SOCIOLOGIA DEI PROCESSI FORMATIVI
cod. 1010246

Anno accademico 2023/24
2° anno di corso - Secondo semestre
Docente
Luca GILIBERTI
Settore scientifico disciplinare
Sociologia dei processi culturali e comunicativi (SPS/08)
Ambito
Discipline storiche, geografiche, filosofiche, sociologiche e psicologiche
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso presenta un’introduzione all’analisi dei processi educativi e dei mondi formativi a partire da un approccio di tipo sociologico. Viene messa in evidenza la natura politica dei processi educativi e la relazione ambivalente tra merito ed equità sociale, così come il ruolo e le modalità mediante le quali le istituzioni scolastiche si confrontano con le disuguaglianze sociali, le disuguaglianze di genere e quelle legate all’origine migratoria degli studenti. Il corso presta una particolare attenzione all’analisi delle subculture giovanili subalterne, delle scuole multiculturali e delle frontiere sociali nell’ambito dei contesti formativi. Alla fine del corso ci si aspetta che le studentesse e gli studenti sappiano muoversi criticamente all’interno di queste prospettive teoriche ed empiriche e sappiano realizzare utili riflessioni nell’applicazione di tali conoscenze alla propria realtà sociale e alle proprie prospettive professionali.

Prerequisiti


Il corso non prevede prerequisiti in particolare, tuttavia si è facilitati se sono stati seguiti in precedenza corsi di area sociologica.

Contenuti dell'insegnamento

Il corso presenta i principali filoni di ricerca e approcci teorici della sociologia dei processi educativi e formativi, soffermandosi sul tema delle disuguaglianze e della riproduzione sociale nei mondi formativi, sia attraverso studi classici che ricerche recenti. In particolare, si privilegia lo studio della scolarizzazione delle subculture giovanili di classe popolare, così come delle traiettorie degli studenti di origine migrante e della costruzione della linea del colore nei mondi educativi da una prospettiva etnografica e qualitativa. Nell’ultima parte del corso si propone la prospettiva teorica dei “border studies” per lo studio dei mondi educativi, analizzando le frontiere sociali che caratterizzano tali contesti e la maniera in cui si strutturano.

Programma esteso

Il corso propone una prima parte relativa all’analisi dei principali filoni di ricerca e approcci teorici della sociologia dei processi educativi e formativi, facendo riferimento a una ricostruzione manualistica, così come a testi di autori classici come Collins e Willis. Si evidenzia il ruolo tutt’altro che neutrale dell’educazione formale nella costruzione delle traiettorie scolastiche e sociali degli studenti; in questa linea, viene presentata la scuola come campo di conflittualità tra gruppi appartenenti a diverse classi sociali e portatori di interessi, valori e obiettivi diversi, così come vengono analizzati gli effetti dell’istruzione nei processi di selezione, assimilazione e ratificazione dello status sociale. Nel corso vengono poi presentate, in una seconda parte, una serie di ricerche recenti legate allo studio delle subculture giovanili di classe popolare nella scuola, all’inserimento delle studentesse e degli studenti di origine migrante, ai processi di stigmatizzazione e razzializzazione nei contesti formativi. Il corso analizza il tema della transizione educativa, in particolare verso l’università, approfondendo il concetto di “first-generation students” (i primi nella propria famiglia a frequentare l’università), una categoria ancora poco usata nel contesto italiano ed europeo, che attraversa diverse dimensioni della realtà sociale e universitaria (classe sociale, origine migratoria, percorso educativo, risorse educative del contesto familiare) e che si presta bene a esaminarne gli intrecci. A partire dall’analisi delle frontiere sociali che prendono forma nei mondi formativi, un ultimo focus del corso presenta la prospettiva concettuale dei “border studies” per lo studio dei mondi educativi, in una linea di ricerca che propone la frontiera come “metodo” e riflette sui confini e sui processi di “inclusione differenziale” a scuola, così come sulle rappresentazioni e gli immaginari che si sono generati attorno alle migrazioni undocumented nell’Europa contemporanea.


Attraverso la possibilità di libera scelta di due saggi da un’ampia lista e di un libro su diverse possibili proposte, le studentesse/gli studenti possono orientare una preferenza sul focus del corso più incline ai propri interessi da poter approfondire per l’esame.

Bibliografia

Romito M., Antonelli F. (2018) Per un’etnografia dei processi di istruzione. Culture, disuguaglianze, dispositivi. Etnografia e Ricerca Qualitativa, 2: 205-224. (Introduzione alla Special Issue 2/2018 Etnografie critiche dei mondi scolastici)

Collins R. (1997) Istruzione e stratificazione: teoria funzionalista e teoria del conflitto. In: Morgagni E. e Russo A. (a cura di) L’educazione in sociologia. Testi scelti. Bologna: Clueb, pp. 197-226.

Willis P. (1997) Il significato di classe della controcultura scolastica. In: Morgagni E. e Russo A. (a cura di) L’educazione in sociologia. Testi scelti. Clueb: Bologna, pp. 293-319.

Due saggi a scelta dalle liste di saggi presenti in Elly (NB: Nel documento sulla piattaforma le indicazioni per effettuare la scelta)

Un libro a scelta tra i due seguenti:
Romito M. (2021) First-Generation Students. Essere i primi in famiglia a frequentare l'università. Roma: Carocci.
Caroselli A. (2022) Palestre di precarietà. Una etnografia delle pratiche conflittuali nella formazione tecnica e professionale. Verona: Ombre Corte.

Oppure un libro a scelta tra i due seguenti:
Giliberti L. (2020) Abitare la frontiera. Lotte neorurali e solidarietà ai migranti sul confine franco-italiano. Ombre Corte: Verona.
Anderlini J., Filippi D. e Giliberti L. (a cura di) (2022) Borderland Italia. Regime di frontiera e autonomia delle migrazioni. DeriveApprodi: Roma.

(NB. Un solo libro in totale a scelta sulle due liste)


I programmi sono gli stessi per studenti frequentanti e non frequentanti.

Metodi didattici


Il corso predilige un approccio centrato sulla partecipazione e la co-produzione del sapere, prevedendo l’uso e l’integrazione di diversi metodi didattici: lezioni frontali; lezioni dialettiche e interattive basate su momenti di discussione; visione di documentari legati alle tematiche in questione e dibattito; incontri seminariali con esperti e membri di associazioni.

Modalità verifica apprendimento

L’esame si sostiene tramite un colloquio orale, in cui le studentesse e gli studenti potranno dimostrare di aver acquisito i principali concetti e teorie della disciplina, di sapere analizzare e argomentare le prospettive e i risultati delle ricerche a scelta, di avere maturato la capacità di ragionare criticamente sui temi studiati. Saranno oggetto d’esame i testi in programma e i materiali presentati durante il corso (slides, documentari, ecc.). La valutazione della prova d’esame avviene secondo i seguenti criteri: conoscenza e comprensione dei contenuti del programma; capacità critiche di analisi, di rielaborazione dei contenuti e di argomentazione delle tematiche studiate; capacità di applicare concetti e teorie della disciplina alle ricerche analizzate e alla propria esperienza; capacità di esporre in modo chiaro e con un linguaggio adeguato.

Altre informazioni

Tutti i materiali del corso, compresi i saggi in pdf (sia quelli obbligatori che quelli a scelta) e la lista dei saggi a scelta, si trovano sulla Piattaforma Elly.

Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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