PRATICHE CURATORIALI (CON WORKSHOP)
cod. 1008201

Anno accademico 2023/24
3° anno di corso - Secondo semestre
Docenti
Settore scientifico disciplinare
Museologia e critica artistica e del restauro (L-ART/04)
Ambito
Metodologie, analisi e tecniche della comunicazione
Tipologia attività formativa
Caratterizzante
66 ore
di attività frontali
9 crediti
sede: PARMA
insegnamento
in ITALIANO

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire allo studente, nel quadro dei Descrittori europei per le lauree triennali (Dublin descriptors), gli strumenti per sviluppare le conoscenze e la capacità di comprensione della figura del curatore, del suo ruolo e delle sue funzioni essenziali attraverso lo studio della storia della professione (1° Descrittore - Conoscenza e capacità di comprensione).
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di:

• applicare tali conoscenze e capacità di comprensione nell’affrontare, con un approccio professionale e attraverso l'ideazione di argomentazioni, diverse questioni relative allo svolgimento del mestiere di curatore (2° Descrittore - Conoscenza e capacità di comprensione applicate);
• raccogliere e interpretare autonomamente le fonti su vari casi di studio relativi alle pratiche curatoriali, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi (3° Descrittore - Autonomia di giudizio);
• comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni nell'ambito delle pratiche curatoriali a interlocutori specialisti e non specialisti (4° Descrittore - Abilità comunicative);
• sviluppare ulteriori capacità di apprendimento necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia nel settore delle pratiche curatoriali, con particolare riferimento alla storia e al ruolo del curatore e all’elaborazione di progetti curatoriali (5° Descrittore - Capacità di apprendere).

Come soglia minima di apprendimento si intende la capacità dello studente di orientarsi tra le diverse pratiche curatoriali, attraverso la conoscenza della storia della professione curatoriale e delle sue funzioni specifiche, in rapporto a vari contesti di riferimento, sia in ambito italiano che internazionale.

Prerequisiti

Nessuno.

Contenuti dell'insegnamento

Il corso vuole fornire le conoscenze di base per un approccio storico alla figura del curatore, dalle sue origini fino alle pratiche contemporanee, attraverso lo studio della storia della professione.
Una parte introduttiva (Parte I o Parte Propedeutica: 30h) attraverso una serie di moduli approfondirà l’evoluzione di tale percorso, con particolare attenzione alle prime forme del mestiere, fino alla consacrazione definitiva del ruolo del curatore, come lo intendiamo oggi, con particolare attenzione al suo doppio ruolo: 1. quello del curatore ‘dipendente’, al servizio di collezioni permanenti museali, come nel caso di Andrew Bolton; 2. e quello del curatore indipendente, freelancer, nella ideazione di mostre temporanee, come nel caso di Harald Szeemann. Particolare attenzione verrà data all’emancipazione progressiva della figura del curatore nel corso del Novecento, alla nascita di nuove pratiche curatoriali e di nuovi modelli espositivi che hanno ridisegnato lo spazio museale. Il caso di Fernanda Wittgens (1903-1957), permetterà di approfondire le pratiche curatoriali sviluppate in Italia prima, durante e dopo la Seconda guerra mondiale (1939-1945), grazie al progetto di ricostruzione, tutela e valorizzazione della Pinacoteca di Brera di Milano. Questo episodio di storia museale italiana permetterà di osservare l’evoluzione del mestiere del curatore in rapporto alla storia delle professioni museali in Italia prima e dopo la riforma delle soprintendenze nell'immediato dopoguerra, soprattutto nell'ambito delle collezioni antiche permanenti. Tale evoluzione può essere compresa solo se analizzata all'interno del sistema arte e la storia delle sue varie anime: il mercato dell’arte, il collezionismo, le mostre, la critica d'arte e la connoisseurship, e non da ultima la gestione, la valorizzazione e la conservazione del patrimonio artistico e culturale. Ogni aspetto verrà approfondito attraverso almeno un caso di studio come esempio concreto di applicazione, con particolare attenzione per la terminologia di base in italiano e in altre lingue europee.
Il caso della Tate Modern di Londra, affrontato durante il workshop (Parte II del corso: 36h), permetterà, ad esempio, di scoprire un nuovo approccio espositivo, attraverso la storia di un luogo museale e delle pratiche di allestimento che ne hanno ridisegnato l’aspetto. Durante il workshop lo studente avrà modo di approfondire, inoltre, attraverso le parole chiave inerenti agli ambiti operativi della curatela (il museo, l’archivio, la strada, lo spazio digitale, ecc.), una serie di progetti sviluppati negli ultimi vent’anni, in Italia e all’estero, per poi arrivare, nell’esercitazione finale del workshop, all’elaborazione di un potenziale progetto curatoriale, risultato di un lavoro di gruppo.

Programma esteso

Parte I - Parte propedeutica (30h)
Per una breve storia della curatela. Curatori e pratiche curatoriali dal Seicento ad oggi.

Parte II - Workshop (36h)
Le pratiche curatoriali oggi. Dal museo alla strada, dal collettivo al digitale.

Bibliografia

Studenti frequentanti il corso e il workshop:

Sono materia d’esame (un dossier digitale + 2 volumi):

• UN DOSSIER DIGITALE: che contiene i PowerPoint illustrati e commentati durante le lezioni (disponibile a fine corso, e non prima, sulla piattaforma di insegnamento a distanza Elly DUSIC);
• IL VOLUME DI: G. Ginex, Sono Fernanda Wittgens. Una vita per Brera, Milano, Skira, 2018;
• UN VOLUME A SCELTA tra i seguenti: Become a curator, a cura di G. Romano, Milano, Postmedia Books, 2019 (se interessati di più alle pratiche curatoriali contemporanee), o, in alternativa: F. Haskell, La nascita delle mostre. I dipinti degli antichi maestri e l'origine delle esposizioni d'arte, Milano, Skira, 2000 (se interessati di più alla storia delle pratiche curatoriali dal Seicento al Novecento);

Studenti frequentanti il solo corso ma NON il workshop:

Sono materia d’esame (un dossier digitale + 3 volumi).
Gli studenti che NON frequentano il workshop e che dunque NON presentano il progetto curatoriale di gruppo sono inoltre tenuti ad approfondire (oltre al programma d’esame sopra indicato):
• V. Rossi, Tate Modern. Pratiche espositive, Milano, Postmedia Books, 2019.


Studenti non frequentanti ‘totali’ (che NON hanno frequentato il corso e NEANCHE il workshop):

Sono materia d’esame (un dossier digitale + 4 volumi).
Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere alla bibliografia per i frequentanti (si veda sopra) la lettura di UN VOLUME A SCELTA che riprenda le varie tematiche affrontate nella prima o nella seconda parte del corso.
La scelta andrà effettuata tra i seguenti:
• Become a curator, a cura di G. Romano, Milano, Postmedia Books, 2019 (se non già scelto per la parte propedeutica);
• F. Haskell, La nascita delle mostre. I dipinti degli antichi maestri e l'origine delle esposizioni d'arte, Milano, Skira, 2000 (se non già scelto per la parte propedeutica);
• V. Rossi, Tate Modern. Pratiche espositive, Milano, Postmedia Books, 2019 (se non già scelto per sostituire il workshop);
• F. Poli, Il sistema dell’arte contemporanea: produzione artistica, mercato, musei, Bari, Laterza, 1999 (o edizioni successive);
• J. Taylor, Visual arts management, London, New York, Routledge, [Collana Mastering Management in the Creative and Cultural Industries, ed. by R. Rentschler], 2018.

Si rammenta che sono considerati ‘studenti non frequentanti totali’ anche chi ha seguito le lezioni online di alcune parti del corso degli anni precedenti.

Studenti Erasmus e Foundation Year
Gli studenti Erasmus e Foundation Year sono pregati di mettersi in contatto con la docente per un programma adattato alle loro esigenze.

Hai dei dubbi?
Per qualsiasi ulteriore indicazione sulla bibliografia d'esame gli studenti sono pregati di presentarsi a ricevimento (in presenza e online). La risposta alle domande inviate via e-mail o altri canali (Teams, ecc.) non è sempre assicurata. Ricordiamo inoltre che affidarsi alle chat di gruppo (Whatsapp ecc.) su canali NON UFFICIALI non è la soluzione ottimale per la buona riuscita dell’esame, perché produce quasi sempre fake news, assolutamente da evitare.

Metodi didattici

Lezioni frontali, accompagnate da proiezioni PowerPoint (documenti, opere d’arte, video, documentari). Il dossier digitale che raccoglie il materiale proiettato durante le lezioni è disponibile a fine corso (e non prima) sulla piattaforma di insegnamento a distanza Elly DUSIC.

Modalità verifica apprendimento

** Considerato l'alto numero di studenti e i problemi organizzativi connessi, non saranno concesse altre date d'appello aggiuntive. Gli studenti sono dunque invitati a prendere visione delle date e a organizzarsi di conseguenza. Dopo l'iscrizione all'esame è possibile la cancellazione per quell'appello previa mail al docente **

Esame orale.
Il colloquio (circa 20 minuti) è incentrato sull’intero programma d’esame e intende verificare le conoscenze acquisite dallo studente sulla parte propedeutica e sulla parte monografica.
Gli studenti che non frequenteranno regolarmente faranno riferimento a quanto indicato nella bibliografia d'esame.

In accordo con il sistema universitario italiano, la valutazione sarà espressa in trentesimi (30/30). La soglia minima di valutazione è rappresentata da 18/30; i voti ottenuti al di sotto di tale soglia non vengono registrati e lo studente è invitato a ripresentarsi all'appello successivo.
Una valutazione d'insufficienza è determinata da: 1. la mancanza della conoscenza dei contenuti minimi del corso; 2. l'incapacità di esprimersi in modo adeguato; 3. la carenza di preparazione autonoma; 4. l'incapacità di risolvere problemi legati al reperimento di informazioni e alla loro analisi; 5. l'incapacità di formulare giudizi in modo autonomo e di comunicare i contenuti relativi al corso. Una valutazione sufficiente (18-23/30) è determinata da un livello accettabile di performance da parte dello studente degli indicatori di valutazione sopraelencati. I punteggi medi (24-27/30) vengono attribuiti allo studente che dimostri di possedere un livello più che sufficiente (24-25/30) o buono (26-27/30) degli indicatori di valutazione sopraelencati. I punteggi più alti (dal 28/30 al 30/30 e lode) vengono assegnati agli studenti che dimostrino un livello da ottimo a eccellente in base agli indicatori di valutazione sopraelencati.

Altre informazioni

Per qualsiasi informazione riguardante il corso o l’esame, lo studente è pregato di presentarsi al ricevimento settimanale, secondo le date, gli orari e le modalità indicati sul sito Unipr della docente alla voce “Orario di ricevimento” (https://personale.unipr.it/it/ugovdocenti/person/186653).

Agli studenti iscritti al corso di Pratiche Curatoriali prima del 2019-2020 con programma della prof. Zanella, viene data la possibilità di:
• presentarsi all'esame con il programma da frequentante dell’anno corrente.

Obiettivi agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

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