ARTI PERFORMATIVE E MEMORIA CULTURALE
cod. 1010075

Anno accademico 2024/25
1° anno di corso - Primo semestre
Docente
Francesca BORTOLETTI
Settore scientifico disciplinare
Discipline dello spettacolo (L-ART/05)
Ambito
Discipline relative ai beni storico-archeologici e artistici, archivistici e librari, demoetnoantropologici e ambientali
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
30 ore
di attività frontali
6 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire agli studenti le conoscenze di base per una comprensione delle pratiche teatrali e performative e i loro specifici modi di operare nella trasmissione della memoria e nelle azioni delle politiche culturali e delle convenzioni internazionali intorno ai beni materiali e immateriali.
Conoscenza e capacità di comprensione: attraverso l’introduzione di elementi teorici di base e l’analisi di singoli casi studio il corso mira ad avvicinare gli studenti alla conoscenza delle arti performative nella prospettiva della memoria culturale e del patrimonio culturale immateriale (cultural heritage).
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: al termine del corso, gli studenti saranno in grado di individuare e riconoscere le pratiche teatrali e performative e i loro specifici modi di operare nella trasmissione della memoria, nella formazione dell’identità culturale e nelle azioni delle politiche culturali e convenzioni internazionali intorno ai beni immateriali.
Autonomia di giudizio: a conclusione del corso analisi autonome e motivate rispetto alla conservazione valorizzazione dei beni artistici e dello speattcolo.
Abilità comunicative: grazie alle metodologie di active learning e alla identificazione in classe di specifici momenti di presentazione e discussione intorno ai temi in programma, a conclusione del corso gli studenti conseguiranno la capacità di comunicare ed esporre i modi di operare delle arti dello spettacolo nella prospettiva della memoria culturale con ricorso al lessico e alla terminologia specifici e appropriati.
Capacità di apprendimento: il corso stimola alla comprensione e analisi della pluralità dei contesti, dei linguaggi, degli strumenti e confini entro i quali vanno impostati l’osservazione e lo studio del teatro e della performance nel contemporaneo a partire dalle sue premesse storiche.

Prerequisiti

Nessuno

Contenuti dell'insegnamento

Il corso introduce allo studio delle arti teatrali e musicali nella prospettiva della memoria storica e culturale, con particolare riferimento ai linguaggi performativi che contaminano teatro, narrazione, poesia, danza, musica, rito e arti visive. Si guarderà cioè alle pratiche performative come ‘atti creativi’ costititivi di un patrimonio collettivo di conoscenze su cui ogni gruppo umano, una società o una nazione fonda la propria identità. Il teatro è memoria in atto, un passato che si attualizza nel “hic et nunc” dell’evento, attivando sistemi di selezione, attualizzazione e memorizzazione dell’eredità culturale che mutua in maniera dinamica nel tempo.
Dopo aver introdotto alcune nozioni di base sulla ‘performance’ e il ‘patrimonio culturale materiale e immateriale, e sulla diade ‘archivio’ e ‘repertorio’, osserveremo il ruolo vitale che le arti performative (teatrali e musicali) giocano nella trasmissione della memoria, nella formazione dell’identità culturale e nell’azione politica delle collettività. Particolare attenzione sarà riservata alla comprensione dei processi di costruzione, utilizzo e riattivazione della memoria attraverso la dimensione dell’oralità, le intersezioni tra testuale e visivo e la composizione nella storia e nel contemporaneo di archivi fisici, mentali (individuali e collettivi) e digitali sulle arti performative.
Attraverso lo studio di specifici casi di studio di pratiche teatrali ed esempi rappresentativi della ‘politica patrimoniale’ a partire dalla lista del World Intangible Cultural Heritage, affronteremo questioni legate alla conservazione, catalogazione e valorizzazione del repertorio performativo, integrando due prospettive privileggiate e tra loro complementari: partiremo cioè dalle riflessioni delle nuove metodologie teatrologiche sul paradigma della perfomatività e le porremo in relazione con le questioni della costruzione della memoria e del patrimonio materiale e immateriale. Ragioneremo inoltre sull’implementazone del programma sul patrimonio culturale immateriale dell'Unesco e delle politiche culturali e convenzioni internazionali intorno ai beni immateriali come le arti dello spettacolo, i riti e le feste e al ruolo che assumono nello sviluppo sociale, per il rilancio del territorio e per la formazione di una memoria storica.

Programma esteso

DESCRIZIONE CORSO
Il corso introduce allo studio delle arti teatrali e musicali nella prospettiva della memoria storica e culturale, con particolare riferimento ai linguaggi performativi che contaminano teatro, narrazione, poesia, danza, musica, rito e arti visive. Si guarderà cioè alle pratiche performative come ‘atti creativi’ costititivi di un patrimonio collettivo di conoscenze su cui ogni gruppo umano, una società o una nazione fonda la propria identità. Il teatro è memoria in atto, un passato che si attualizza nel “hic et nunc” dell’evento, attivando sistemi di selezione, attualizzazione e memorizzazione dell’eredità culturale che mutua in maniera dinamica nel tempo.
Dopo aver introdotto alcune nozioni di base sulla ‘performance’ e il ‘patrimonio culturale materiale e immateriale, e sulla diade ‘archivio’ e ‘repertorio’, osserveremo il ruolo vitale che le arti performative (teatrali e musicali) giocano nella trasmissione della memoria, nella formazione dell’identità culturale e nell’azione politica delle collettività. Particolare attenzione sarà riservata alla comprensione dei processi di costruzione, utilizzo e riattivazione della memoria attraverso la dimensione dell’oralità, le intersezioni tra testuale e visivo e la composizione nella storia e nel contemporaneo di archivi fisici, mentali (individuali e collettivi) e digitali sulle arti performative.
Attraverso lo studio di specifici casi di studio di pratiche teatrali ed esempi rappresentativi della ‘politica patrimoniale’ a partire dalla lista del World Intangible Cultural Heritage, affronteremo questioni legate alla conservazione, catalogazione e valorizzazione del repertorio performativo, integrando due prospettive privileggiate e tra loro complementari: partiremo cioè dalle riflessioni delle nuove metodologie teatrologiche sul paradigma della perfomatività e le porremo in relazione con le questioni della costruzione della memoria e del patrimonio materiale e immateriale. Ragioneremo inoltre sull’implementazone del programma sul patrimonio culturale immateriale dell'Unesco e delle politiche culturali e convenzioni internazionali intorno ai beni immateriali come le arti dello spettacolo, i riti e le feste e al ruolo che assumono nello sviluppo sociale, per il rilancio del territorio e per la formazione di una memoria storica.
METODI DIDATTICI
Il corso, in presenza, si articolerà attraverso lezioni frontali, visioni di materiali filmici relativi a opere teatrali e performative, alternate a momenti seminariali in cui una selezione di letture verranno discusse in classe, facendo ricorso a metodologie di active learning, che prevedono l’attiva partecipazione in classe degli studenti. Il corso prevede inoltre incontri con operatori del settore e visite presso alcuni degli archive e/o musei della città finalizzate a una introduzione alle modalità di identificazione delle tracce dello spettacolo e lo studio delle fonti dirette.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso intende fornire agli studenti le conoscenze di base per una comprensione delle pratiche teatrali e performative e i loro specifici modi di operare nella trasmissione della memoria e nelle azioni delle politiche culturali e delle convenzioni internazionali intorno ai beni materiali e immateriali.
Conoscenza e capacità di comprensione: attraverso l’introduzione di elementi teorici di base e l’analisi di singoli casi studio il corso mira ad avvicinare gli studenti alla conoscenza delle arti performative nella prospettiva della memoria culturale e del patrimonio culturale immateriale (cultural heritage).
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: al termine del corso, gli studenti saranno in grado di individuare e riconoscere le pratiche teatrali e performative e i loro specifici modi di operare nella trasmissione della memoria, nella formazione dell’identità culturale e nelle azioni delle politiche culturali e convenzioni internazionali intorno ai beni immateriali.
Autonomia di giudizio: a conclusione del corso analisi autonome e motivate rispetto alla conservazione valorizzazione dei beni artistici e dello speattcolo.
Abilità comunicative: grazie alle metodologie di active learning e alla identificazione in classe di specifici momenti di presentazione e discussione intorno ai temi in programma, a conclusione del corso gli studenti conseguiranno la capacità di comunicare ed esporre i modi di operare delle arti dello spettacolo nella prospettiva della memoria culturale con ricorso al lessico e alla terminologia specifici e appropriati.
Capacità di apprendimento: il corso stimola alla comprensione e analisi della pluralità dei contesti, dei linguaggi, degli strumenti e confini entro i quali vanno impostati l’osservazione e lo studio del teatro e della performance nel contemporaneo a partire dalle sue premesse storiche.
MODALITÀ VERIFICA APPRENDIMENTO
Esame orale
La modalità di valutazione consiste in un esame orale in cui lo studente dovrà dimostrare la conoscenza degli argomenti trattati nei testi in esame (e durante le lezioni frontali e i momenti seminariali). I non frequentanti devono concordare il programma direttamente con la docente.

Bibliografia

La bibliografia d'esame sarà comunicata prima dell'inizio del corso

Metodi didattici

Il corso, in presenza, si articolerà attraverso lezioni frontali, visioni di materiali filmici relativi a opere teatrali e performative, alternate a momenti seminariali in cui una selezione di letture verranno discusse in classe, facendo ricorso a metodologie di active learning, che prevedono l’attiva partecipazione in classe degli studenti. Il corso prevede inoltre incontri con operatori del settore e visite presso alcuni degli archive e/o musei della città finalizzate a una introduzione alle modalità di identificazione delle tracce dello spettacolo e lo studio delle fonti dirette.

Modalità verifica apprendimento

Esame orale
La modalità di valutazione consiste in un esame orale in cui lo studente dovrà dimostrare la conoscenza degli argomenti trattati nei testi in esame (e durante le lezioni frontali e i momenti seminariali). I non frequentanti devono concordare il programma direttamente con la docente.

Altre informazioni

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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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Referenti e contatti

Numero verde

800 904 084

Segreteria studenti

e.mail: segreteria.corsiumanistici@unipr.it

Servizio per la qualità della didattica

Manager della didattica:
dott. Emilio Taverna 
Telefono: +39 0521 033501
e.mail: dusic.beni@unipr.it
e.mail: emilio.taverna@unipr.it

Presidente del corso di studio

prof.ssa Federica Veratelli

Delegato orientamento in ingresso

prof. Giorgio Milanesi
 

Delegato orientamento in uscita

prof. Carlo Alberto Gemignani
 

Docenti tutor

prof.ssa Roberta Gandolfi; prof.ssa Elisabetta Fadda; prof. Diego Varini

Delegati Erasmus

prof.ssa Francesca Bortoletti ; prof. Diego Varini
 

Referente assicurazione qualità

prof. Alberto Salarelli 

Modulo segnalazioni al RAQ 

Tirocini formativi

Consultare la pagina dedicata.

Studenti tutor

I tutor sono a disposizione degli studenti e delle studentesse; per conoscere giorni e orari: consultate la pagina dedicata