Obiettivi formativi
Lo studente, attraverso l'apprendimento degli Strumenti giuridici della persona, viene a conoscere le problematiche relative ai soggetti deboli fruitori dei Servizi sociali e gli strumenti approntati dall'ordinamento giuridico per tutelare tali soggetti. Da evidenziare l'organizzazione e i procedimenti con cui si effettua tale sostegno oltre all'apporto fornito al giudice dagli operatori sociali. Questi professionisti infatti rendono attuabile l'operato dei magistrati. Bisogna quindi metterli nelle condizioni di svolgere questo compito così delicato e rilevante per una società che si vuole definire civile.
Contenuti dell'insegnamento
Cenni generali sull'ordinamento giuridico, le fonti e la struttura statale con particolare riguardo ai poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario). Linee guida sul diritto di famiglia con le principali novità del "corpus juris" composto dalla l. 219/2012 e dal d. lgs. 154/2013 sulla "nuova" filiazione. Cenni sulla separazionepersonale e sul divorzio stragiudiziali ex artt. 6 e 12 della l. 162/2014, nonché sul c.d. divorzio breve di cui alla l. 55/2015. Esame della legge Cirinnà (l. 76/20016) sulle Unioni civili e sulle Convivenze di fatto.
A sostegno giuridico delle persone con fragilità saranno presi in esame:
i diritti minorili tra autonomia e protezione all’interno della famiglia (anche in crisi) e nella società. La tutela del minore straniero non accompagnato. Il diritto alla continuità affettiva dei minori in affido familiare ex l. 173/2015. Il diritto ad una famiglia sostitutiva (l' adozione legittimante nazionale e internazionale); Adozione non legittimante ex art. 44 l. 183/1984.
le forme di protezione per la donna nella famiglia e nei rapporti di convivenza. Le tutele nella crisi della coppia: mantenimento, assegnazione della casa coniugale. Il diritto di eguaglianza e il diritto alla differenza nel godimento dei diritti umani. Maternità surrogata: problematiche e soluzioni della giurisprudenza;
per l’anziano l’amministrazione di sostegno e le altre forme di tutela (interdizione e inabilitazione). I sistemi pensionistici (cenni). Le forme di previdenza del terzo pilastro: " long-term care", i prestiti ipotecari vitalizi. Le forme di tutela patrimoniale: le rendite vitalizie ex art. 1872 ss. c.c., i vitalizi atipici, i “trust” di protezione e le vendite immobiliari con riserva di usufrutto;
la tutela del paziente nei riguardi del medico in caso di mancato consenso informato e in quello di dissenso (Testimoni di Geova, Welby, Englaro). Nomina dell' amministratore di sostegno per fornire il consenso in caso di incapacità o in previsione di una futura eventuale incapacità (“ora per allora”).
Gli argomenti affrontati saranno approfonditi con professionisti esperti del settore ( tra gli altri un giudice del tribunale dei minorenni di Milano ).
Eventuali modifiche o aggiunte al programma saranno segnalate durante il cor
Bibliografia
Durante il corso potranno essere segnalate eventuali modifiche o aggiunte ai libri di testo in conformità alle novità legislative.
Il sottoindicato materiale bibliografico è composto da articoli di riviste e dalle parti segnalate del volume di A.C. Moro. Tutti i testi sono disponibili in segreteria del Corso di laurea di Programmazione e gestione dei Servizi sociali (sig. Sabrina Secchi).
Per un ripasso sulle nozioni generali dell'ordinamento giuridico è sufficiente qualsiasi manuale di diritto privato.
Per gli studenti che non abbiano mostrato competenze in diritto di famiglia nel percorso di laurea triennale si consiglia: G. Bonilini, Manuale di diritto di famiglia, Utet, 2014.
M.R.Spallarossa (a cura di), Famiglia e servizi, Giuffrè, 2008, cap. X (Diritti dei minori tra autonomia e protezione), pp. 399-420;
P. Schlesinger, Il D. Lgs. n. 154 del 2013 completa la riforma della filiazione, in Fam. dir., 2014, 5, p. 443.
M. Dogliotti, Modifiche alla disciplina dell' affido familiare, positive e condivisibili, nell' interesse del minore, in Fam. dir., 2015, 12, p. 1107.
M. Dogliotti, L' adozione di minori, in Fam. dir., 2015, 11, p. 1021.
A.C.Moro, Manuale di diritto minorile, Zanichelli, 2014, cap. 2.9 ( La tutela del minore straniero), pp. 69-87;
F. Tommaseo, La gestione dei conflitti coniugali tra autonomia privata e giurisdizione, in Fam. dir., 2015, 11,p. 1053.
A. Gatto, Surrogazione di maternità e diritto del minore al rispetto della propria vita privata e familiare, in Dir. fam. pers., fasc. 3, 2015, p. 1091.
L. Ferola, Convenzioni sulla eliminazione della discriminazione della donna, in Enc. di bioetica e scienza giur., ESI, 2011, pp. 801-822;
L. Lenti-J. Long, Diritto famiglia e servizi sociali, Laterza, 2011, pp. 208-211; 328-351;
D.Veshi, Long-term care: il ruolo del settore privato, in Dir. e pratica lav., 2013, p.1365;
M.N.Bugetti, Nuovi strumenti di tutela dei soggetti deboli tra famiglia e società, Ipsoa, 2008, pp. 248-265;
M. Lo Moro, Mancato consenso informato e responsabilità del medico, in Danno e Resp., 2013, p.1119-1129.
Letture facoltative:
F. Ruscello, Famiglia e rapporto uomo-donna. Linee evolutive di una relazione ancora in itinere, in Dir. fam. per.; 2013, p. 248;
P. D' Addino Serravalle, Diritti delle donne, in Enc. di bioetica e scienza giur.; ESI, 2011, P.788-800;
D.De Strobel, Le assicurazioni per il rischio della non autosufficienza Long term care- I profili giuridici, in Dir. econ. assic., 2004, p. 147;
Metodi didattici
Varie le modalità di svolgimento dell'insegnamento e ognuna con un preciso intento. La lezione non è mai solo frontale perché si vuole coinvolgere gli studenti sia per controllarne il livello di apprendimento sia per stimolarne l'attenzione. Dopo l'esposizione dell'argomento si può procedere con domande mirate e, nel caso di difficoltà, intervenire con un aiuto concreto. Sono poi previsti, alla fine della trattazione di ogni specifico argomento, o comunque per le materie più significative, approfondimenti pratici soprattutto con l'esame di provvedimenti giudiziari e anche di articoli di dottrina. Previsti infine dei seminari con l'apporto di persone qualificate.
Modalità verifica apprendimento
La verifica dell'apprendimento si fa in itinere, si può dire ad ogni lezione, chiedendo agli studenti quanto hanno recepito sull'argomento e cercando di venire incontro alle loro difficoltà. Sempre in itinere si dà ad uno o più studenti una sentenza da leggere a casa su un tema trattato in aula per discuterne poi con gli altri. Per l'esame finale si preferisce la forma orale per dare la possibilità allo studente di esporre con più agio la materia d'esame, tenendo presente comunque che le conoscenze giuridiche serviranno per interloquire con i soggetti istituzionali.
Le verifiche dovranno permettere di valutare:
- La conoscenza maturata dallo studente sugli argomenti trattati nel corso.
- La capacità di effettuare opportuni collegamenti tra gli argomenti trattati nel corso e tra questi e altri ambiti disciplinari.
- La capacità di individuare gli elementi rilevanti sui quali basare i propri giudizi sulle tematiche e i problemi affrontati e discussi a lezione.
- La capacità di applicare le conoscenze apprese ai propri contesti di esperienza formativa e professionale.
Le verifiche in forma orale saranno costituite da domande, che saranno differenziate per obiettivo e tenderanno sia a verificare le conoscenze dello studente sia la sua capacità di giudizio e di applicazione delle conoscenze apprese.
La valutazione finale è considerata quindi adeguata / sufficiente qualora lo studente dimostri la conoscenza dei concetti di base e delle tematiche affrontate a lezione, nonché una adeguata capacità di effettuare collegamenti e di riflettere su quanto appreso.