MOTILITA' OCULARE, VISIONE BINOCULARE E BASI DI OTTICA FISIOPATOLOGICA
cod. 1004820

Anno accademico 2014/15
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente responsabile dell'insegnamento
Giuseppe NUZZI
insegnamento integrato
7 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

Il corso ha l’obiettivo di consentire allo studente di conoscere e di comprendere attraverso lezioni teoriche e pratiche interattive, la piena conoscenza dei meccanismi di base della motilità oculare estrinseca, le basi anatomo-fisiologiche della visione binoculare, i principi di funzionamento e utilizzo dei principali esami diagnostici in condizioni fisiologiche e nelle patologie del sistema visivo che più comunemente si riscontrano nella pratica clinica. Vengono inoltre forniti elementi di base per l'interpretazione di tali metodiche. allo scopo di consentire allo studente capacità di utilizzare la conoscenza e la comprensione acquisita nell’eseguire in modo autonomo tali metodiche.

RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO
Lo studente al termine del corso, utilizzando le conoscenze di anatomia, fisiologia, patologia e psicologia già acquisite in precedenza dovrà dimostrare conoscenze e capacità di comprensione circa i meccanismi di base della motilità oculare estrinseca, le basi anatomo-fisiologiche della visione binoculare, i principi di determinazione dei difetti di refrazione, della loro correzione, e della misura dell'acuità visiva.
Lo studente inoltre, applicando la conoscenza e la comprensione acquisite, dovrà essere in grado, anche collaborando con altri professionisti, di saper condurre le valutazioni di refrazione ed acuità visiva in autonomia.

Prerequisiti

nessuno

Contenuti dell'insegnamento

Prof. Giuseppe Nuzzi
L’OCCHIO: I SUOI PIANI, I SUOI ASSI, I MOVIMENTI INTORNO AD ESSI. L’APPARATO LOCOMOTORE: L’ORBITA, I MUSCOLI OCULOMOTORI, L’APPARATO DI SOSTEGNO, I CENTRI SOPRANUCLEARI DELLA OCULOMOTRICITÀ, I NERVI OCULOMOTORI. LE AZIONI DEI MUSCOLI OCULARI. MUSCOLI AGONISTI ED ANTAGONISTI. LE LEGGI DELLA MOTILITÀ OCULARE: LEGGE DI SHERRINGTON DELL’INNERVAZIONE RECIPROCA, LEGGE DI HERING DELL’INNERVAZIONE EQUIVALENTE. I MOVIMENTI OCULARI: DUZIONI, VERSIONI (VOLONTARIE, STATICHE, STATO-CINETICHE, OTTICO-CINETICHE), VERGENZE. VERGENZE MONOCULARI (TONICA, ACCOMODATIVA, PROSSIMALE) E BINOCULARI (FUSIVA). CARATTERISTICHE DINAMICHE DEI MOVIMENTI OCULARI (SACCADI, MOVIMENTI DI INSEGUIMENTO). LA FISSAZIONE. IL CONTROLLO SOPRANUCLEARE DELLA MOTILITÀ OCULARE ESTRINSECA. LE BASI ANATOMICHE DELLA VISIONE BINOCULARE: IL CAMPO VISIVO MONOCULARE E BINOCULARE. LE VIE OTTICHE E LA DECUSSAZIONE CHIASMATICA. LA CORTECCIA VISIVA. LE BASI FISIOLOGICHE DELLA VISIONE BINOCULARE: IL SEGNO LOCALE DEI FOTORECETTORI. LA LOCALIZZAZIONE OCULOCENTRICA (O RELATIVA) ED EGOCENTRICA (O ASSOLUTA). IL CONCETTO DI PUNTI RETINICI CORRISPONDENTI.

Prof. Claudio Macaluso
Il corso si propone di far conoscere i principi della refrazione clinica approfondendo le tecniche soggettive e obiettive, l'oftalmometria, e la cicloplegia, fino a consentire la prescrizione della correzione ottica.
La seconda parte del corso si propone di far conoscere e comprendere agli studenti i principi e i metodi per la misurazione dell'acuità visiva , dalla definizione dei tipi di acuità visiva agli strumenti utilizzati per misurarla con metodi sia soggettivi che obiettivi. Vengono inoltre forniti elementi di base per la misurazione e l'interpretazione della sensibilità al contrasto.

Programma esteso

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Bibliografia

- Burian-von Noorden: Binocular Vision and ocular motility

- GP Paliaga: I vizi di refrazione. Minerva Medica 1995
- GP Paliaga: L'esame del visus. Minerva Medica 1991
- Zeri, Rossetti, Fossetti, Calossi: Ottica visuale. SEU Società Editrice Universo, 2012
- M.Yanoff, JS. Duker: Ophthalmology Mosby 2004
- Tasman, Jaeger, eds. Duane's Ophthalmology. LWW 2006

Metodi didattici

Durante le lezioni frontali verranno illustrati e discussi i contenuti del corso.
Il corso sarà affiancato da esercitazioni, allo scopo di fornire la possibilità a ciascun studente di potersi misurare in varie situazioni cliniche con l’utilizzo pratico dei principali strumenti diagnostici illustrati in modo teorico durante le lezioni frontali.

Modalità verifica apprendimento

Durante le lezioni frontali verranno illustrati e discussi i contenuti del corso.
Il corso sarà affiancato da esercitazioni, allo scopo di fornire la possibilità a ciascun studente di potersi misurare in varie situazioni cliniche con l’utilizzo pratico dei principali strumenti diagnostici illustrati in modo teorico durante le lezioni frontali.

Altre informazioni

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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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Referenti e contatti

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Presidente del corso di studio

Prof. Paolo Mora
E. paolo.mora@unipr.it

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Dott.ssa Stefania Piaggi
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Delegato orientamento in ingresso

Prof. Claudio Macaluso
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Delegato orientamento in uscita

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E. paolo.mora@unipr.it

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