Obiettivi formativi
Obiettivi formativi:
1. Conoscere le premesse teoriche, culturali e metodologiche della pedagogia speciale del modello italiano alle disabilità.
2. Conoscere le dimensioni (limiti e potenzialità) dell'integrazione e le prospettive inclusive, sociali e istituzionali, di una persona con disabilità.
3. Conoscere le distinzioni dei concetti e dei termini fra deficit ed handicap, le logiche delle buone prassi, le reti sociali e istituzionali e i riferimenti metodologici per impostare comunicazioni, interventi e progetti.
4. Conoscere i principali sistemi di classificazione promossi dall'OMS per la costruzione delle relazioni d'aiuto e degli interventi, educativi e sociali, rapportandosi alla persona con disabilità e al suo contesto di appartenenza
5. Conoscere e attivare modalità di collaborazione
- cooperazione interdisciplinare e inter istituzionale per affrontare le disabilità.
6. Conoscere gli strumenti operativi di intervento.
7. Saper attivarsi alla ricerca di materiale interdisciplinare attinente alle situazioni da esaminare e da affrontare.
8. Dare importanza alla documentazione funzionale ai casi trattati e collegata alla conoscenza dei contesti culturali e di appartenenza nonché istituzionali della persona con disabilità.
Prerequisiti
NO
Contenuti dell'insegnamento
Contenuti:
1. L'epistemologia della Pedagogia speciale
La disabilità, i deficit e le situazioni di handicap.
La Pedagogia speciale e la prospettiva dell'integrazione, i contesti di vita e le pratiche anche le buone pratiche nei contesti sociali e istituzionali.
2. la Pedagogia Speciale e il progetto di vita.
Gli strumenti scolastici e degli interventi sociali in una prospettiva inclusiva per curare gli apprendimenti.
Ruoli e funzioni dell'educatore
sociale:
- la conquista delle autonomie,
- lo sviluppo delle reti di sostegno
- l'organizzazione dei contesti di vita
3. La costruzione di un progetto
- ascoltare e approfondire la condizione di una persona;
- l'osservazione analisi dei bisogni;
- la costruzione di una mappa delle risorse.
4. Gli strumenti legislativi
La legge di riferimento, detta anche “legge quadro”, è la legge n. 104 del 1992, che contiene dispositivi in riferimento a tutto l'arco della vita;
La legge 68/1999 per il diritto al lavoro dei disabili.
Gli strumenti legislativi devono diventare non tanto uno strumento di segreteria quanto uno strumento educativo.
5. Gli strumenti operativi
-la capacità di comunicare,
- la capacità di costruire dei codici linguistici condivisi,
la capacità di memorizzare e di riformulare.
Gli strumenti operativi, in tal senso, sono numerosi e hanno bisogno di una consultazione non esaustiva, una volta per tutte, ma di conoscere quali sono le possibili banche dati a cui attingere per sviluppare gli strumenti secondo i contesti e le necessità.
6. Analisi di casi
E' utile avere confidenza con quelle che sono le documentazioni correnti dei casi, li chiamiamo così, e che hanno la possibilità di diverse letture a seconda delle professioni o dei ruoli che ciascuno ha. Diversa sarà l'analisi di un caso che parte da una documentazione di un familiare da quella della documentazione di un servizio sociale o di una figura professionale come il neuropsichiatra.
Programma esteso
Pedagogia speciale 2018-19
Dimitris Argiropoulos
Contenuti:
1. L'epistemologia della Pedagogia speciale
La disabilità, i deficit e le situazioni di handicap.
La Pedagogia speciale e la prospettiva dell'integrazione, i contesti di vita e le pratiche anche le buone pratiche nei contesti sociali e istituzionali.
2. la Pedagogia Speciale e il progetto di vita.
Gli strumenti scolastici e degli interventi sociali in una prospettiva inclusiva per curare gli apprendimenti.
Ruoli e funzioni dell'educatore
sociale:
- la conquista delle autonomie,
- lo sviluppo delle reti di sostegno
- l'organizzazione dei contesti di vita
3. La costruzione di un progetto
- ascoltare e approfondire la condizione di una persona;
- l'osservazione analisi dei bisogni;
- la costruzione di una mappa delle risorse.
4. Gli strumenti legislativi
La legge di riferimento, detta anche “legge quadro”, è la legge n. 104 del 1992, che contiene dispositivi in riferimento a tutto l'arco della vita;
La legge 68/1999 per il diritto al lavoro dei disabili.
Gli strumenti legislativi devono diventare non tanto uno strumento di segreteria quanto uno strumento educativo.
5. Gli strumenti operativi
-la capacità di comunicare,
- la capacità di costruire dei codici linguistici condivisi,
la capacità di memorizzare e di riformulare.
Gli strumenti operativi, in tal senso, sono numerosi e hanno bisogno di una consultazione non esaustiva, una volta per tutte, ma di conoscere quali sono le possibili banche dati a cui attingere per sviluppare gli strumenti secondo i contesti e le necessità.
6. Analisi di casi
E' utile avere confidenza con quelle che sono le documentazioni correnti dei casi, li chiamiamo così, e che hanno la possibilità di diverse letture a seconda delle professioni o dei ruoli che ciascuno ha. Diversa sarà l'analisi di un caso che parte da una documentazione di un familiare da quella della documentazione di un servizio sociale o di una figura professionale come il neuropsichiatra.
Bibliografia:
Bibliografia:
0. Il diario di Anne Frank, edizioni La meridiana, 2017
(formato in simboli accessibile e pensati per i giovani adulti con disabilità cognitiva)
1. Marisa Pavone, L’inclusione educativa. Indicazioni pedagogiche per la disabilità, Mondadori, 2014.
2. Andrea Canevaro, Il ragazzo selvaggio. Handicap, identità, educazione. EDB,Edizioni Dehoniane Bologna,2017
3. A. Contardi, Verso l'autonomia. Percorsi educativi per ragazzi con disabilità intellettiva, Carocci, Roma, 2004.
4. Mario Paolini, Chi sei tu per me? Persone con disabilità e operatori nel quotidiano, Erickson, trento, 2009.
5. Senofonte Nicolli (a cura di) Narrare la scuola. Insegnanti riflessivi e documentazione Edizioni Asterios, Trieste, Giugno 2018
Obiettivi formativi:
1. Conoscere le premesse teoriche, culturali e metodologiche della pedagogia speciale del modello italiano alle disabilità.
2. Conoscere le dimensioni (limiti e potenzialità) dell'integrazione e le prospettive inclusive, sociali e istituzionali, di una persona con disabilità.
3. Conoscere le distinzioni dei concetti e dei termini fra deficit ed handicap, le logiche delle buone prassi, le reti sociali e istituzionali e i riferimenti metodologici per impostare comunicazioni, interventi e progetti.
4. Conoscere i principali sistemi di classificazione promossi dall'OMS per la costruzione delle relazioni d'aiuto e degli interventi, educativi e sociali, rapportandosi alla persona con disabilità e al suo contesto di appartenenza
5. Conoscere e attivare modalità di collaborazione
- cooperazione interdisciplinare e inter istituzionale per affrontare le disabilità.
6. Conoscere gli strumenti operativi di intervento.
7. Saper attivarsi alla ricerca di materiale interdisciplinare attinente alle situazioni da esaminare e da affrontare.
8. Dare importanza alla documentazione funzionale ai casi trattati e collegata alla conoscenza dei contesti culturali e di appartenenza nonché istituzionali della persona con disabilità.
Metodi didattici
Lezioni frontali, presentazione e analisi di casi, filmati, illustrazione di documenti istituzionali.
Altre Informazioni:
Per gli studenti non frequentanti: Il programma rimane invariato e devono utilizzare gli stessi testi presentati nella bibliografia.
Gli studenti e le studentesse con difficoltà dovute a disabilità e/o DSA sono invitati a prendere contatto con il docente durante lo svolgimento delle attività didattiche presentandosi all'orario di ricevimento.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esame scritto consistente in:
1. la produzione di una relazione scritta relativa ad uno degli argomenti di Pedagogia speciale presentati durante le lezioni oppure tratti dallo studio dei testi indicati nella bibliografia, La tematica della relazione dovrebbe essere liberamente scelta dagli studenti, approfondendone gli aspetti della sua complessità, l'importanza e le dimensioni pedagogiche.
La relazione va presentata stampata in sede d'esame.
2. somministrazione di un questionario con domande a risposta multipla e domande a risposta aperta, relative ai temi della Pedagogia speciale
Bibliografia
Bibliografia:
0. Il diario di Anne Frank, edizioni La meridiana, 2017
(formato in simboli accessibile e pensati per i giovani adulti con disabilità cognitiva)
1. Marisa Pavone, L’inclusione educativa. Indicazioni pedagogiche per la disabilità, Mondadori, 2014.
2. Andrea Canevaro, Il ragazzo selvaggio. Handicap, identità, educazione. EDB,Edizioni Dehoniane Bologna,2017
3. A. Contardi, Verso l'autonomia. Percorsi educativi per ragazzi con disabilità intellettiva, Carocci, Roma, 2004.
4. Mario Paolini, Chi sei tu per me? Persone con disabilità e operatori nel quotidiano, Erickson, trento, 2009.
5. Senofonte Nicolli (a cura di) Narrare la scuola. Insegnanti riflessivi e documentazione Edizioni Asterios, Trieste, Giugno 2018
Metodi didattici
Lezioni frontali, presentazione e analisi di casi, filmati, illustrazione di documenti istituzionali.
Modalità verifica apprendimento
Esame scritto consistente in:
1. la produzione di una relazione scritta relativa ad uno degli argomenti di Pedagogia speciale presentati durante le lezioni oppure tratti dallo studio dei testi indicati nella bibliografia, La tematica della relazione dovrebbe essere liberamente scelta dagli studenti, approfondendone gli aspetti della sua complessità, l'importanza e le dimensioni pedagogiche.
La relazione va presentata stampata in sede d'esame.
2. somministrazione di un questionario con domande a risposta multipla e domande a risposta aperta, relative ai temi della Pedagogia speciale
Altre informazioni
Per gli studenti non frequentanti: Il programma rimane invariato e devono utilizzare gli stessi testi presentati nella bibliografia.
Gli studenti e le studentesse con difficoltà dovute a disabilità e/o DSA sono invitati a prendere contatto con il docente durante lo svolgimento delle attività didattiche presentandosi all'orario di ricevimento.
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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