STORIA DELLA FILOSOFIA CRISTIANA MEDIEVALE
cod. 1008570

Anno accademico 2024/25
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
Fabrizio AMERINI
Settore scientifico disciplinare
Storia della filosofia medievale (M-FIL/08)
Ambito
Storia della filosofia
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Attraverso questo corso gli studenti rafforzeranno e approfondiranno le
loro capacità di giudizio critico, informato e autonomo, nonché le loro capacità di comunicazione e di apprendimento continuo. In particolare, attraverso questo corso gli studenti svilupperanno le seguenti conoscenze e capacità di comprensione (1° Descrittore di Dublino): conoscenza approfondita di autori e/o temi specifici del pensiero
filosofico, teologico e scientifico medievale; capacità di lettura e
comprensione di testi classici della filosofia medievale; conoscenza delle diverse terminologie e dei diversi metodi filosofici necessari per l'analisi dei problemi e dei concetti, e l'interpretazione dei testi medievali; conoscenza dei dibattiti e della metodologia storiografica in ambito
medievistico. Inoltre, attraverso questo corso, gli studenti svilupperanno le seguenti capacità di applicazione delle conoscenze acquisite (2° Descrittore di Dublino): saranno in grado di elaborare relazioni e prove
scritte in forma chiara, storicamente documentata e filosoficamente argomentata, con corretta utilizzazione dei testi della letteratura secondaria e delle fonti primarie della filosofia medievale; saranno in grado di applicare le conoscenze acquisite in ambiti interdisciplinari; saranno in grado di ricostruire la genesi e lo sviluppo storico-filosofico e
testuale di un concetto, di una dottrina e/o di una posizione filosofica; saranno in grado di rilevare la connessione di idee tra la storia della filosofia medievale ed altri ambiti scientifici e filosofici, in particolare la
filosofia antica e tardo antica, la filosofia moderna e la teologia; saranno in grado di ricostruire i contesti culturali (segnatamente medievali) con particolare attenzione alla dialettica delle diverse posizioni coinvolte.
Infine, attraverso questo corso, gli studenti svilupperanno le seguenti
capacità di giudizio, comunicazione e apprendimento continuo (3°-4°-5°
Descrittore di Dublino): saranno in grado di esaminare criticamente un testo filosofico, sia da una prospettiva storica che da una prospettiva filosofica, filologica e /o testuale; sapranno valutare consapevolmente e
criticamente gli argomenti usati in un dibattito filosofico al fine della
risoluzione di un problema e/o della difesa di una tesi; saranno in grado di criticare una posizione filosofica e/o un argomento, tenendo in debita considerazione la documentazione storica e testuale; sapranno valutare i
concetti nel loro sviluppo e nelle loro relazioni, anche rispetto ad altri ambiti disciplinari; saranno in grado di sapere come ricostruire e seguire, sul piano storico e su quello filosofico, la genesi di un concetto, di un problema e/o di un dibattito filosofico; saranno in grado di comunicare le
proprie conoscenze e capacità di analisi e di giudizio in forma chiara, documentata, completa e logicamente organizzata, sia oralmente sia attraverso elaborati scritti; sapranno valutare propriamente e ricostruire
compiutamente il proprio percorso di apprendimento e le capacità e
conoscenze acquisite.

Prerequisiti

Il corso è aperto a tutti gli studenti, nessun prerequisito è richiesto. Tuttavia, essendo un corso avanzato, potrebbe essere utile aver acquisito già alcune competenze e conoscenze in ambito medievistico. Per quanto il corso metta a disposizione testi in traduzione italiana, è raccomandata la conoscenza del latino e una buona conoscenza della storia della filosofia in generale e di quella antica
e medievale in particolare.

Contenuti dell'insegnamento

Titolo del corso: "Alle origini delle teorie moderne dell'intenzionalità della mente: Tommaso d'Aquino e Hervé de Nédéllec".

Il corso intende proporre un percorso a ritroso, dalla moderne teorie dell'intenzionalità della mente alle trattazioni medievali, alla ricerca della loro origine storica. Partendo da un riferimento agli scolastici fatto da Franz Brentano nella "Psicologia da un punto di vista empirico", il corso intende esplorare le teorie dell'intenzionalità della mente di due influenti autori medievali, Tommaso d'Aquino e Hervé de Nédéllec, un filosofo e teologo domenicano vissuto a cavallo tra XIII e XIV secolo, discepolo di Tommaso, e autore del primo esteso trattato medievale sull'intenzionalità ("Tractatus de secundis intentionibus"). La ricostruzione delle loro posizioni ci permetterà di valutare se davvero Brentano avesse conoscenza delle teorie medievali.

Programma esteso

Ne "La psicologia da un punto di vista empirico" Franz Brentano afferma che "ogni fenomeno psichico è caratterizzato da ciò che gli scolastici medioevali chiamarono l’in-esistenza intenzionale (ovvero mentale) di un oggetto, che noi, anche se con espressioni non del tutto prive di ambiguità, vorremo definire il riferimento a un contenuto, la direzione verso un oggetto (che non va inteso come una realtà), ovvero l’oggettività immanente". Il riferimento agli scolastici ci offre l'occasione per intraprendere un cammino a ritroso alla ricerca delle possibili fonti medievali della dottrina brentaniana dell'intenzionalità. Arriveremo così a due filosofi che potrebbero aver influenzato l'autore che ha dato avvio alla moderna fenomenologia, ossia Tommaso d'Aquino (1224/1225-1274) ed Hervé de Nédellec (1260 ca.-1323). Ricotruiremo la loro dottrina dell'intenzionalità e la loro filosofia della mente, al fine di valutare se Brentano potesse aver avuto davvero conoscenza delle loro teorie.

Bibliografia

BIBLIOGRAFIA

I testi di Tommaso d'Aquino e Hervé de Nédéllec che sarenno presi in esame durante il corso saranno distribuiti a lezione e caricati su ELLY, alla pagina del corso.
Non esiste una traduzione italiana del trattato sull'intenzionalità di Hervé de Nédéllec, ma si può consultare la seguente traduzione inglese (con testo latino a fronte):

- "A Treatise of Master Hervaeus Natalis (d.1323) The Doctor Perspicacissimus On Second Intentions", ed. P. J. Doyle, Milwaukee, Marquette University Press, 2008.

Per essere introdotti alle dottrine medievali dell'intenzionalità, si raccomanda la lettura dei seguenti testi:

- F. Bottin, "Filosofia medievale della mente", Il Poligrafo, Padova, 2005.

- F. Amerini, "Tommaso d'Aquino e l'intenzionalità", ETS, Pisa 2013.

- L. M. de Rijk, “A Study on the Medieval Intentionality Debate up to ca. 1350,” in L. M. de Rijk (ed.), "Giraldus Odonis O. F. M. Opera Philosophica", vol. 2, Brill, Leiden 2005, pp. 19–372.

- D. Perler, "Théories de l'intentionnalité au Moyen Age", Vrin, Paris 2003 (soprattutto il primo capitolo).

Per chi volesse approfondire il rapporto tra le dottrine medievali e la dottrina di Brentano, si consiglia il seguente studio:

- H. Taieb, "Relational Intentionality: Brentano and the Aristotelian Tradition", Springer, Cham 2019.

Metodi didattici

Lezioni frontali. Durante le lezioni saranno discussi i temi che
costituiscono i contenuti generali del corso. Le lezioni potranno essere affiancate da esercitazioni riservate alla lettura di testi e/o da seminari di ricerca e approfondimento, in italiano o inglese, anche in collaborazione con docenti esterni, durante i quali gli studenti saranno chiamati a partecipare attivamente.
Le lezioni si terranno in presenza, ma saranno videoregistrate e i link per accedere alle videoregistrazioni saranno resi disponbìibili sulla piattaforma ELLY,
alla pagina del corso.

Modalità verifica apprendimento

Le conoscenze e le capacità di comprensione e applicazione delle
conoscenze acquisite saranno verificate attraverso un esame finale orale.
Durata media dell'esame circa 30 min. La tipologia delle domande è
determinata dagli aspetti della preparazione e della formazione dello studente che si intendono verificare.
In particolare, l'esame orale mira a verificare: 1) il grado di
approfondimento delle conoscenze storiche e filosofiche, sia per quanto riguarda le fonti primarie sia per quanto riguarda la letteratura secondaria; 2) la capacità dello studente di valutare e comparare testi,
interpretazioni di testi e posizioni storiografiche; 3) la capacità di
comprensione, contestualizzazione e analisi di un testo filosofico.
Se lo studente lo desidera, potrà discutere all'esame orale un proprio elaborato scritto sui testi indicato in bibliografia.

Il voto finale (scala 0-30) è la risultante dell'esame orale.
L'esame orale sarà valutato considerando tre parametri: 1) ordine e accuratezza espositiva; 2) capacità di ragionamento critico e autonomia di giudizio; 3) capacità di comprensione e analisi di un testo e/o problema filosofico.

L'esame è superato se si raggiunge il voto minimo di 18/30.

Il voto finale sarà assegnato secondo la seguente tabella:
30 e lode: eccellente; conoscenze solide ed estese della filosofia medievale, eccellenti capacità espressive, capacità di comprensione ed analisi di
testi, concetti e/o argomenti della filosofia medievale completa ed
esaustiva;
30: ottimo; conoscenze complete e adeguate, capacità di analisi ottima, capacità di espressione corretta e ottimamente articolata;
27-29: molto buono; conoscenze più che soddisfacenti, capacità di analisi adeguata e capacità di espressione essenzialmente corretta e strutturata;
24-26: buono; conoscenze buone ma non complete, capacità di analisi soddisfacente e capacità di espressione non sempre corretta. 21-23: discreto; conoscenze discrete anche se superficiali, capacità di analisi talvolta non soddisfacente e/o capacità di espressione talvolta non
appropriata;
18-20: sufficiente; conoscenze accettabili ma molto
superficiali, capacità di analisi poco soddisfacente, capacità di
espressione spesso non appropriata;
0-17: insufficiente; la preparazione presenta gravi lacune dal punto di vista dei contenuti, mancanza di
chiarezza nell'esposizione, incapacità di comprendere e analizzare testi,
concetti e/o argomenti della filosofia medievale.

Altre informazioni

Sono previsti due o tre appelli per sessione di esame, come da
calendario ufficiale.

L'esame finale è orale. Se lo studente lo desidera, tuttavia, potrà sostituire l'esame orale con un esame scritto. In quel caso, lo studente dovrà inviare via mail al docente, qualche giorno prima della data di esame prescelta, una relazione scritta. L'esame consisterà nella presentazione della relazione scritta da parte dello studente e nella sua discussione.