Obiettivi formativi
Attraverso la messa a confronti di modalità interpretative molto diverse e modulate su un lungo periodo, si intende abituare lo studente alla complessità critica e alla molteplicità degli approcci metodologici. Anche in relazione alle complesse interazioni tra interpretazioni, ideologie e caratteristiche storiche dell’epoca che interroga un testo del passato.
Il corso si propone perciò di fornire la capacità di raccogliere dati e conoscenze inserendoli nel corretto contesto storico e di codice comunicativo: si propone altresì di interpretare criticamente i testi e di favorire la formulazione di giudizi autonomi e motivati.
- Obbiettivi secondo i Descrittori di Dublino: Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding); Autonomia di giudizio (making judgements); Perfezionamento della capacità di elaborare le proprie conoscenze, in forma sia orale che scritta, in modo chiaro e argomentativamente efficace (communication skills).
Prerequisiti
Si considerano prerequisiti una conoscenza complessiva della letteratura italiana e in particolare una conoscenza non specialistica ma sicura di figure e movimenti della cultura letteraria italiana del Rinascimento e dell’Ottocento romantico.
Contenuti dell'insegnamento
Il corso intende individuare il modo in cui la cultura italiana (e in parte europea) tra Otto e Novecento abbia interpretato il Rinascimento, individuando in esso un modello sia politico che culturale, e collegandolo ad aspirazione e temi del proprio tempo.
Sul piano teorico/metodologico il percorso di lettura e di ricerca che si propone intende indagare sulle modalità attraverso le quali la critica letteraria rilegge spesso il passato attraverso un processo ermeneutico dinamico, che implica anche vere e proprie forme di mitizzazione di epoche e personaggi.
In questo senso – all’interno del Rinascimento – la parabola della ‘sfortuna’/ ‘fortuna’ di Machiavelli (e di riflesso quella, in parte complementare, di Francesco Guicciardini) è esemplare.
Se ne seguiranno le tracce, dai grandi orientamenti critici ottocenteschi, fino alle riletture novecentesche dell’opera di Machiavelli, che nello sforzo di sottrarre la lettura del grande politico alle derive ideologiche, hanno gradualmente ricostruito con rigore la sua figura, restituendola al contesto concreto del suo tempo: la stagione irripetibile, per creatività e audacia del pensiero, dei primi decenni del Cinquecento.
Programma esteso
Indichiamo per singoli punti le principali aree di lavoro.
1) La diffusione delle opere di Machiavelli nell’Europa moderna, con particolare attenzione al Settecento e all’Illuminismo (da Diderot a Foscolo).
2) Il Romanticismo e la rilettura delle opere di Machiavelli nel contesto nazionale e in quello europeo. In particolare si esaminerà il grande paradigma del Rinascimento di Burckardt e si considererà la grande sintesi di De Sanctis, nel cui Rinascimento la figura di Machiavelli assurge ad un ruolo pienamente centrale.
Verranno così analizzati alcune importanti questioni metodologiche: in particolare il ruolo della periodizzazione storico-letteraria, nonché le modalità di un approccio storicistico.
3) Il Machiavelli della grande scuola storica di secondo Ottocento. Villari; Tommasini; Canestrini. Il recupero del Machiavelli perduto e la ‘scoperta’ di Guicciardini.
4) Machiavelli e il Rinascimento come metafora storico politica. Gramsci e Gentile.
5) Machiavelli, Guicciardini e la ricostruzione del contesto ideologico del tempo. La critica di Felix Gilbert.
6) Machiavelli come ‘storia’ di un pensiero. Il metodo di Gennaro Sasso.
7) Stile, letteratura, pensiero: la Firenze di Carlo Dionisotti.
Bibliografia
N. Machiavelli: Il Principe;
F. Guicciardini, Ricordi
Burchkardt, La civiltà del Rinascimento in Italia
De Sanctis, Storia della letteratura italiana e Saggi critici.
F. Gilbert, Machiavelli e il suo tempo
A. Gramsci, Quaderni del carcere. Note sul Machiavelli.
G. Prezzolini, Vita di Machiavelli
G. Ritter, Il volto demoniaco del potere
L. Stauss, Pensieri su Machiavelli
Pagine di:
M. Martelli; G. Sasso; E. Raimondi
La bibliografia specifica, con precisa indicazioni di luoghi e rimandi, sarà fornita nel corso delle lezioni e resa disponibile sulla piattaforma Elly.
Metodi didattici
Il 70% delle ore previste nel corso saranno lezioni frontali.
Il 25 % delle ore avrà un marcato carattere seminariale, attraverso un lavoro collettivo sui testi che dovrà favorire un approccio personale dello studente alla critica, individuando ricorrenze ideologicamente significative; aporie testuali; emergenze critiche signifative.
(2 ore) verranno dedicate a due brevi test scritti in itinere (da collocare, rispettivamente, dopo la settima e dopo la dodicesima lezione), in cui verranno sottoposti agli studenti testi critici non letti a lezioni, sui quali essi dovranno individuare i fondamentali snodi critici.
Modalità verifica apprendimento
I due test in itinere (dopo la settima e la dodicesima lezione) forniranno agli studenti un importante orientamento per calibrare la loro preparazione. La prova finale consiste infatti in un esame orale diviso in due parti:
Nella prima si sottoporrà allo studente un testo critico. Lo studente dovrà individuare il fondamentale orientamento critico che lo caratterizza, collocarlo correttamente nel contesto metodologico, ideologico o storico di appartenenza,
La seconda parte consiste in un colloquio su temi e autori trattati a lezione.
Altre informazioni
- - -
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
- - -