione, con particolare riferimento alla capacità di esporre e discutere contenuti, analisi e giudizi utilizzando un registro appropriato e il linguaggio concettuale specifico delle discipline storiche. All’esame orale, le domande vertono sui contenuti delle lezioni nonché sui materiali autonomamente esaminati dallo studente. Una valutazione negativa delle prestazioni all’interno del seminario può essere recuperata nel corso dell’esame orale. Una valutazione di insufficienza dell’esame orale è determinata dalla mancanza di una conoscenza dei contenuti minimi del corso; dall’incapacità di esprimersi in un italiano adeguato all’argomento dalla carenza di preparazione autonoma; dall’incapacità di risolvere problemi legati al reperimento di informazioni e alla decodifica di testi complessi; nonché dall’incapacità di formulare giudizi in modo autonomo e di comunicare contenuti, analisi e giudizi in modo argomentato, competente e convincente sia a specialisti che a non specialisti.
In particolare, una valutazione di insufficienza è determinata dalla mancanza di una
conoscenza dei contenuti minimi del corso; dall’incapacità di esprimersi
in modo adeguato all’argomento; dalla carenza di preparazione. Una valutazione sufficiente (18-23/30) è determinata da un
livello accettabile di performance da parte dello studente degli indicatori
di valutazione sopraelencati; i punteggi medi (24-27/30) vengono
assegnati allo studente che dimostri di possedere un livello più che
sufficiente (24-25/30) o buono (26-27/30) degli indicatori di valutazione
sopraelencati cui si aggiunge lo sviluppo di capacità critiche verso l’interpretazione del passato. I punteggi più alti (dal 28/30 al 30/30 e lode) vengono
assegnati in base alla dimostrazione di un livello da ottimo a eccellente
degli indicatori di valutazione sopraelencati.