Obiettivi formativi
Il corso si propone di offrire agli studenti una panoramica dei vari regimi giuridici religiosi riguardanti il cibo e il suo significato rituale e culturale.
In particolare, alla fine del corso, gli studenti avranno sviluppato la capacità di valutare criticamente i diversi comportamenti religiosi e i regimi alimentari secondo le diverse tradizioni religiose.
Infine, il corso aiuta gli studenti ad acquisire un pensiero critico riguardante alcune pratiche alimentari e religiosi che sono causa di pratiche e di controversie giuridiche, qualificandoli anche attraverso un quadro giuridico fatto di doveri religiosi, principi giuridici nazionali e internazionali
Prerequisiti
Non sono richieste conoscenze preliminari
Contenuti dell'insegnamento
Il corso "Food Rituality and Cultural Justice" intende fornire un approccio al tema dei regimi alimentari religiosi, avendo riguardo della loro rilevanza in termini di “giustizia culturale”, sostenibilità e (in)sicurezza nell’accesso al cibo, e le loro possibili intersezioni. Il corso inizia inizia con un "Boot Camp" (un'immersione di 2 settimane nei fondamenti delle leggi religiose, dell'antropologia giuridica e dell'analisi culturale), seguito dal "Focus su una tradizione specifica" (un'esplorazione di 2 settimane attraverso gruppi di lavoro e di approfondimento e reporting). La terza fase riguarda alcuni casi di studio sull'intersezione tra ritualità alimentare e giustizia culturale, tratti dallo scenario globale contemporaneo.
Programma esteso
N/A
Bibliografia
Patrick Glenn, Legal Traditions of the World
Sustainable Diversity in Law OUP last edition
Johan Fischer, Markets, religion, regulation: Kosher, halal and Hindu vegetarianism in
global perspective (2016) (available on line)
Collective Action for Ending a Collective Problem: A Multi-stakeholder Project on Global Food Security (2023) (available on line)
Ulteriori materiali didattici saranno caricati su Elly su base settimanale.
Metodi didattici
Il corso si avvale di giochi di ruolo, di attività di ricerca partecipativa (come co-ricercatori, non solo come studenti), di curatela collettiva (tutti sono attivamente autori, revisori, valutatori di contenuti) e di una conferenza aperta (in cui il lavoro degli studenti sarà discusso dal vivo in una conferenza finale). Le attività regolari degli studenti possono includere
- letture assegnate;
- domande che richiedono risposte in brevi paragrafi che possono essere condivise con altri studenti per un confronto o una discussione;
- incarichi settimanali formalmente contrassegnati e valutati sotto forma di brevi saggi o relazioni;
- lavori di progetto individuali o di gruppo distribuiti su più settimane.
Modalità verifica apprendimento
A) Per gli studenti frequentanti:
1. test sulle nozioni di base dei diritti religiosi (20%);
2. una relazione di gruppo su una specifica tradizione giuridica religiosa (20%)
3. una relazione individuale su uno specifico case-study (40%)
4. e un Portfolio di partecipazione (20%) che riassume altri contributi al corso.
B) Per gli studenti non frequentanti: un esame orale sui contenuti del corso (viene indicata una bibliografia selezionata).
Altre informazioni
Esperti esterni potranno essere invitati per condividere la propria esperienza con gli studenti.
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
2. Sconfiggere la fame
3. Salute e benessere
12. Consumo e produzioni responsabili
16. Pace, giustizia e istituzioni forti