Obiettivi formativi
- Conoscenza e comprensione.
Al termine del modulo è atteso che lo studente conosca e comprenda: la natura e gli scopi dell’epidemiologia; il metodo scientifico e l’approccio epidemiologico all’analisi quantitativa delle circostanze in cui si verificano eventi legati alla salute nelle popolazioni animali; i principi alla base della valutazione della relazione causale; le applicazioni dell’epidemiologia nella valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dei trattamenti profilattici e terapeutici e dei presidi diagnostici.
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione.
Al termine del modulo è atteso che lo studente sia in grado di: determinare entità ed impatto di una malattia; identificare i fattori di rischio; comparare le diverse strategie di ricerca e i diversi disegni di indagine epidemiologica, valutandone punti di forza e di debolezza. Inoltre, lo studente dovrà essere in grado di valutare criticamente la letteratura scientifica inerente la materia trattata.
- Autonomia di giudizio.
Al termine del modulo è atteso che lo studente sia in grado di applicare le abilità acquisite al fine di prendere decisioni basate sull'evidenza, in considerazione di aspetti di ordine clinico, economico ed eventualmente politico, in un definito contesto epidemiologico.
- Abilità comunicative.
Al termine del modulo è atteso che lo studente abbia acquisito la capacità di comunicare con adeguata proprietà di linguaggio, utilizzando una terminologia consona alla materia. Lo studente dovrà saper esporre gli argomenti trattati in maniera chiara, lineare e coerente.
- Capacità di apprendere.
Al termine del percorso formativo è atteso che lo studente abbia sviluppato capacità di comprensione e abilità che lo rendano in grado di continuare ad apprendere autonomamente attraverso la consultazione e la valutazione critica della letteratura scientifica inerente la materia trattata.
Prerequisiti
Per una proficua frequenza del modulo d’insegnamento è opportuno essere in possesso dei seguenti requisiti personali: acquisizione dei contenuti del corso del primo anno “Fisica applicate, matematica di base applicata alle scienze biomediche, informatics”; competenza di base nell’utilizzo di Excel.
Inoltre, è auspicabile che lo studente sia in possesso dei seguenti requisiti tecnici minimi: accesso ad internet e possesso di PC con pacchetto Office.
Per sostenere l'esame di profitto è necessario che lo studente abbia superato gli esami di profitto di: Fisica applicata - Matematica di base applicata alle scienze biomediche - Informatics.
Contenuti dell'insegnamento
Studio delle metodiche applicate alla comprensione dell'epidemiologia delle malattie di interesse medico veterinario.
Programma esteso
1. Introduzione allo studio dell'epidemiologia. Cenni storici e concetti di base. Differenze tra epidemiologia ed altre discipline diagnostiche. Il concetto di "determinante" di malattia. Determinanti primari. Determinanti secondari. Il concetto di "popolazione". Livelli organizzativi di popolazioni.
2. Compiti e scopi dell'epidemiologia. Compiti specifici e scopi pratici dell'epidemiologia. Prevenzione, controllo ed eradicazione delle malattie. Obiettivi degli studi epidemiologici. Studi osservazionali e sperimentali.
3. Dalla associazione alla causalità. Dimostrazione di causalità in studi osservazionali. Associazione, causalità e casualità. Associazione di eventi in epidemiologia. Significatività statistica e causalità. Metodo del chi quadrato nel confronto tra due percentuali. Test di significatività statistica. Associazione e causalità: tipi di associazione. Modello generale di associazioni causali e non causali. Esempi di associazioni causali e non causali.
4. L'approccio epidemiologico alle cause di malattia. Postulati di Henle-Koch. Postulati di Evans. Regole di John Stuart Mill. Dimostrazione della causalità. Criteri di causalità. Studi prospettivi e retrospettivi per la dimostrazione di causalità. Rapporto di prevalenza, rischio relativo e odds ratio.
5. Variabilità biologica: concetti di base utili in epidemiologia. Distribuzione di frequenze. Frequenze cumulative, mediana e centili. Indici di tendenza centrale. Indici di variazione.
6. Campionamento. Scopi del campionamento. Caratteri di un buon campione. Errore di campionamento. Metodi di campionamento. Variabilità di una stima e limiti fiduciali. Numerosità del campione. Campionamento mirato al rilevamento di malattia.
7. Misura della frequenza di malattia. Concetti generali. Morbilità e mortalità. Sopravvivenza e letalità. Prevalenza e incidenza. Tasso di attacco. Relazione tra incidenza e prevalenza. Malattie epidemiche, endemiche, sporadiche. Altre misure di frequenza delle malattie. Standardizzazione delle misure.
8. Test di screening per malattie subcliniche. Screening di popolazioni. Valutazione della performance di un test. Sensibilità, specificità, valore predittivo positivo e negativo. Metodi per migliorare il valore predittivo di un test. Test multipli: utilizzo di 2 test contemporaneamente o in successione; interpretazione in serie o in parallelo. Indice di concordanza fra due test.
9. Trasmissione e mantenimento delle malattie infettive. Malattie trasmissibili. Ciclo di una malattia trasmissibile. Infezione latente e stato di portatore. Trasmissione orizzontale e verticale, diretta e indiretta. Tipi di ospite. Vettore meccanico e biologico. Fattori associati alla diffusione delle infezioni. Diffusione delle infezioni e caratteristiche dell'ospite: recettività e contagiosità. Diffusione delle infezioni e caratteristiche dell'agente. Diffusione delle infezioni ed efficienza del contatto. Vie di infezione. Modalità di trasmissione. Trasmissione a lunga distanza di agenti di malattia. Trasmissione delle malattie per via verticale. Strategie di mantenimento e di sopravvivenza dell'agente.
10. Pattern di malattia. Curve epidemiche. Il teorema della soglia di Kendall. Andamento delle epidemie. Epidemie a sorgente comune e a propagazione.
11. Modelli in epidemiologia. Tipi e funzionamento dei modelli. Un modello classico: il modello di Reed e Frost.
12. L’analisi del rischio. I concetti di pericolo e di rischio. Definizione dell’analisi del rischio. Scopi e ambiti della valutazione, della gestione e della comunicazione del rischio.
Bibliografia
BOTTARELLI E., OSTANELLO F. (2011). Epidemiologia. Teoria ed esempi di medicina veterinaria. Edagricole, Milano;
oppure (disponibile online):
BOTTARELLI E. Quaderno di Epidemiologia Veterinaria (http://www.quadernodiepidemiologia.it);
testi di consultazione:
PFEIFFER D.U. (2002). Veterinary Epidemiology - An Introduction (PDF reperibile liberamente online);
THRUSFIELD M. (2018). Veterinary epidemiology. Wiley Blackwell (disponibile presso la biblioteca di Medicina Veterinaria);
LOPALCO P.L., TOZZI A.E. (2003). Epidemiologia facile. Il Pensiero Scientifico Editore, Roma (disponibile presso la biblioteca di Medicina Veterinaria);
SIGNORELLI C. (2000) Elementi di metodologia epidemiologica. Società Editrice Universo, Roma, V ed. (disponibile presso la biblioteca di Medicina Veterinaria);
BEAGLEHOLE R., BONITA R., KJELLSTROM. (1997). Epidemiologia di base. Edizione italiana a cura di G. Agazzotti, Editoriale Fernando Folini, Casalnoceto (disponibile presso la biblioteca di Medicina e Chirurgia).
Metodi didattici
Le lezioni frontali saranno svolte mediante utilizzo prevalente di presentazioni slideshow o multimediali. L’attività didattica frontale si svolgerà in telepresenza, in modalità sincrona (diretta), attraverso l’utilizzo della piattaforma Teams. Durante le lezioni verranno impartiti i principi dell'epidemiologia, affiancando a lezioni teoriche esempi pratici relativi alle applicazioni medico-veterinarie.
L’attività didattica pratica si svolgerà in parte in autonomia, mediante esercitazioni guidate, utilizzando un foglio di calcolo, e in parte in telepresenza, in modalità sincrona (diretta), attraverso l’utilizzo della piattaforma Teams.
Modalità verifica apprendimento
Il raggiungimento da parte dello studente degli obiettivi formativi previsti dal modulo è accertato mediante un esame scritto della durata di un’ora, da svolgersi in presenza alla fine del modulo. Non sono previste attività di verifica in itinere. La valutazione è espressa in trentesimi.
Composizione della prova scritta:
Due domande aperte. Il punteggio massimo conseguibile per ciascuna domanda è pari a 5.
Quattro domande con risposte a scelta multipla. Il punteggio è attribuito secondo i seguenti criteri: 2 punti per le risposte corrette; 0 punti per le risposte non date; non è prevista penalità per le risposte non corrette.
Due esercizi. Il punteggio massimo conseguibile per ciascun esercizio è pari a 6.
Lo studente può utilizzare una calcolatrice (no smartphone, smartwatch o PC) durante la prova.
Il punteggio finale è dato dalla somma dei punteggi acquisiti per ogni domanda/esercizio. Per superare l’esame lo studente deve conseguire una votazione minima pari a diciotto trentesimi. Trattandosi di domande scritte, oltre ai requisiti indicati come obiettivi del modulo, nella valutazione si terrà conto dell'utilizzo di una terminologia consona alla materia trattata.
N.B. Qualora a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria non fosse consentito lo svolgimento dell’esame in presenza, questo sarà svolto a distanza. In tal caso l’esame, a discrezione del docente, potrà essere in forma scritta, strutturato come sopra detto e da svolgere con modalità operative che verranno comunicate agli studenti entro il termine del modulo, oppure in forma orale (via Teams: http://selma.unipr.it/).
Le modalità di verifica dell’apprendimento terranno conto delle singole esigenze degli studenti con invalidità, disabilità a norma dell'articolo 16 della legge n. 104/1992, nonché degli studenti con diagnosi di disturbi specifici di apprendimento (DSA) di cui alla legge n. 170/2010. Tali studenti possono beneficiare, nello svolgimento della prova di esame, di appositi ausili o misure compensative, nonché di tempi aggiuntivi. Ove necessario, il docente si coordinerà con il servizio disabili e DSA di Ateneo (le Eli-Che) e/o con il referente per gli studenti con disabilità del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie per la definizione degli ausili e delle misure compensative da adottare. Per quanto riguarda i tempi aggiuntivi, in aderenza a quanto previsto dalle “linee guida sui disturbi specifici dell'apprendimento", allegate al DM 12 luglio 2011, agli studenti con DSA è concesso un tempo aggiuntivo pari ad un massimo del 30% in più rispetto a quello previsto. Altresì, lo studente con certificato di invalidità o con certificazione di cui alla legge n. 104 del 1992 ha diritto ad un tempo aggiuntivo non eccedente il 50% in più rispetto a quello previsto.
Altre informazioni
Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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