Obiettivi formativi
Conoscere, comprendere e analizzare teorie e le categorie principali relative ai temi connessi marginalità e devianza;
applicare le conoscenze acquisite nelle pratiche di cura, di consulenza, di relazioni d’aiuto applicando criticamente i differenti contributi teorici appresi;
collocare le direzioni pedagogiche in differenti contesti e tipologie di servizio, a livello relazionale, organizzativo e di coordinamento;
ipotizzare con atteggiamento riflessivo e problematico riconoscendo i rischi conseguenti alle diverse forme di pregiudizio, di condizionamento e stigmatizzazione sociale, culturale e di derive ideologiche;
ricercare categorie alternative per rappresentare la devianza e la marginalità nelle diverse fasi di vita;
conoscere le caratteristiche fondamentali degli interventi educativi per la prevenzione e la riduzione della devianza adolescenziale
Prerequisiti
Nessuno
Contenuti dell'insegnamento
Il corso propone sia una rassegna di modelli teorici per interpretare i concetti di marginalità e devianza, sia prospettive operative che possono essere messe in atto nei contesti educativi. Ci saranno riferimenti particolari
-all’introduzione dei principali filoni teorici e interpretativi che nelle scienze pedagogiche hanno contribuito all’interpretazione di eventi di marginalità e di devianza sociale;
-alla definizione delle specificità, delle competenze e dei contesti che caratterizzano il lavoro pedagogico;
- il lavoro educativo nei contesti della vulnerabilità sociale,
- fare rete nel contrasto alla dispersione scolastica
- lo studio di contesti operativi e di approcci metodologici in cui si può concretizzare l’intervento educativo per ridurre i fenomeni di scarto, disagio, difficoltà, marginalità, con particolare riferimento alle comunità per minori, il carcere, il lavoro di strada. Saranno, quindi, analizzate le coordinate di varie tipologie di intervento anche attraverso testimonianze di esperienze operative.
Programma esteso
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Bibliografia
Bibliografia di riferimento obbligatoria - comune
Barone P., (2011), Pedagogia della marginalità e della devianza. Modelli teorici e specificità minorile, Guerini Scientifica, Milano (con particolare riferimento alle parti da pag. 23 a pag. 136).
Contini M. (2009). Elogio dello scarto e della resistenza. Bologna: CLUEB :con particolare riferimento a introduzione, capitolo 1, capitolo 2 (da pag. 37 a 47), capitolo 4, capitolo 5 + lettura integrale dell’appendice.
Un testo a scelta tra:
Bertolini P., Caronia L. (2015), Ragazzi difficili. Pedagogia interpretativa e linee d'intervento. Milano: Franco Angeli.
Decembrotto L., (2019) Marginalità vissute tra carcere e strada. Analisi, sfide, idee per una progettazione educativa oltre la detenzione, Napoli: LiguoriFriso V. e Decembrotto L. (a cura di) (2018). Università e carcere. Il diritto allo studio tra vincoli e progettualità. Milano: Guerini e Associati.
Freire P. (2002). La pedagogia degli oppressi. Torino: EGA Editore.
Milani, L. e la scuola di Barbiana (2017). Lettera a una professoressa. Edizioni Mondadori.
Sabatano F. (2011). Crescere ai margini. Educare al cambiamento nell’emergenza sociale. Roma: Carocci.
Sabatano F. (2015). La scelta dell'inclusione. Progettare l'educazione in contesti di disagio sociale. Milano: Guerini.
Salinaro Marta, Temporanei permanenti. Migranti e operatori dell’accoglienza: paradossi politici e traiettorie pedagogiche, Foggia: Edizioni del Rosone, 2021
Zizioli E. (2021). Donne detenute. Percorsi educativi di liberazione. FrancoAngeli [ARGOMENTO: la detenzione femminile]
Dozza L., Cerocchi L., (2018), Contesti educativi per il sociale . Progettualità, professioni e setting per il benessere individuale e di comunità. Milano: Franco Angeli. con particolare riferimento ai capitoli (vedi Elly).
Metodi didattici
Lezioni frontali.
Attività di gruppo.
Discussione.
Studio di casi.
Le lezioni si svolgeranno in presenza, nel rispetto degli standard di sicurezza, salvo ulteriori disposizioni. Alcuni eventuali materiali didattici sarà depositato sulla specifica piattaforma ad accesso riservato agli studenti (Elly) e potrà includere - eventualmente - una o più delle seguenti risorse: presentazioni iconografiche, audio-video di supporto o videoregistrazione delle lezioni.
Modalità verifica apprendimento
La prova d'esame (in presenza) consiste in un test scritto composto da alcune domande aperte e alcune domande a risposta chiusa (risposta multipla, vero/falso, completamento, ecc.).
Le performance richieste per un buon esito della prova sono:
- approfondita conoscenza dei testi di studio;
- capacità riflessive e critiche sui contenuti trattati;
- uso corretto e comprensione della lingua italiana (grammatica e sintassi).
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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