L'EDUCAZIONE NELLA FILOSOFIA ANTICA
cod. 1008052

Anno accademico 2021/22
1° anno di corso - Secondo semestre
Docente
- Franco DE CAPITANI
Settore scientifico disciplinare
Storia della filosofia antica (M-FIL/07)
Field
Attività formative affini o integrative
Tipologia attività formativa
Affine/Integrativa
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Scopo dell’insegnamento è fornire un quadro più completo possibile del pensiero educativo e filosofico presente nell’intero arco della filosofia antica, che, notoriamente, va dal VI secolo avanti Cristo al V-VI secolo dopo Cristo, sia in ambito pagano che cristiano. Saranno prese in considerazione le elaborazioni educative presenti e consolidatesi nella paidéia antica e volte alla formazione dell’uomo e del cittadino antico. Perciò parleremo dell’educazione medica, di quella scientifica in generale, dell’educazione: logica, psicologica, metafisica, fisica e morale che i vari autori e le varie scuole filosofiche hanno elaborato nel corso dei periodi cosiddetti: presocratico, socratico, classico di Platone e Aristotele, sino al periodo ellenistico, epicureo, stoico, scettico, medioplatonico e neoplatonico, sia pagano che cristiano, per giungere a Proclo e Simplicio.

Prerequisiti

Nessun prerequisito è richiesto

Contenuti dell'insegnamento

ARGOMENTO:
L'EDUCAZIONE "FISICA" NELLA FILOSOFIA ANTICA
Tempo, spazio, mutamento, materia, elementi, cause, atomi, principio attivo e principio passivo, mondo lunare, mondo sublunare, mondo sensibile. Sono questi i principali argomenti affrontati dall’ambito “fisico” della filosofia antica. Tale tema nasce alle origini del pensiero filosofico, nel periodo cosiddetto Presocratico, durante il quale, sia studiosi “monisti”, che “pluralisti”, quali Talete, Anassimandro, Anassimene, Eraclito, o Empedocle e Anassagora introducono termini come: acqua, aria, terra e fuoco i quali qualificano ‘il’ o ‘i’ principi originari dell’universo nella sua interezza. Pitagora attribuirà il principio delle cose ai “numeri”, concepiti in maniera aritmo- geometrica; mentre gli Atomisti Leucippo e Democrito parleranno di “atomi”, dotati di grandezza, forma e peso. Con Platone la materia assume una connotazione del tutto passiva, caotica e disordinata, ma necessaria, non-essere, potenza, la quale fronteggia il mondo della vera realtà che è quella delle idee. Per dare ordine a questo caos originario nel "Timèo" si giunge ad ipotizzare un Artefice divino, il Demiurgo. E il tempo per lui non è altro che una immagine mobile dell’eterno. Inoltre lo spazio sensibile è costituito dai classici quattro elementi, concepiti, alla maniera pitagorica, come poliedri regolari su base triangolare. Aristotele è il vero studioso del mondo fisico dell’antichità. Le sue opere riguardano gli animali, le piante, il cielo, la meteorologia, la generazione e la corruzione, il senso, la memoria, il sonno, i sogni, la lunghezza e la brevità della vita, ad es. nei “Parva naturalia”, nella “Fisica”, nel “De coelo”, nel “De generatione et corruptione”. Per lui il movimento è il passaggio dalla potenza all’atto e il tempo non è altro che la misura del movimento secondo il prima e il poi. Nel periodo ellenistico-romano le due filosofie dominanti sono: l’Epicureismo e lo Stoicismo. Entrambe sono filosofie sensiste e materialiste. Per Epicuro la fisica viene ripresa dall’atomismo di Democrito, con un correttivo importante sulla caduta degli atomi che costituiscono l’universo. Vale a dire in essa viene introdotta la “parenclisis”, la deviazione degli atomi dalla caduta libera verticale, per giustificare la libertà della scelta. Per lo Stoicismo esiste un Principio attivo, il Fuoco artefice e provvidente che crea l’universo modellando il principio passivo della materia. Tutto è Fato e necessità. Giunto “il grande anno” il mondo viene distrutto dal fuoco, ma torna tale e quale nel ciclo dell’eterno ritorno. Per Plotino l’universo sensibile deriva dal decadimento necessario dell’Anima del mondo sino all’ultima frangia dell’essere che è la materia. In Agostino il mondo non è più emanato dalla triade intelligibile plotiniana, ma creato liberamente da Dio dal nulla: “ex nihilo sui et subiecti” ed ha diversi gradi di perfezione, tutti buoni. Il tempo è, sia tempo cosmologico, sia “distensio animi”.

Programma esteso

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Bibliografia

TESTI OBBLIGATORI:
-lettura almeno di un manuale per le scuole superiori sulla filosofia "fisica" Antica, da Talete a sant’Agostino ( in mancanza del proprio, suggerirei: REALE-ANTISERI, Storia delle idee filosofiche., vol. I, La Scuola, Brescia );
- lezioni ed esercitazioni in aula o via internet.

TESTI FACOLTATIVI:

A titolo informativo elenco alcune delle principali storie della filosofia
Antica, di livello universitario, disponibili in lingua italiana:

L. ROBIN, Storia del pensiero greco, Mondadori, Milano 1978 ss.;
G. REALE, Storia della filosofia Antica ( ve ne sono varie edizioni: da
quella, in cinque volumi, edita da Vita e Pensiero, Milano 1990 ss., a
quella, in unico volume, intitolata Storia della filosofia greca e romana,
edita da Bompiani, Milano 2004 ss. );
N. ABBAGNANO – G. FORNERO, Storia della filosofia Antica., Utet,
Torino 2017 ss.;
AA. VV., Storia della filosofia Antica, in 4 voll., a cura, rispettivamente, di M. BONAZZI, F. TRABATTONI, E. SPINELLI, R. CHIARADONNA, Carocci, Roma 2016-2018 ss.;
A. KENNY, Nuova Storia della filosofia occidentale, vol. 1, Filosofia Antica, Einaudi, Torino 2012 ss.;
E. LAMANNA, Storia della filosofia Antica, Le Monnier, Firenze 1989 ss.;
L. GEYMONAT, Storia del pensiero filosofico e scientifico, vol. I, Garzanti, Milano 1970 ss.;
F. ADORNO, La filosofia antica, Feltrinelli, Milano 1977 ss.;
G. DE RUGGIERO, Storia della filosofia antica, Universale Laterza, 2 voll., Laterza, Bari 1980 ss.
Potrebbero essere utili anche alcune antologie di passi commentati sulla filosofia antica. Ne cito solo due:
M. BONAZZI, L. CARDULLO, G. CASERTANO, E. SPINELLI, F. TRABATTONI ( a cura di ), Filosofia Antica, Cortina, Milano 2005 ss.;
D. PESCE, Testi di filosofia Antica., vol. I della sua Storia della filosofia,
Principato, Firenze 1995 ss.

Metodi didattici

Lezioni frontali e, se possibile, seminariali, con discussioni di testi e temi specifici del corso via internet; e presentazione, sempre via internet, di capitoli o parte dei libri in bibliografia.

Modalità verifica apprendimento

Prova orale. Criteri di valutazione: le soglie del 18, del 24, del 27, del 30, del 30 e lode saranno raggiunte, rispettivamente, in seguito ad una: sufficiente, discreta, buona, ed ottima comprensione delle tematiche trattate; e ad una simile sufficiente, discreta, buona, ottima chiarezza espositiva e competenza nell’uso del lessico specialistico. La soglia della lode dovrà aggiungere elementi di originalità o di particolare approfondimento delle tematiche trattate.

Altre informazioni

Programma e modalità di verifica degli apprendimenti sono uguali per studenti frequentanti e non frequentanti.