Obiettivi formativi
Al termine del corso lo studente deve essere in grado di: conoscere i principi fondamentali del diritto sindacale, del rapporto di lavoro individuale, e la regolamentazione del mercato del lavoro; comprendere la distinzione tra subordinazione e autonomia; conoscere i diritti del lavoratore, e i poteri e le prerogative del datore di lavoro; conoscere i modelli negoziali tramite i quali si realizza l’assunzione della forza lavoro; comprendere le principali criticità legate allo svolgimento e all’estinzione del rapporto di lavoro.
Prerequisiti
nessuno
Contenuti dell'insegnamento
Il corso riguarda i principali istituti giuridici del diritto sindacale e del rapporto di lavoro. Il programma si articola sui seguenti punti: storia ed evoluzione del diritto sindacale; la libertà sindacale; l’organizzazione sindacale e gli organismi sindacali di rappresentanza collettiva dei lavoratori all’interno dell’azienda; i diritti sindacali; il contratto collettivo; lo sciopero; storia ed evoluzione della disciplina del rapporto del lavoro; lavoro subordinato, parasubordinato e autonomo; la costituzione e l’amministrazione del rapporto di lavoro; poteri e doveri delle parti; recesso e licenziamento; le tipologie contrattuali flessibili; organizzazione e disciplina del mercato del lavoro.
Programma esteso
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Bibliografia
Gaeta L. (2020), Appunti dal corso di diritto del lavoro, Giappichelli, Torino. In particolare, le seguenti parti: capitoli I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XIV, XV, XVI, XVII, XVIII, XX, XXI.
Metodi didattici
Il corso si articola su lezioni frontali. Durante le lezioni verranno evidenziate le caratteristiche di ogni istituto e discusse le principali questioni legate alla loro applicazione e agli eventuali orientamenti giurisprudenziali.
Modalità verifica apprendimento
L’accertamento del raggiungimento degli obiettivi del corso avviene tramite un esame scritto. Le domande, a risposta multipla o aperta, saranno finalizzate a verificare la conoscenza e la comprensione dei contenuti del corso; la conoscenza dell’elaborazione dottrinaria e giurisprudenziale degli istituti trattati; la capacità di risoluzione di casi concreti; l’uso di un appropriato linguaggio tecnico-giuridico.
L’esame si intende superato quando lo studente abbia risposto correttamente ad almeno 18 domande su 30.
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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