Obiettivi formativi
Il corso è rivolto a chi possiede già competenze e conoscenze specifiche in ambito medievistico. Esso mira a rafforzare e approfondire la capacità di giudizio critico, informato e autonomo dello studente (in special modo in ambito medievistico), le sue capacità di comunicazione e di apprendimento (3°, 4° e 5° Descrittore di Dublino). In particolare, il corso si propone di far acquisire allo studente le seguenti conoscenze e capacità di comprensione (1° Descrittore di Dublino): 1.1) conoscenza approfondita del pensiero filosofico, teologico e scientifico medievale; 1.2) capacità di lettura e comprensione approfondita e comparativa dei testi classici della filosofia medievale, in lingua originale e in traduzione italiana; 1.3) valutazione critica e confronto tra diverse interpretazioni dei testi. Il corso mira altresì a far raggiungere allo studente le seguenti capacità di applicazione delle conoscenze e capacità di comprensione acquisite (2° Descrittore di Dublino): 2.1) elaborazione di relazioni scritte ed esercitazioni orali svolte in modo storicamente documentato e filosoficamente argomentato, volte ad applicare le metodologie acquisite; 2.2) applicazione alle problematiche contemporanee delle metodologie, delle conoscenze e delle tecniche argomentative elaborate dalla tradizione storico-filosofica.
Prerequisiti
Nessun prerequisito specifico. E' tuttavia raccomandata la conoscenza del latino e una buona conoscenza della storia della filosofia in generale e di quella antica e medievale in particolare.
Contenuti dell'insegnamento
Titolo: "Il problema degli universali e la filosofia medievale". La prima parte del corso è caratterizzata da lezioni frontali, nelle quali sarà ricostruita la genesi del problema degli universali e saranno presentate le principali soluzioni medievali al riguardo. La seconda parte del corso avrà invece carattere seminariale: si terranno alcuni seminari di lettura e approfondimento su autori e aspetti specifici del problema degli universali. I seminari richiedono la partecipazione attiva degli studenti e saranno condotti in collaborazione con alcuni colleghi italiani e stranieri.
Programma esteso
Il problema degli universali è stato spesso considerato dalla storiografia medievistica come il tema dominante e caratteristico della riflessione filosofica medievale. Esso riguarda differenti campi della filosofia, dalla metafisica all'epistemologia e alla semantica. Il corso intende riconsiderare questo problema e le sue implicazioni filosofiche e storiografiche attraverso la lettura e l'analisi di alcuni fondamentali testi aristotelici e di alcuni significativi commenti medievali al riguardo. Il periodo preso in considerazione sarà il cosiddetto medioevo classico, da Tommaso d'Aquino a Guglielmo di Ockham. Il corso alternerà lezioni frontali e seminari, e prevede l'intervento di alcuni relatori esterni.
Bibliografia
Bibliografia di riferimento e di esame:
1) A. de Libera, "La querelle des universaux: de Platon a la fin du Moyen Age", Paris 1996 (tr. it. R. Chiaradonna, "Il problema degli universali: da Platone alla fine del Medioevo", Scandicci 1999).
2) B. Maioli, "Gli universali. Alle origini del problema", Roma 1973.
3) B. Maioli, "Gli universali. Storia antologica del problema, da Socrate al XII secolo", Roma 1974.
4) "Documenti e Studi sulla Tradizione Filosofica Medievale", voll. XVIII-XIX (2007-2008).
Altri riferimenti bibliografici e i testi latini su cui verterà il corso saranno indicati e distribuiti durante le lezioni.
Metodi didattici
Lezioni orali. Durante le lezioni saranno discussi i temi che costituiscono i contenuti generali del corso. Le lezioni saranno affiancate da seminari riservati alla lettura di testi e alla discussione dei punti problematici del corso, e da seminari di ricerca e approfondimento, durante i quali gli studenti saranno chiamati a partecipare attivamente.
Modalità verifica apprendimento
Le conoscenze e le capacità di comprensione e applicazione delle conoscenze acquisite saranno verificate attraverso due modalità:
1) in itinere: stesura di una prova scritta nella quale lo studente dovrà cimentarsi con l'analisi storico-filosofica di un testo, di un problema o di un articolo specialistico.
La prova scritta mira a verificare la capacità dello studente di applicare le conoscenze e le capacità di comprensione acquisite e di redigere un testo scritto secondo standard scientifici internazionali.
Lo studente è tenuto a presentare e discutere oralmente l'elaborato scritto.
2) verifica finale: esame orale a partire dai testi della bibliografia, con discussione dell'elaborato scritto.
L'esame finale mira a verificare il grado di approfondimento delle conoscenze e capacità acquisite dallo studente. Durata media dell'esame circa un'ora. La tipologia delle domande è determinata dagli aspetti della preparazione e della formazione dello studente che si intendono verificare. In particolare, l'esame orale mira a verificare: 1) il grado di approfondimento delle conoscenze storiche e filosofiche, sia per quanto riguarda le fonti primarie sia per quanto riguarda la letteratura secondaria; 2) la capacità dello studente di valutare e comparare testi, interpretazioni di testi e posizioni storiografiche; 3) la capacità di comprensione, contestualizzazione e analisi di un testo filosofico.
Il voto finale è espresso in trentesimi ed è la risultante della prova scritta e dell'esame orale. Per ottenere la sufficienza è necessario aver raggiunto la sufficienza in entrambe le prove. Per la prova scritta, la sufficienza sarà determinata considerando quattro parametri: 1) chiarezza e accuratezza espositiva; 2) grado di documentazione testuale, storico-filosofica e storiografica; 3) rigore logico; 4) capacità di argomentazione e di approfondimento filosofico. Per la prova orale, la sufficienza sarà determinata considerando tre parametri: 1) ordine e accuratezza espositiva; 2) capacità di ragionamento critico e autonomia di giudizio; 3) capacità di comprensione e analisi di un testo filosofico.
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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