STORIA DELLA LOGICA ANTICA E MEDIEVALE
cod. 1010081

Anno accademico 2022/23
2° anno di corso - Primo semestre
Docente
- Irene BININI
Settore scientifico disciplinare
Storia della filosofia medievale (M-FIL/08)
Field
Istituzioni di filosofia
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso mira a consolidare e approfondire:


1: le seguenti conoscenze e capacità di comprensione (1° descrittore di Dublino):
(a) conoscenza approfondita di autori e tematiche rilevanti nella storia del pensiero logico e filosofico di età antica e medievale;
(b) capacità di lettura, analisi e interpretazione critica di alcuni testi classici della storia della logica, sia nella lingua originale (Latino) che nella traduzione in lingue moderne;
(c) conoscenza della terminologia tecnica logica e filosofica necessaria per l’interpretazione dei testi;
(d) conoscenza delle principali posizioni interpretative nel dibattito contemporaneo, e conoscenza di alcuni dibattiti contemporanei negli ambiti della filosofia della logica che possono essere rilevanti per l’interpretazione degli autori antichi e medievali.

2: le seguenti capacità di applicazione delle conoscenze acquisite (2° descrittore di Dublino):
(a) capacità di riconoscere la struttura e saper riformulare diversi tipi di argomenti di carattere logico e filosofico, capacità di criticare tali argomenti e argomentare la propria critica in un dibattito;
(b) capacità di elaborare le proprie conoscenze mediante relazioni e prove orali e scritte, mediante argomentazione filosofica e basandosi sul riferimento, storicamente documentato, ai testi antichi e medievali, nella loro versione originale (letteratura primaria) e nelle loro diverse interpretazioni moderne (letteratura secondaria);
(c) capacità di riconoscere le connessioni teoriche e concettuali fra la storia della logica antica e medievale e alcuni dibattiti della filosofia della logica contemporanea.

3-4-5: le seguenti conoscenze e capacità di giudizio, comunicazione e apprendimento continuo
3°, 4° e 5° descrittore di Dublino):
(a) capacità di analizzare e criticare un testo di filosofia della logica, sia da un punto di vista storico che filosofico;
(b) capacità di porsi in atteggiamento critico rispetto al testo e riportare la propria analisi in forma orale e scritta, mediante dibattiti e mediante la stesura di brevi relazioni scritte;
(c) capacità di interagire su un piano filosofico con i docenti e con i propri colleghi, in lingua italiana e inglese, mediante la lettura guidata dei testi, attraverso domande e dibattiti durante le ore di lezione; attraverso eventuali lavori di gruppo finalizzati alla stesura di relazioni scritte.

Prerequisiti

Il corso è rivolto a chi possiede già alcune competenze e conoscenze in ambito
logico e di storia della filosofia antica e medievale. È inoltre raccomandata la conoscenza del Latino, almeno elementare, e una buona conoscenza della lingua Inglese, dal momento che parte della bibliografia richiesta per l’esame sarà in questa lingua.
Studentesse e studenti che ritenessero di non avere conoscenze sufficienti dell'Inglese per affrontare la bibliografia in lingua, possono concordare un programma alternativo (analogo al programma dei non-frequentanti) con la docente.

Contenuti dell'insegnamento

Titolo: “Teorie della possibilità e necessità nella logica antica e medievale”

Il corso si propone di presentare alcune teorie logiche e filosofiche sui concetti modali di possibilità e necessità elaborate nel periodo antico e medievale, seguendo un percorso che muove dalle riflessioni presentate nei testi di Aristotele e nella tradizione megarico-stoica, e si sviluppa quindi nel periodo alto-medievale nei testi di Anselmo D’Aosta e Pietro Abelardo, per concludersi infine con le teorie avanzate nei secoli XIII-XIV da Guglielmo di Sherwood, Guglielmo di Ockham e Buridano. Lo studio delle teorie della possibilità e necessità antiche e medievali saranno accompagnate da una riflessione parallela sulle teorie contemporanee di logica modale e metafisica della modalità.

Programma esteso

Titolo: “Teorie della possibilità e necessità nella logica antica e medievale”

I concetti “modali” di possibilità e necessità sono tra quelli più difficilmente definibili, e anche fra i più dibattuti non solo nella filosofia della logica contemporanea, ma anche nella storia della logica antica e medievale. Durante il corso ci soffermeremo in particolare su tre momenti della storia della logica antica e medievale in cui questi due concetti modali hanno acquisito un ruolo centrale.
Il primo tema che affronteremo è il rapporto tra modalità e tempo, e il cosiddetto modello “statistico” della necessità e possibilità che alcuni autori contemporanei hanno utilizzato per l’interpretazione dei testi di Aristotele e di alcuni logici della scuola megarico-stoica, e che emerge anche nelle opere logiche di alcuni autori medievali.
In un secondo momento, tratteremo il rapporto fra la nozione di possibilità e i concetti di potenzialità, poteri o disposizioni delle cose. Come molti autori contemporanei (e.g. Mumford, Vetter e la corrente del disposizionalismo), anche diversi autori medievali seguono Aristotele e Boezio nel considerare i poteri e le potenzialità delle sostanze come il fondamento ontologico della possibilità. Già nel XI e XII secolo, però, autori come Anselmo, Abelardo e altri mettono in discussione questo modello interpretativo delle modalità, e ne propongono uno alternativo.
Nella terza parte del corso, studieremo come il concetto di possibilità assoluta o “logica” si sviluppa nel corso del XIII e XIV secolo, in particolare nelle opere di Scoto, Ockham e Buridano. In questa terza e ultima parte di corso, saranno trattati anche alcuni sviluppi della logica modale medievale e in particolare l'organizzazione, nel XIII e XIV secolo, dei "quadrati" modali (diagrammi rappresentanti le leggi di inferenza reciproca tra proposizioni modali), della sillogistica modale e delle relazioni fra operatori modali e epistemici.

Bibliografia

Durante il corso saranno discussi estratti dalle seguenti fonti antiche e medievali. Sarà cura della docente fornire alle studentesse e studenti una copia digitale (nella versione originale e nella traduzione in lingua moderna) delle parti di testo discussi durante le lezioni):

Aristotele, Analitici Primi, in Aristotele, Organon, a cura di Maurizio Migliori, Bompiani 2016.

Boezio, De Syllogismis Hypotheticis, testo, traduzione, introduzione e commento di Luca Obertello, Paideia 1969.
Anselmo d’Aosta, De Potentia et Impotentia, in Opera omnia, 6 vols., ed. F. S. Schmitt, Edinburgh: Nelson, 1946–1961.

Pietro Abelardo, Dialectica, a cura di L.M. De Rijk, van Gorcum 1970 (la traduzione di alcuni passi sarà a cura della docente)

Guglielmo di Sherwood, Introduction to Logic, trans. with an introduction and notes by N. Kretzmann, Minneapolis: University of Minnesota Press, 1966.

Guglielmo di Ockham, Summa Logicae, a cura di Philotheus Boehner, St. Bonaventure university-Nauwelaerts-Schöningh, St. Bonaventure, N. Y.-Louvain-Paderborn, 1957-1962 (la traduzione di alcuni passi sarà a cura della docente).

Oltre che sull’analisi delle fonti, la prova d’esame verterà sullo studio dei seguenti testi di letteratura secondaria.
Letture obbligatorie:
Knuuttila, S., 1993, Modalities in Medieval Philosophy, London, New York: Routledge; second edition, 2020.
Mugnai, M, Possibile Necessario, Il Mulino, 2013.

Letture facoltative:
Binini, I. 2021, Possibility and Necessity in the Time of Peter Abelard, Leiden/Boston: Brill. (capitolo 9)

Bobzien, S. 1998, Determinism and Freedom in Stoic Philosophy, Oxford: Clarendon Press. (capitolo 3)
Hintikka, J., 1973, Time and Necessity: Studies in Aristotle’s Theory of Modality, Oxford: Oxford University Press.

Knuuttila, S., 2004, ‘Anselm on Modality’ in B. Davies and B. Leftow (eds.), The Cambridge Companion to Anselm, Cambridge: Cambridge University Press, 111–131.

Normore, C., 2016, ‘Ockham and the Foundations of Modality in the Fourteenth Century’ in M. Cresswell, E. Mares and A. Rini (eds.), Logical Modalities from Aristotle to Carnap: The Story of Necessity, Cambridge: Cambridge University Press, 133–153.

Ogni materiale didattico utilizzato o distribuito durante le lezioni sarà caricato sulla piattaforma ELLY, alla voce del corso.

Le studentesse e studenti non frequentanti sono invitati a mettersi in contatto con la docente per concordare il programma d'esame.

Metodi didattici

Durante il corso, leggeremo insieme i testi antichi e medievali oggetto del corso, cercando di ricavare dalla lettura le diverse teorie modali avanzate dai loro autori e di mettere tali teorie in relazione sia con il contesto storico in cui sono state elaborate, sia con alcune teorie contemporanee di logica modale e teoria della modalità. Sia nella lettura che nell’interpretazione e discussione sui testi è richiesta la partecipazione attiva di tutta la classe e l’interazione continua tra docente e studenti.

Modalità verifica apprendimento

L’esame consiste nella stesura di un breve elaborato scritto (10-12 cartelle circa, redatto in inglese o in italiano) in cui lo studente deve mostrare la propria capacità di formulare e discutere in modo argomentato un problema logico/filosofico specifico (legato al tema del corso), di ricostruire la posizione teorica di un determinato autore e inserirlo nel contesto storico di provenienza. La parte orale dell’esame consiste in una discussione sulla base della tesina.

Criteri per la valutazione:
30 e lode: eccellente, conoscenze solide, eccellenti capacità espressive, completa comprensione di concetti e argomenti
30: molto buono, conoscenze complete e adeguate, capacità di espressione corretta e bene articolata
27-29: buono, conoscenza soddisfacente, capacità di espressione essenzialmente corretta
24-26: conoscenza abbastanza buona, ma non completa e non sempre corretta
21-23: conoscenza accettabile ma superficiale. Espressione spesso non appropriata
18-21: sufficiente
Meno di 18: insufficiente. La preparazione presenta gravi lacune dal punto di vista dei contenuti, mancanza di chiarezza nell'esposizione, incapacità di comprendere concetti e argomenti

Altre informazioni

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