COMUNICAZIONE AMBIENTALE
cod. 1010904

Anno accademico 2023/24
2° anno di corso - Primo semestre
Docente responsabile dell'insegnamento
DERIU Marco
insegnamento integrato
12 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Al termine del corso ci si aspetta che studenti e studentesse siano in grado di:
- comprendere l’importanza di animare uno spazio pubblico di discussione ambientale; di riconoscere i molteplici soggetti che intervengono nel dibattito pubblico e le diverse forme di comunicazione utilizzata (testi, immagini, gesti ed azioni); di ricordare i principali cambiamenti nell’evoluzione della comunicazione politica e ambientale.
- applicare i contenuti appresi e svolgere un’analisi compiuta di diversi materiali (testi, discorsi, fotografie, video ecc.) relativamente a enunciati e contenuti, stili narrativi, dimensioni emotive e valori di riferimento.
- interpretare, valutare e criticare con autonomia, riflessività e rigore le diverse forme di comunicazione pubblica in campo ambientale.
- saper comunicare e confrontare le proprie idee ed opinioni in un dibattito pubblico, riconoscendo la complessità e la legittimità di diversi punti di vista, senza rinunciare al proprio.
- partecipare con più consapevolezza e con più strumenti critici nella vita pubblica, predisponendosi ad assumere le proprie responsabilità di fronte alle più importanti questioni politiche e ambientali che si profilano in particolare nel rapporto tra diversi popoli, generazioni e specie.
- organizzare un lavoro di indagine e reportage in campo ambientale in modo rigoroso e approfondito.

Prerequisiti

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Contenuti dell'insegnamento

Il corso è diviso in due parti: “Sociologia della comunicazione ambientale” e “Giornalismo e inchiesta ambientale”.

Sociologia della comunicazione ambientale

La prima parte del corso si propone di approfondire il tema della comunicazione ambientale con un taglio socio-culturale. Si partirà da un’introduzione generale alla comunicazione ambientale definendo le sue caratteristiche, i suoi diversi ambiti, le tipologie di soggetti coinvolti, i diversi possibili linguaggi e forme espressive, con particolare attenzione alla comunicazione del rischio.
Si analizzeranno e si discuteranno alcune tra le più importanti categorie linguistiche utilizzate in questo campo: “ambiente”, “natura”, “paesaggio”, “ecologia”, “territorio”, da un punto di vista culturale e in relazione alle possibili ricadute cognitive. Si analizzeranno inoltre alcune immagini iconiche (earthrise, il buco nell’ozono, la marcia del progresso, la curva di Keeling, hockey stick graph, le immagini del disastro del Deepwater Horizon ecc.) che hanno segnato l’evoluzione del dibattito ambientale.
Si richiameranno brevemente anche i diversi possibili approcci alla questione ambientale (conservazionismo, ambientalismo scientifico, ecomodernismo, ecologia dei poveri ecc.) per evidenziare anche le premesse filosofiche ed epistemologiche di fondo dei diversi tipi di comunicazione.
Si discuteranno criticamente alcuni dei concetti paradigmatici del dibattito contemporaneo (sostenibilità, sviluppo sostenibile, crescita verde, economia circolare, post-crescita, decrescita, buen vivir, transizione, antropocene, capitalocene, chthulucene, ecc.)
Si procederà quindi affrontando come alcune fra le principali problematiche ecologiche - perdita di biodiversità, esaurimento delle risorse, dall'inquinamento ai conflitti ambientali, dal cambiamento climatico ai profughi climatici e si analizzerà come queste problematiche entrano nel dibattito pubblico, attraverso l’informazione, i mass media, l’industria culturale e gli interventi di soggetti politici, economici e sociali.
Si approfondirà il tema delle emozioni positive e negative legate all’ambiente e alla crisi ecologica e climatica e il problema del negazionismo ambientale e climatico.
In conclusione, si sottolineerà l’importanza di uno spazio pubblico socio-ambientale di discussione, facendo riferimento al ruolo degli scienziati e della scienza post-normale, ai temi del diritto all’informazione, della partecipazione democratica e della democrazia ecologica.

Giornalismo e inchiesta ambientale

La seconda parte del corso è dedicata allo sviluppo del giornalismo e dell’inchiesta ambientale, con particolare attenzione allo stato dell’informazione ambientale in Italia.
Si ripercorreranno alcuni dei temi centrali della crisi ambientale e climatica attraverso alcuni dei più interessanti indagini e reportage riguardanti inquinamento, sesta estinzione delle specie, rifiuti, riscaldamento globale, rifugiati ambientali, tecnologie verdi e metalli rari, cibo e industria alimentare, ecc. facendo riferimento a lavori su carta stampata, foto e video-reportage, prodotti filmici.
Si approfondirà inoltre il tema dei rischi e delle vittime del giornalismo ambientale nel mondo.
Saranno invitati alcuni/e giornalisti/e ambientali a raccontare il loro approccio, le loro metodologie e i loro risultati.
In conclusione, si cercherà di chiarire le sfide del giornalismo ambientale, identificando le caratteristiche e le qualità alla base di un buon lavoro d’inchiesta e si inviteranno studenti e studentesse a cimentarsi con un reportage ambientale.

Programma esteso

Prima parte:
- La comunicazione ambientale e le sue dimensioni
- La comunicazione del rischio
- Analisi delle categorie linguistiche
- Le immagini più iconiche dell’ambientalismo
- Gli approcci principali alle problematiche ambientali
- I concetti paradigmatici del dibattito ambientale contemporaneo
- Le principali problematiche ecologiche e la loro presenza nella coscienza pubblica
- Le emozioni emergenti di fronte all’ambiente e alla crisi ecologica e climatica
- Forme del negazionismo ambientale e climatico
- L’importanza di uno spazio pubblico socio-ambientale di discussione.
- La scienza post-normale e il dibattito scientifico
- La partecipazione democratica

Seconda parte
- Lo sviluppo del giornalismo ambientale
- Lo stato dell’informazione ambientale in Italia
- Un percorso tra alcuni dei più interessanti reportage ambientali degli ultimi anni
- Un mestiere pericoloso: testimoni e vittime nell’informazione ambientale
- Incontro con professionisti/e del settore
- Le sfide del giornalismo ambientale
- Le caratteristiche di un buon reportage ambientale
- Accompagnamento alla progettazione dei reportage di studenti e studentesse

Bibliografia

Per la prima parte di Sociologia della comunicazione ambientale
Si sceglierà 2 testi di approfondimento a scelta fra questi tre:

a) Stella Levantesi, I bugiardi del clima. Potere, politica, psicologia di chi nega la crisi del secolo, Laterza, Roma-Bari, 2021.

b) Marco Sbardella, La sostenibilità scomunicata. Cosa stiamo sbagliando e perchè, Maggioli Editore, Sant’Arcangelo di Romagna, 2019.

c) Marco Deriu, Rigenerazione. Per una democrazia capace di futuro, Castelvecchi, Roma, 2022.

Il docente anticiperà inoltre alcuni capitoli del volume in corso di pubblicazione Il clima dell’informazione. Uno spazio pubblico di discussione socio-ambientale tra giornalismo ed ecologia della comunicazione, Castelvecchi, 2023.

Per la seconda parte di Giornalismo e inchiesta ambientale
Gli studenti dovranno progettare e realizzare un’inchiesta ambientale originale su un tema o un evento a scelta, utilizzando tutti gli strumenti a propria disposizione (fonti giornalistiche; fonti scientifiche; report, banche dati, e fonti documentali; interviste e indagini sul campo; immagini o video).

I materiali del corso: slide, video, bibliografia, filmografia, repertori di strumenti per l'approfondimento saranno pubblicati durante il corso sulla piattaforma Elly 2023, http://elly2023.dusic.unipr.it entrando nel sito del corso di “Comunicazione ambientale”.

Metodi didattici

Il corso utilizzerà e integrerà diversi metodi didattici: lezioni frontali; lezioni dialettiche e interattive con sollecitazioni e momenti di discussione; analisi di testi; visione, commento e discussione di filmati e documentari. Il corso prevede inoltre incontri seminariali con studiosi ed esperti del settore del giornalismo e dell’informazione ambientale. Il corso sarà erogato in presenza. Il materiale video e scritto del corso sarà pubblicato sulla piattaforma elly.

Modalità verifica apprendimento

La preparazione dell'esame - sia per frequentanti che per i non frequentanti - si compone di un lavoro propedeutico generale che consiste nel ripassare i temi trattati nel corso (slide e video caricati su Elly), nello studiare due testi di approfondimento e nella preparazione di un reportage ambientale che sarà discusso durante l’esame.

L’esame consisterà dunque in un confronto sui testi di approfondimento scelti e sulla discussione del lavoro di indagine presentato dallo studente/studentessa.

Indicazioni per il reportage ambientale:
Il reportage ambientale di almeno 5/7 cartelle (10.000-14.000 battute spazi compresi) dovrà riportare chiaramente le diverse tipologie di fonti dirette o indirette utilizzate con i relativi rimandi (fonti giornalistiche; fonti scientifiche; report, banche dati, e fonti documentali; interviste e indagini sul campo; immagini o video).
Il lavoro andrà inviato via mail almeno quattro giorni prima dell’appello a marco.deriu@unipr.it e sarà discusso oralmente nella data dell’appello.
Si possono concordare anche lavori di ricerca e approfondimento per piccoli gruppi (2-3 persone max.) purché nel reportage sia chiaramente indicato l’apporto individuale nella scrittura da parte di ciascun partecipante.
Il reportage, che costituisce il fondamento dell'esame, sarà giudicato sulla base dei seguenti criteri:
-coerenza con gli argomenti del corso;
-originalità nel tema o nel taglio di indagine proposto;
-ampiezza e appropriatezza dei riferimenti documentali;
-qualità e originalità delle fonti (la raccolta diretta sul campo di dati, interviste, documenti, immagini sarà valutata maggiormente rispetto a una raccolta basata unicamente su fonti indirette).
-capacità di approfondimento, di problematizzazione e di discussione critica dei risvolti del tema o dell’evento analizzato;
-capacità espositiva e qualità della scrittura.

Per la prima parte si riterrà non sufficiente lo studente o la studentessa che non dimostrerà un’adeguata comprensione della problematica analizzata o dei temi di fondo del corso. Si valuterà: sufficiente o discreto lo studente o la studentessa che dimostrerà di maneggiare con proprietà i termini, i concetti, i dati relativi ai testi analizzati; discreto o buono chi nel studio mostrerà una maggior capacità di approfondimento e rielaborazione critica; molto buono o ottimo chi avrà ampliato lo studio in maniera originale e approfondita. I voti saranno espressi in trentesimi.

Per la seconda parte, si riterrà non sufficiente lo studente o la studentessa che non ha svolto l’indagine e l’inchiesta, che ha utilizzato fonti inadeguate o inaffidabili, o che non dimostrerà un’adeguata comprensione della problematica analizzata o dei temi di fondo del corso. Si valuterà: sufficiente o discreto lo studente o la studentessa che avrà svolto diligentemente l’inchiesta e l’indagine dimostrando di maneggiare con proprietà i termini, i concetti, i dati relativi al proprio soggetto di indagine; discreto o buono chi nel lavoro di inchiesta mostrerà una maggior capacità di documentazione diretta e indiretta e di rielaborazione e analisi critica del materiale raccolto; molto buono o ottimo chi avrà rafforzate l’inchiesta attraverso un lavoro sul campo e la raccolta diretta di dati, informazioni, immagini e testimonianze fornendo una conoscenza originale del tema o dell’evento individuato. I voti saranno espressi in trentesimi.

Altre informazioni

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