LABORATORIO DI FISICA 3 MOD. 1
cod. 1004056

Anno accademico 2017/18
3° anno di corso - Primo semestre
Docente
Settore scientifico disciplinare
Fisica della materia (FIS/03)
Field
Microfisico e della struttura della materia
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
62 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Modulo dell'insegnamento integrato: LABORATORIO DI FISICA 3

Obiettivi formativi

Al termine del corso ci si attende che lo studente sia in grado di:- Comprendere i concetti basilari della fisica moderna. (1.o descrittore di Dublino)- Acquisire la consapevolezza dei diversi gradi di difficoltà che comporta ideare e progettare ed eseguire un nuovo esperimento, e quindi affrontare e risolvere tutte le problematiche che si presentano. (2.o descrittore di Dublino)- Sviluppare una sensibilità a valutare le tecniche sperimentali più adeguate, nonché gli ordini di grandezza delle variabili in gioco. (3.o descrittore di Dublino)- Produrre una relazione scritta che riporti in maniera analitica e critica lo svolgimento ed i risultati di una semplice esperienza. Sapere trattare oralmente i medesimi temi. (4° descrittore di Dublino)- Apprendere come condurre gli esperimenti in autonomia. (5° descrittore di Dublino)

Prerequisiti

Laboratorio di Fisica 1,
Laboratorio di Fisica 2

Contenuti dell'insegnamento

si veda la piattaforma ELLY

Programma esteso

Gli esperimenti disponibili sono elencati dettagliatamente sul portale Elly, insieme alle relative dispense. Questa è un riassunto statico.

- Millikan: classico esperimento, presentato in versione didascalica, permette di calcolare con una certa approssimazione il valore della carica elettrica elementare.
- Effetto fotoelettrico: esperimento classico in versione didascalica, permette di osservare la natura corpuscolare della radiazione elettromagnetica e di misuare la costante di Planck, note le righe spettrali della sorgente a mercurio ed il valore della carica elementare.
- Thomson: esperimento classico, in versione didascalica, permette- pur con molta imprecisione- di valutare il rapporto e/m o “carica specifica” dell’elettrone.
- Franck-Hertz: il classico esperimento in versione didascalica, ulteriormente automatizzato dallo Staff dei Laboratori Didattici, permette di evidenziare la quantizzazione dei livelli energetici dell’atomo. Questo esperimento fornisce inoltre un esempio di spettroscopia non convenzionale.
- Corpo nero visibile: si dovrà misurare l'intensità luminosa emessa da un corpo nero di temperatura tra 800K e 3300K. In una seconda fase, confrontandosi con diverse difficoltà sperimentali, sarà poi possibile tentare di caratterizzarne la curva spettrale (Planckiana) nel range di lunghezze d'onda dal visibile al vicino infrarosso.
- Spettroscopia d'assorbimento UV-vis: gli studenti si familiarizzano con lo spettrofotometro ed i suoi limiti verificando la legge di Lambert-Beer. In seguito si possono eseguire diversi esperimenti di cinetica su sistemi fisici in evoluzione (diffusione di ioni in soluzione, fotoisomerizzazione molecolare, ecc).
- Spettroscopia di fluorescenza: si studia la fluorescenza di un fluoroforo in funzione della sua oncentrazione, evidenziando i diversi regimi. E' fortemente consigliabile avere già svolto l'esperienza della spettroscopia d'assorbimento UV-visible.
- Moto Browniano: misura dell’agitazione termica di particelle colloidali di dimensione micrometrica sospese in acqua (proprietà rilevanti in un file presente nell'archivio del materiale didattico) tramite microscopio ottico, telecamera digitale e PC usato in ambiente Matlab. Misurato lo spostamento quadratico medio delle particelle in funzione del tempo trascorso, tramite l’analisi di Einstein, è possibile ricavare una stima del numero di Avogadro.
- Cristalli liquidi: gli studenti, una volta familiarizzati con il microscopio ottico polarizzatore, osservano il comportamento della birifrangenza di alcuni sistemi liquido cristallini e/o polimerici, in funzione della temperatura e del campo elettrico applicato in una cella che sara' stata da loro all'uopo costruita.
- Misura della viscosità in una transizione di gelificazione. Tramite un pendolo a torsione, a lettura ottica che gli studenti dovranno sviluppare ed ottimizzare, si misurerà la viscosità di alcune soluzioni che transiscono allo stato di gel.
- Misura della transizione percolativa in una miscela granulare assimilabile ad un frattale: si tratta di una misura di trasporto in un mezzo granulare. Si misura la conducibilità elettrica (DC o AC, con 2 o con 4 punte) in una serie di pastiglie preparate mischiando una polvere conduttiva (rame) ed una isolante in proporzione variabile.

Bibliografia

Tutte le esperienze sono corredate di una specifica dispensa, disponibile sulla piattaforma ELLY.
Agli studenti vengono proposti alcuni articoli originali (ad es. di Millikan, di Einstein, di Perrin) nonché i manuali dei diversi strumenti.
Inoltre, alcuni temi di particolare interesse sono suscettibili di approfondimento su questi testi, disponibili anche nella Biblioteca di Dipartimento:
- Horowitz and Hill. The Art of Electronics, Cambridge University Press
- R.A.L. Jones Soft Condensed Matter. Oxford University Press

Metodi didattici

Il Corso inizia con alcune lezioni comuni a tutti gli studenti, in cui si tratteggiano le basi concettuali degli esperimenti disponibili, evidenziando le possibili difficoltà sperimentali e gli accorgimenti per superarle.

Seguono quindi le sessioni di laboratorio, in cui gli studenti, riuniti in gruppi di 2 o 3, dovranno svolgere 2 o 3 esperimenti nell'arco del semestre.

Modalità verifica apprendimento

La valutazione del 1.o modulo consiste in un colloquio, in cui si discutono le relazioni delle esperienze svolte. Tipicamente questo colloquio si tiene nella sessione di febbraio. (mentre un secondo colloquio, relativo alle attività del 2.o modulo, nella sessione estiva)
NB: Il voto finale del corso è la media aritmetica dei due voti conseguiti nei due colloqui dei due moduli.

Altre informazioni

Per l'analisi dei dati sperimentali è vivamente consigliato che gli studenti imparino a usare efficientemente Matlab.

Per alcune esperienze si renderà necessario saper usare un minimo di strumentazione elettronica per l'acquisizione di segnali, ad esempio un computer dotato di scheda acquisizione dati (ADC).

Diverse esperienze richiedono ormai l'acquisizione digitale ed il processamento di filmati ed immagini fotografiche e/o microfotografiche. Le procedure per estrarre dei parametri fisici ed in generale informazioni quantitative in ambiente Matlab sono descritte nel tutorial presente nell'archivio materiale didattico.

Gli studenti sono invitati a tenere un “libro di bordo” accurato ed aggiornato, dove annotare tutte le osservazioni che possano servire a descrivere o a ripetere l’esperimento. Inoltre, è utile che ciascun gruppo si ri-incontri nel corso della settimana per fare il punto della situazione e/o chiedere chiarimenti al docente, disponibile su appuntamento anche al di fuori dell'orario di laboratorio.