Obiettivi formativi
Lo studente deve raggiungere la piena conoscenza dei meccanismi di base della motilità oculare estrinseca, e le basi anatomo-fisiologiche della visione binoculare
Contenuti dell'insegnamento
L’OCCHIO: I SUOI PIANI, I SUOI ASSI, I MOVIMENTI INTORNO AD ESSI. L’APPARATO LOCOMOTORE: L’ORBITA, I MUSCOLI OCULOMOTORI, L’APPARATO DI SOSTEGNO, I CENTRI SOPRANUCLEARI DELLA OCULOMOTRICITÀ, I NERVI OCULOMOTORI. LE AZIONI DEI MUSCOLI OCULARI. MUSCOLI AGONISTI ED ANTAGONISTI. LE LEGGI DELLA MOTILITÀ OCULARE: LEGGE DI SHERRINGTON DELL’INNERVAZIONE RECIPROCA, LEGGE DI HERING DELL’INNERVAZIONE EQUIVALENTE. I MOVIMENTI OCULARI: DUZIONI, VERSIONI (VOLONTARIE, STATICHE, STATO-CINETICHE, OTTICO-CINETICHE), VERGENZE. VERGENZE MONOCULARI (TONICA, ACCOMODATIVA, PROSSIMALE) E BINOCULARI (FUSIVA). CARATTERISTICHE DINAMICHE DEI MOVIMENTI OCULARI (SACCADI, MOVIMENTI DI INSEGUIMENTO). LA FISSAZIONE. IL CONTROLLO SOPRANUCLEARE DELLA MOTILITÀ OCULARE ESTRINSECA. LE BASI ANATOMICHE DELLA VISIONE BINOCULARE: IL CAMPO VISIVO MONOCULARE E BINOCULARE. LE VIE OTTICHE E LA DECUSSAZIONE CHIASMATICA. LA CORTECCIA VISIVA. LE BASI FISIOLOGICHE DELLA VISIONE BINOCULARE: IL SEGNO LOCALE DEI FOTORECETTORI. LA LOCALIZZAZIONE OCULOCENTRICA (O RELATIVA) ED EGOCENTRICA (O ASSOLUTA). IL CONCETTO DI PUNTI RETINICI CORRISPONDENTI
Bibliografia
Burian - von Noorden: Binocular Vision and Ocular motility
Metodi didattici
Durante le lezioni frontali verranno illustrati e discussi i contenuti del corso.
Il corso sarà affiancato da esercitazioni, allo scopo di fornire la possibilità a ciascun studente di potersi misurare in varie situazioni cliniche con l’utilizzo pratico dei principali strumenti diagnostici illustrati in modo teorico durante le lezioni frontali.