Obiettivi formativi
Parte 1:
1.Fare conseguire agli studenti le conoscenze necessarie per effettuare la diagnosi di “basso rischio” al momento del ricovero.
2.Fare riflettere gli studenti sui bisogni della gravida al momento del ricovero e consentire loro di individuare le risposte più adeguate. Conseguire la conoscenza delle diverse modalità di comunicazione verbale e non verbale e saperle applicare in modo efficace
3.Fornire la conoscenza e la comprensione delle modalità di ricovero della paziente da mettere in pratica durante il tirocinio
Parte 2:
1.Fornire le conoscenze sulla fisiologia del travaglio, parto e post-partum
Parte 3 – Raggiungimento di:
1.Conoscenza e comprensione delle modalità di sorveglianza del benessere materno e fetale
2.Conoscenza degli elementi basilari della cardiotocografia
3.Capacità di lettura e interpretazionedei tracciati CTG
Prerequisiti
Conoscenza delle basi di anatomia dell’apparato genitale femminile
Contenuti dell'insegnamento
Le prime lezioni vertono sull’accoglienza della gravida a termine e sugli elementi che identificano il “basso rischio ostetrico” (triage).
La seconda parte del corso affronta gli aspetti basilari della fisiologia della nascita nei suoi aspetti clinici e psicologici.
La terza parte tratta della sorveglianza del benessere materno-fetale nel travaglio fisiologico, con particolare riferimento all’utilizzo del monitoraggio intermittente e alla cardiotocografia.
Programma esteso
1.Definizione di rischio ostetrico, triage ostetrico, diagnosi di basso rischio ostetrico.
2.L’accoglienza in ospedale della gravida fisiologica
3.Il parto fisiologico
a. I fenomeni dinamici
b. I fenomeni meccanici
c. I fenomeni plastici
d. Il periodo prodromico
e. Il periodo dilatante
f. Il periodo espulsivo
g. Il secondamento
h. Il post-partum
4.La sorveglianza del benessere materno-fetale
a. I parametri materni
b. Il battito cardiaco fetale: caratteristiche
c. Monitoraggio intermittente
d. La cardiotocografia: primi elementi
e. Esercizi di lettura di tracciati CTG
Bibliografia
Pescetto, De Cecco, Pecorari. Ginecologia e ostetricia. SEU, Roma
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 21 aprile 2008, n. 533 cap. 4
LA SORVEGLIANZA DEL BENESSERE FETALE IN TRAVAGLIO DI PARTO - Linea guida basata su prove di efficacia, CeVEAS 2004
LINEE GUIDA ALLE AZIENDE SANITARIE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER IL CONTROLLO DEL DOLORE IN TRAVAGLIO DI PARTO Deliberazione n. 1921 del 10 dic. 2007
Venire al mondo, dare alla luce. V. Schmid, 2005 Milano, Urra Apogeo. Link per il libro (anteprima):
http://books.google.it/books?id=kSZeI_Yhs-UC&lpg=PA77&ots=fFG5p0ygKx&dq=cascata%20ormoni%20travaglio%20parto&hl=it&pg=PA112#v=onepage&q=cascata%20ormoni%20travaglio%20parto&f=false
Metodi didattici
lezioni frontali, visione di film, lavori di gruppo ed esercitazioni
Modalità verifica apprendimento
esame scritto e orale
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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