Obiettivi formativi
Alla fine del corso gli studenti avranno Conoscenza e capacità di comprensione delle linee storiche essenziali della musica del Novecento. Saranno dunque in grado di individuare i testi più idonei ad approfondire gli ambiti di ricerca specifici dei loro percorsi di studio con autonomia di giudizio. Avranno acquisito conoscenze necessarie da applicare per un ascolto critico che affronti la musica come espressione artistica e forma di conoscenza ed espressione del pensiero. Senza richiedere competenze analitiche e tecniche in ambito musicale, si richiede comunque di acquisire nel corso delle lezioni abilità comunicative e terminologiche sufficienti per descrivere l’esperienza di ascolto musicale con proprietà di linguaggio. Gli studenti avranno inoltre acquisito le conoscenze e le capacità di apprendere necessarie per interrogare brani musicali, anche non presentati a lezione, per individuarne i tratti peculiari e le tradizioni di riferimento.
Prerequisiti
Nessun prerequisito oltre alla normale formazione storico e letteraria garantita dalla scuola secondaria superiore. In particolare non è richiesta una formazione musicale pregressa.
Contenuti dell'insegnamento
Il suono musicale nel Novecento. La musica del secolo scorso ha modificato radicalmente la concezione del suono musicale, e costretto anche la lingua a riassestare le distinzioni tra ‘suono’ e ‘rumore’. Il corso studia questa trasformazione e l’idea di suono come materiale artistico. Si concentra sul suono elettronico e sulla manipolazione/trasformazione del suono nei laboratori elettroacustici che negli studi di registrazione. Attraverso l’esame del percorso storico, individua dunque aspetti che accomunano generi e stili musicali differenti, tra musica accademica e musica popular, tra ricerca artistica e design sonoro.
Programma esteso
Enciclopedia della musica, I: Il Novecento, a cura di J-J. Nattiez, Torino, Einaudi, 2001, le voci: Marc Battier, La scienza e la tecnologia come fonti d’inspirazione, pp. 360-79, Franco Fabbri, La canzone, pp. 551-568, Luca Marconi, Muzak, “Jingle”, videoclips, pp. 675-700, Allan E. Moore, Come si ascolta la popular music, pp. 701- 718
Enciclopedia della musica, II: Il sapere musicale, a cura di J-J. Nattiez, Torino, Einaudi, 2002, voce: Jean-Claude Risset, Il timbro, pp. 89-115
Virgilio Bernardoni, Paolo Fabbri, Musica e società, III: Dal 1830 al 2000, Lucca, LIM, 2016, capitoli: Nicola Bizzaro, Nuove musiche, pp. 414-447, Ida De Benedictis, Le nuove frontiere del suono, pp. 500-525, Franco Fabbri, La popular music, 615-638, Pietro Cavallotti, La globalizzazione dell’ascolto, pp. 649-668
Franco Fabbri, Around the clock. Una breve storia della popular music, Torino, Utet, 2008, pp. 153-199
Serge Lacasse, Messa in scena vocale e funzione narrativa in “Front Row” di Alanis Morissette, in Analisi della popular music, a cura di Roberto d’Agostini e Luca Marconi, «Rivista di analisi e teoria musicale» 2002/2, pp. 154-179
Gianmario Borio, Serena Facci, Quarant’anni dopo. Una musicologia pluralistica per il rock britannico, e Lelio Camilleri, Loop, trasformazioni e spazio sonoro, entrambi in Composizione e sperimentazione nel rock britannico 1967-1976. Atti del convegno internazionale di studi (Cremona, 20-22 ottobre 2005), a cura di Gianmario Borio e Serena Facci, «Philomusica Online», numero speciale, 2005, http://www-3.unipv.it/britishrock1966-1976/saggiit.htm
Agostino Di Scipio, Mediazione e responsabilità nel suono, in Id., Pensare le tecnologie del suono e della musica, Napoli, Editoriale scientifica, 2013, pp. 125-150
Lelio Camilleri, Suono e immagini: l’audiovisione e Intreccio sonoro e intreccio audiovisivo in Id, Il peso del suono. Forme d'uso del sonoro ai fini comunicativi, Milano, Apogeo, 2005, rispettivamente alle pp.71-101 e 141-177.
Ascolto di almeno 15 opere, tratte da diversi generi e tradizioni compositive, tra quelle citate e analizzate nella bibliografia sopra indicata. In sede di esame verrà richiesto l’elenco delle composizioni scelte dallo studente.
Gli studenti non frequentanti ascolteranno almeno altre 15 opere tra quelle citate nella bibliografia e studieranno inoltre
l’intero volume Lelio Camilleri, Il peso del suono, Milano, Apogeo, 2005 (o la nuova edizione in e-book)
Da Enciclopedia della musica Einaudi, I: Il Novecento, cit.: François Delalande, Il paradigma elettroacustico, pp. 380-403, Marc Battier, Laboratori, pp. 406-419, Jean Molino, Il puro e l’impuro, pp. 1051-1061
Gianmario Borio, Una storia unitaria delle musiche del secolo XX?, in «Il saggiatore musicale», X, 2003/2, pp. 333-349
Alessandro Arbo, Breve storia del rumore, da Rousseau a Grisey, in «Musicalia», I, 2004, pp. 29-51 (http://www.libraweb.net/articoli.php?chiave=200405201&rivista=52)
In sostituzione dei Workshop, studieranno inoltre
- Le dispense del ing. Campanini, disponibili sulle pagine del corso nella piattaforma Elly e
- William Moyland, L’arte della registrazione Comprendere e creare la qualità sonora, Milano, Hoepli, 2002, pp. 286: Cap. 3: Il messaggio musicale e l’ascoltatore, pp.55-74; cap. 4: Ascolto e valutazione del suono da parte dei professionisti dell’audio, pp. 77-89; cap. 11: Giudizio artistico sul processo di registrazione, pp. 217-220; cap. 12: Estetica e registrazione, pp. 221-233; cap. 15: Elaborazioni artistiche finali e panoramica sulle sequenze della produzione musicale, pp. 273-286
Bibliografia
Oltre ad alcuni capitoli manualistici sulla storia della musica novecentesca e della musica popular (Virgilio Bernardoni, Paolo Fabbri, Musica e società, III: Dal 1830 al 2000, Lucca, LIM, 2016) e oltre alla trattazione di alcuni concetti base della storia ed estetica musicale novecentesca (Enciclopedia della musica, I: Il Novecento, a cura di J-J. Nattiez, Torino, Einaudi, 2001), saranno indicati studi specifici sulla storia del suono e sulla sua manipolazione elettroacustica.
Il programma completo verrà indicato dopo le prime lezioni del corso.
Metodi didattici
Il corso sarà organizzato con lezioni frontali e discussioni in aula degli esempi video o audio via via proposti: ampio spazio sarà infatti dedicato all’esperienza diretta di ascolti, da cui il docente prenderà l'abbrivio per analisi, commenti e approfondimenti. Nel corso delle lezioni verrà dunque proposta e illustrata la terminologia necessaria per una sommaria descrizione analitica delle esperienze d’ascolto.
Sono programmati tre workshop di 12 ore ciascuno dedicati rispettivamente alla registrazione discografica, alla psicoacustica e alla produzione musicale in ambito popular.
Modalità verifica apprendimento
La verifica consisterà in un colloquio orale al termine del semestre e negli appelli ufficiali stabiliti dal Dipartimento. Il colloquio verterà sui testi della bibliografia indicata in itinere nel corso delle lezioni e comunque comunicata sul sito internet, e su almeno una decina di brani musicali, ugualmente indicati in itinere e pubblicati sul sito internet del corso, esemplificativi dei generi e degli stili musicali trattati durante il corso. Il colloquio verificherà la comprensione dell’impostazione e dei contenuti dei singoli testi indicati nella bibliografia d’esame; verificherà inoltre la capacità dello studente di orientarsi nelle strutture musicali delle opere indicate: sarà dunque necessario che queste siano state ascoltate più volte contestualmente alla lettura dei testi critici. La mancata conoscenza delle opere è motivo di insufficienza della verifica.
La capacità di elaborare ulteriori conoscenze e di porre al docente, anche in sede di verifica, domande pertinenti all’approfondimento della materia consentiranno risultati di eccellenza. Ugualmente la capacità di letture integrate e trasversali tra i testi indicati in bibliografia.
Altre informazioni
Per definire il programma di studio completo –sia per i testi storico critici, sia per le musiche – ho necessità di conoscere l’aula. Il programma esteso verrà dunque indicato dopo le prime lezioni del corso.