TEORIE DEL LINGUAGGIO E DELLA MENTE
cod. 1002934

Anno accademico 2014/15
2° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Filosofia e teoria dei linguaggi (M-FIL/05)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede:
insegnamento
in - - -

Obiettivi formativi

1 Conoscenza e capacità di comprensione
Il corso introduce le posizioni principali del dibattito filosofico sul linguaggio di finzione per introdurre gli studenti di individuare lo spazio logico in cui il dibattito è situato e lo stato della discussione contemporanea sul tema.

2 Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Tramite l’analisi di argomenti proposti gli studenti acquisiscono gli strumenti necessari per riconoscere, formulare e criticare argomenti a loro volta. Inoltre imparano a elaborare il proprio apparato concettuale per partecipare a questo dibattito.

3-4 Autonomia di giudizio e abilità comunicative
Gli studenti sono incoraggiati a partecipare in modo attivo alla discussione in aula, a soppesare gli argomenti proposti per arrivare a difendere una posizione e formulare i propri argomenti.

5 Capacità di apprendere
Il corso pone grande attenzione allo sviluppo delle capacità di lettura critica dei testi filosofici. Gli studenti saranno invitati a riconoscere argomenti filosofici e a darne una ricostruzione razionale che mostri l’importanza dell’argomento nel dibattito. In tal modo saranno acquistati gli strumenti che permettono loro di approfondire altre tematiche
filosofiche e di fare filosofia in modo autonomo.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Il corso introduce al dibattito attuale della filosofia della letteratura. Nelle opere di finzione, il linguaggio sembra di svolgere un ruolo particolare, in quanto ciò che viene affermato nel testo di solito è falso: in un romanzo vengono descritte delle persone che non sono mai esistite e degli eventi che non sono mai accadute. Ciò porta alla domanda se (ed eventualmente cosa) possiamo imparare dalla letteratura? Possiamo provare delle emozioni genuine per un personaggio fittizio, anche se sappiamo benissimo che tale personaggio non esiste? A cosa riferiscono i nomi propri di un testo di finzione? Discuteremo queste domande a partire dal libro "Mimesi come far finta" di Kendall Walton.

Programma esteso

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Bibliografia

Kendall Walton: "Mimesi come far finta. Sui fondamenti delle arti rappresentazioni" Milano: Mimesis, 2011.

Metodi didattici

Lezioni e discussioni in aula.

Modalità verifica apprendimento

L’esame consiste di una parte scritta con domande brevi e mirate, e, qualche giorno dopo, una parte orale con domande più generali ed estese. Ogni parte determina il voto finale al 50%.

Altre informazioni

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