Obiettivi formativi
Il corso fornisce i fondamentali strumenti teorici, concettuali e metodologici per l'analisi del regionalismo italiano. Scopo dell’insegnamento è l'approfondimento di temi specifici attinenti all'organizzazione e al funzionamento delle autonomie territoriali, intese anche come dimensione di particolare rilievo per lo svolgimento del servizio sociale. Conoscenze e capacità acquisite con il corso:
- Conoscenza dei principali modelli di federalismo e regionalismo;
- Comprensione del modello italiano di riparto di competenze fra Stato e Regioni attraverso l’analisi della giurisprudenza della Corte costituzionale, con particolare riferimento al sistema integrato dei servizi sociali
- analisi critica della normativa nazionale relativa alle autonomie territoriali; capacità di elaborare un giudizio critico sulla giurisprudenza della Corte costituzionale concernente i rapporti fra Stato e Regioni.
Prerequisiti
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Contenuti dell'insegnamento
Il Corso intende fornire le linee di tendenza del processo di riforma istituzionale in atto che caratterizza l'attuale assetto organizzativo e funzionale delle Regioni e degli Enti locali, dei loro rapporti reciproci e di quelli con lo Stato. La prima parte del corso sarà dedicata alla storia del regionalismo in Italia, fino alla riforma del Titolo V della Costituzione introdotta con la legge Cost n.3 del 2001, e alle nozioni di federalismo e regionalismo. Nella seconda parte del corso saranno trattati i seguenti argomenti: la potestà statutaria regionale (art. 123 Cost.); la forma di governo regionale; il riparto di competenze legislative alla luce della riforma del Titolo V; i principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione quali criteri di distribuzione delle competenze amministrative tra Stato, Regioni e Enti locali; il federalismo fiscale; Regioni, Europa e ordinamento internazionale.
Programma esteso
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Bibliografia
T. MARTINES, A. RUGGERI, C. SALAZAR, Lineamenti di diritto regionale, Milano, Giuffré, ult. ed.
oppure
S. BARTOLE, R. BIN, G. FALCON, R. TOSI, Diritto regionale. Dopo le riforme, Bologna, Il Mulino, ult. ed.
oppure
A. D'ATENA, Diritto regionale, Torino, Giappichelli, ult. ed.
Metodi didattici
Il corso si svolgerà prevalentemente per mezzo di lezioni frontali. In relazione al programma, saranno organizzati durante il corso incontri seminariali e di approfondimento tematico su argomenti di particolare attualità e rilevanza con la partecipazione di studiosi e docenti, anche di altri Atenei e Istituti di ricerca.
Modalità verifica apprendimento
L'esame si svolgerà in forma orale. Agli studenti verrà richiesto di dimostrare di avere acquisito (a) la conoscenza delle categorie fondamentali delle teorie dello Stato federale e regionale; (b) capacità di rielaborazione critica della normazione e della giurisprudenza che hanno caratterizzato lo sviluppo del regionalismo italiano.
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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