Obiettivi formativi
Il corso presenta un’introduzione all’analisi dei processi scolastici e dei mondi educativi a partire da un approccio di tipo sociologico. Analizza in primo luogo i principali concetti, teorie e filoni di ricerca della Sociologia dell’educazione, soffermandosi sulle teorie del conflitto e sul paradigma della riproduzione sociale. Viene analizzata la natura politica e tutt’altro che neutrale dell’educazione formale nella costruzione delle traiettorie scolastiche e sociali e viene approfondito il ruolo della scuola nei processi di riproduzione delle disuguaglianze sociali. Al termine del corso, le studentesse e gli studenti sapranno muoversi tra gli orizzonti concettuali della disciplina, oltre che applicare criticamente le ricerche studiate alle proprie future realtà lavorative.
Prerequisiti
Il corso non prevede prerequisiti in particolare, ma conoscenze sociologiche di base sono utili. Le studentesse e gli studenti, in ogni caso, partecipano al corso avendo già sostenuto l’esame di Sociologia Generale (SPS/07).
Contenuti dell'insegnamento
Il corso è un’introduzione alla Sociologia dell’educazione, che in primis presenta i principali concetti, teorie e filoni di ricerca della disciplina. Attraverso l’uso di testi classici e di ricerche recenti, viene analizzata la scuola come campo di conflittualità tra gruppi appartenenti a diverse classi sociali e portatori di interessi, valori e obiettivi diversi; vengono, al contempo, evidenziati gli effetti dell’istruzione nei processi di selezione, assimilazione e assegnazione dello status sociale. Il corso, in questa linea, analizza il ruolo della scuola nei processi di riproduzione delle disuguaglianze sociali, trattando ricerche relative alle scuole marginalizzate delle classi popolari, così come alle scuole multietniche e ai processi di inclusione/esclusione scolastica degli studenti di origine migrante.
Programma esteso
Il corso analizza i principali concetti, teorie e filoni di ricerca della Sociologia dell’educazione, soffermandosi in particolare sul ruolo del potere nell’educazione formale, sulla sua funzione, sulle teorie del conflitto e della riproduzione sociale. In questo senso, il corso presenta concetti chiave nell’analisi dei mondi educativi come capitale culturale, capitale sociale, habitus, campo o violenza simbolica. Il corso analizza inoltre il rapporto tra scuola e contesto sociale in cui opera ed esplora la relazione scuola-famiglie, oltre che le pratiche scolastiche di orientamento. Vengono presentate una serie di ricerche recenti, in particolare di carattere qualitativo ed etnografico, inerenti i processi di scolarizzazione subalterna delle classi popolari, così come i processi di inclusione/esclusione degli studenti e delle studentesse di origine migrante nelle scuole multietniche, insieme ai processi di razzializzazione e alle pratiche di segregazione verso determinati gruppi sociali. La costruzione dello stigma verso una certa tipología di studenti e studentesse viene analizzata nel corso attraverso le lenti dell’intersezionalità, in cui categorie come razza, classe e genere devono necessariamente essere mobilitate al contempo e analizzate in modo incrociato.
Bibliografia
Weber M. (1997) Tipi di potere e tipi di educazione. In: Morgagni E. e Russo A. (a cura di) L’educazione in sociologia. Testi scelti. Bologna, Clueb: 47-55.
Bourdieu P. (1997) Le disuguaglianze di fronte alla scuola e alla cultura. In: Morgagni E. e Russo A. (a cura di) L’educazione in sociologia. Testi scelti. Bologna, Clueb: 107- 123.
Romito M., Antonelli F. (2018) Per un’etnografia dei processi di istruzione. Culture, disuguaglianze, dispositivi. Etnografia e Ricerca Qualitativa, 2: 205-224. (Introduzione alla Special Issue 2/2018 Etnografie critiche dei mondi scolastici)
Un saggio a scelta da una lista di saggi indicata a inizio corso e caricata su Elly
Un libro a scelta tra i tre seguenti:
Romito M. (2016) Una scuola di classe. Orientamento e disuguaglianza nelle transizioni scolastiche. Milano: Guerini e Associati.
Romito M. (2021) First-Generation Students. Essere i primi in famiglia a frequentare l'università. Roma: Carocci.
Caroselli A. (2022) Palestre di precarietà. Una etnografia delle pratiche conflittuali nella formazione tecnica e professionale. Verona: Ombre Corte.
I programmi sono gli stessi per studenti frequentanti e non frequentanti.
Metodi didattici
Il corso predilige un approccio centrato sulla partecipazione e la co-produzione del sapere, prevedendo l’uso e l’integrazione di diversi metodi didattici: lezioni frontali; lezioni dialettiche e interattive basate su momenti di discussione; visione di documentari legati alle tematiche in questione e dibattito; incontri seminariali con esperti e membri di associazioni.
Modalità verifica apprendimento
L’esame si sostiene tramite un colloquio orale, in cui le studentesse e gli studenti potranno dimostrare di aver acquisito i principali concetti e teorie della disciplina, di sapere analizzare e argomentare le prospettive e i risultati delle ricerche a scelta, di avere maturato la capacità di ragionare criticamente sui temi studiati. Saranno oggetto d’esame i testi in programma e i materiali presentati durante il corso (slides, documentari, ecc.). La valutazione della prova d’esame avviene secondo i seguenti criteri: conoscenza e comprensione dei contenuti del programma; capacità critiche di analisi, di rielaborazione dei contenuti e di argomentazione delle tematiche studiate; capacità di applicare concetti e teorie della disciplina alle ricerche analizzate e alla propria esperienza; capacità di esporre in modo chiaro e con un linguaggio adeguato.
Altre informazioni
Tutti i materiali del corso, compresi i saggi in pdf (sia quelli obbligatori che quelli a scelta) e la lista dei saggi a scelta, si trovano sulla Piattaforma Elly.
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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