Obiettivi formativi
Il corso è volto a fornire le nozioni fondamentali al riconoscimento e alla classificazione dei fenomeni franosi allo scopo di valutare le condizioni di stabilità di pendii in roccia ed in terra.
In particolare, saranno sviluppate diverse applicazioni del metodo dell’equilibrio limite per il calcolo del fattore di sicurezza di possibili cinematismi riconoscibili sui pendii.
Saranno fornire nozioni per la determinazione e la scelta dei criteri di resistenza, e relativi parametri, da attribuire ai pendii in terre e/o in roccia considerando le diverse possibili fasi evolutive del pendio da utilizzarsi nello sviluppo delle analisi di stabilità.
Parte del corso sarà poi dedicata all’analisi del moto di caduta di massi considerando i metodi di analisi disponibili allo studio dell’innesco e delle varie fasi evolutive.
Prerequisiti
geotecnica
Contenuti dell'insegnamento
Nel corso vengono trattati i seguenti argomenti:
• metodi di classificazione e identificazione dei fenomeni franosi;
• caratterizzazione geotecnica dei terreni e delle rocce costituenti i pendii naturali ed artificiali;
• metodi di analisi di stabilità dei versanti;
• metodi per la valutazione della pericolosità dei pendii.
Le lezioni introduttive al corso riguardano la descrizione dei tipi di movimento franoso e delle tipologie costruttive di opere in terra e di scavi in roccia, di classificazione e identificazione dei fenomeni franosi e di definizione dei concetti di base dell’ingegneria dei pendii, quali il fattore di sicurezza, le analisi di stabilità in campo statico e dinamico ed il concetto di equilibrio limite.
Successivamente vengono richiamati alcuni temi della meccanica delle rocce, quali la descrizione quantitativa delle discontinuità, la resistenza a taglio e il flusso dell’acqua nei mezzi discontinui. Questi temi vengono trattati con specifico riferimento ai problemi di stabilità dei pendii in roccia sviluppando metodi statistici per l’elaborazione dei dati dei rilievi delle discontinuità, affrontando il problema degli effetti di scala sulla resistenza al taglio di grandi discontinuità e introducendo dei modelli numerici per lo studio del moto dei fluidi nelle discontinuità.
Le lezioni proseguono con i richiami di meccanica delle terre relativi alla caratterizzazione geotecnica e idraulica dei terreni.
Le conoscenze acquisite in questa prima parte del corso permettono di sviluppare un modello geomeccanico della massa in esame che evidenzi le caratteristiche geometriche e strutturali e i potenziali cinematismi di instabilità.
Nel corso vengono quindi trattati metodi di verifica di stabilità e metodi previsionali dei movimenti franosi. In particolare sono sviluppati dei modelli analitici e numerici per l’analisi del moto di caduta massi
Programma esteso
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Bibliografia
Rock slope stability analysis - 1992- G. P. Giani, Balkema, Rotterdam”
Metodi didattici
Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche in laboratorio informatico.
Modalità verifica apprendimento
L’esame si svolge con un colloquio orale che verte sugli argomenti trattati a lezione e sulla discussione del lavoro svolto durante le esercitazioni.
Altre informazioni
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Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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